L'assessore Frieri spiega i contenuti del progetto di Bilancio Partecipativo: 'ascolto reciproco per definire una sintesi dei bisogni dei cittadini e delle soluzioni possibili'
Si chiama Bilancio Partecipativo perché i cittadini possono concorrere a costruire insieme all'Amministrazione questo importante atto di programmazione che, come ovvio, deve tener conto dei limiti strutturali delle risorse a disposizione, degli indirizzi generali dell'Amministrazione, oltre che delle leggi e degli accordi che superano la sola dimensione locale. L'assessore al bilancio ed alla partecipazione, Francesco Frieri, illustra i contenuti politici della proposta di sperimentazione di Bilancio Partecipativo. 'Le assemblee sul territorio -spiega l'assessore- non si contrappongono agli organi elettivi, ma anzi i Consigli di Circoscrizione ed il Consiglio Comunale potranno vedere rafforzato e valorizzato il loro ruolo grazie proprio alla progettualità dei cittadini. Cittadini che a loro volta verranno coinvolti prima della definizione delle scelte da parte dell'Amministrazione: viene infatti strutturato un percorso che dovrà svilupparsi tutto anno ed i cui effetti dovranno essere evidenziati dal Bilancio di previsione'. 'Per noi -prosegue l'assessore- questa non è una tecnica, ma appunto un progetto che inizia ora e che richiederà anni per svilupparsi compiutamente perché mira ad estendere un ideale di cittadinanza. Infatti, mentre le relazioni sociali tendono ad irrigidirsi, noi puntiamo a creare spazi di ascolto reciproco tra soggetti diversi perché assieme arrivino ad una sintesi dei bisogni e delle soluzioni possibili'. Un grosso sforzo verrà attuato per realizzare il massimo coinvolgimento possibile. 'Non vogliamo certo che si realizzino le assemblee dei soliti noti -conclude Frieri- ma vogliamo anzi che ci siano volti nuovi, tante donne e tanti giovani, gli stranieri, perché oltre le persone già avvezze alla partecipazione anche altri trovino spazi e voglia per dire la loro.'
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