17/02/2005

UN PROGETTO URBANISTICO E SOCIALE PER VIA ATTIRAGLIO

Nove milioni di euro di finanziamento statale e regionale. Quindi risorse locali, pubbliche e private, per modificare la residenza e qualificare le attività di servizio.
Una situazione di degrado diffuso, difficile da affrontare con interventi isolati, quasi del tutto impermeabile anche alle periodiche azioni repressive attuate dalla forze dell'ordine. Condizioni tali da pregiudicare anche il risanamento ed il recupero complessivo della fascia ferroviaria. Per il condominio RNORD 1 e 2 di via Attiraglio è quindi necessario un intervento generale, articolato e coordinato, sia di natura urbanistica che di significato sociale, un intervento dai costi elevati e dalla progettazione complessa. Ora questo intervento è possibile. Nell'ambito del programma dei 'Contratti di Quartiere', infatti, il Comune di Modena ha predisposto un progetto che, appunto, somma azioni urbanistiche e programmi sociali. Il progetto è stato fatto proprio dalla Regione Emilia-Romagna, quindi approvato dal Ministero delle infrastrutture e giusto nei giorni scorsi ha ricevuto il definitivo via libera da parte della stessa Giunta regionale con relativo finanziamento di quasi 9 milioni di euro. Una somma importante, pari a circa il 50 per cento del costo complessivo dell'intervento, mentre il resto verrà finanziato con risorse locali, pubbliche e private. Complessivamente, quindi, su via Attiraglio verranno investisti nel tempo dai 18 a 20 milioni di euro. Serviranno a trasformare la residenza, ad aprire spazi per alloggi universitari, ad avviare attività di servizio mirate all'occupazione sociale del territorio e, ancora, ad avviare un pieno recupero urbanistico dell'area circostante. Gli interventi previsti e le relative modalità di applicazione: 1) In sede di definizione del progetto, è stato formulato un bando rivolto agli attuali proprietari degli alloggi con quale si chiedeva la disponibilità a vendere ad un prezzo concordato. Tre gli obiettivi: acquisire peso nelle decisioni condominiali per incidere sulle scelte di manutenzione, sui miglioramenti strutturali delle parti comuni e sulla messa a norma degli impianti; modificare progressivamente la tipologia abitativa unificando, ove possibile, alloggi attigui per ottenere appartamenti dimensionati per nuclei famigliari; agire anche sulla composizione sociale della residenza destinando gli appartamenti a tipologie di utenza non problematica da punto di vista sociale. 2) Anche per quanto riguarda gli spazi commerciali si è proceduto con la verifica della disponibilità dei proprietari a cedere i locali e sulla base dei risultati ottenuti è stato formulato un progetto di avvio di nuove attività: 70 alloggi di residenza universitaria; lo sviluppo della sede della Coldiretti; una palestra; un centro per l'infanzia con maternage, ludoteca e laboratori didattici; un posto di Polizia Municipale. Tutti gli interventi verranno attuati con l'apporto diretto di soggetti pubblici e privati. Di particolare interesse quello di cui sarà partecipe la Coldiretti che estenderà dimensioni ed attività della propria sede con la realizzazione di una sala polivalente, di un centro per la formazione agraria e di iniziative specifiche per la promozione della cultura agricola. 3) L'avvio di percorsi di partecipazione e di condivisione delle linee progettuali è uno dei requisiti richiesti dai 'contratti di quartiere'. Nel caso di via Attiraglio la partecipazione alla elaborazione ed ai processi decisionali si è trasformata rapidamente in disponibilità ad impegnarsi per la realizzazione concreta dei singoli interventi e più in generale per la gestione complessiva del progetto anche a lungo termine. Comitati di cittadini, polisportive, associazioni di volontariato coordinandosi tra loro ed in accordo con le istituzioni, potranno dare vita anche a Modena ad un'esperienza che ha già dato buoni frutti in Inghilterra, una sorta di 'portierato sociale' col compito di presidiare gli elementi di problematicità e conflittualità all'interno del condominio per l'applicazione delle norme, per gli aspetti legati alla manutenzione ed anche per la tempestiva segnalazione di episodi relativi alla sicurezza. Si tratta evidentemente di un progetto complesso, che richiederà tempo (ragionevole) e molto impegno da parte di tutti gli attori interessati. Il fatto importante è che finalmente si siano create le condizioni reali per l'avvio concreto dell'opera di recupero.

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