Venerdì 4 lo scrittore Abate racconta come la letteratura fa incontrare le culture.
'Non ti senti guardata anche tu in modo strano, come si guarda uno straniero, una persona diversa'' scrive Carmine Abate nel 'Il muro dei muri'. E sarà proprio Abate ad intervenire al secondo appuntamento del ciclo d'incontri pubblici 'Io, noi, loro. Prospettive sull'educazione interculturale nella scuola'. La rassegna, organizzata dal Liceo 'Carlo Sigonio' insieme al Multicentro Educativo 'Sergio Neri' del Comune di Modena, intende far riflettere sulla situazione complessa e nuova di una scuola sempre più popolata da alunni di diversa provenienza geografica, culturale e religiosa. Gli incontri sono rivolti agli studenti della scuola superiore ed è aperta a tutta la cittadinanza. Venerdì 4 marzo, nell'Aula Magna del Liceo Classico Muratori, in viale Cittadella 50, alle ore 14.30, Carmine Abate condurrà l'intervento 'Quando la letteratura fa incontrare mondi diversi: uno scrittore racconta'. Nei suoi libri Abate racconta di emigrati, di viaggi, di ritorni, spesso facendo incontrare i mondi e le lingue che sono realmente stati importanti per lui, nato in una comunità albanese della Calabria, emigrato in Germania e ritornato dopo diversi anni in Italia, esattamente in Trentino, dove attualmente abita. Come narratore ha esordito nel 1984 in Germania con la raccolta di racconti 'Den Koffer und weg!' (Il muro dei muri). Successivamente ha pubblicato 'Il ballo tondo', 'La moto di Scandenberg', 'Tra due mari' e 'La festa del ritorno'. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti ed è stato finalista del premio Campiello con il suo ultimo libro.
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