22/02/2005

IL MU.VI DEVE RIMANERE MA VANNO RISOLTI I PROBLEMI

E' il parere del Consiglio comunale espresso nella discussione della seduta di ieri.
'Il Mu.Vi si farà anche quest'estate a Modena, anche se accanto a Nicoletta Mantovani è subentrata a Radio Bruno una società di Bologna. Di programma e dettagli dell'evento si potrà parlare solo fra una quindicina di giorni, durante quest'arco di tempo gli organizzatori s'incontreranno per discuterne anche con l'Amministrazione comunale. Il Comune, da parte sua, intende confermare la concessione gratuita di spazi e il plateatico, non contributi economici'. Così ha risposto l'assessore alla Cultura, Mario Lugli, nella seduta del Consiglio comunale di ieri, lunedì 21 febbraio, all'interrogazione presentata il 21 gennaio dal consigliere di AN Michele Barcaiolo. In aula il capogruppo di FI, Andrea Leoni ha chiesto di trasformare l'interrogazione in interpellanza e sull'argomento si è creato un vivace dibattito. Tutti d'accordo, in consiglio, nel non lasciarsi scappare il MuVi, ma rispettando le esigenze dei residenti. Il consigliere Antonio Maienza chiede che l'argomento venga dibattuto in Commissione perché 'il Mu.Vi è un'attività a fine di lucro che ha creato malcontento tra gli esercenti di bar, locali e ristoranti della zona. La consigliera di FI Olga Vecchi ha avanzato la proposta che sia il Consiglio Comunale ad indirizzare l'evento, per altro caratterizzato da una lunga durata. E rivolgendosi all'assessore Stefano Bonaccini ha sottolineato: 'Il Mu.Vi si porta dietro una serie di problemi: dal traffico ai parcheggi al rumore, senza contare che nella zona è in funzione un ospedale. Infine non c'è nessun ritorno per il centro, poiché il pubblico non esce dal Mu.Vi per consumare, quindi il Muvi rischia di essere un affare per pochi'. 'Per raggiungere un accordo e superare il problema del rumore eccessivo ci saranno incontri tra l'Amministrazione comunale e Arpa e soprattutto con i residenti della zona, come già è avvenuto' ha risposto l'assessore al Centro storico, Stefano Bonaccini ' d'altra parte, gli organizzatori devono ancora presentare una proposta formale. Ma siamo sicuri di volere che il Mu.Vi, quella che lo scorso anno è stata la maggiore occasione a livello nazionale per numero di eventi ed entità degli stessi, si trasferisca in un'altra città' I problemi dello scorso anno sono stati principalmente due: il primo legato allo svolgimento dei mercati straordinari e dell'antiquariato, l'altro per il rumore lamentato dai residenti nelle serate di discoteca non dei concerti, mentre non è arrivata nessuna protesta dall'ospedale. Questi sono i problemi che vanno assolutamente affrontati e per i quali ci prendiamo l'impegno di arrivare a soluzioni concordate. Quell'area del centro ha comunque bisogno, indipendentemente dal Mu.Vi, di un rilancio su cui siamo disponibili ad impiegare risorse'. E' quindi intervenuta la consigliera DS Giovanna Lolli, la quale auspica 'che iniziative di questo tipo si moltiplichino e soprattutto vengano inserite in un unico calendario di eventi estivi che si articolano in piazze e giardini del centro e degli altri quartieri della città, un programma che dimostri la stessa attenzione a tutti gli appuntamenti e i luoghi'. Per Mauro Manfredini della Lega Nord: 'Bisogna dare atto che la Mantovani ha dimostrato che c'è ancora spazio per rivitalizzare questa città anche nelle ore serali e non solo. Noi stessi come ambulanti abbiamo pubblicizzato la possibilità di fruire gratuitamente del baby parking all'interno del MuVi, un'iniziativa che ha dato anche agli operatori del mercato dei vantaggi. E' pur vero che il problema del rumore esiste e quindi l'evento va programmato e regolato, se si fa questo il Mu.Vi resta per la nostra città un'occasione importante'. E' d'accordo con il MuVi anche Sergio Celloni dell'Udc 'perché tutto quanto vitalizza e sviluppa il centro va valorizzato', egli ritiene comunque che 'la presenza degli ambulanti vada regolamentata, perché non s'innescano conflitti con i commercianti'. 'Modena non può perdere l'occasione di avere il Muvi' anche per Achille Caropreso di FI, 'salvo non la si voglia ingessare, ma ci sono regole di convivenza che vanno individuate e rispettate per ridurre al minimo il disagio che esso necessariamente provoca sui residenti della zona'. Ubaldo Fraulini dei DS suggerisce di 'individuare e trovare risposte positive che possono rientrare in un patto tra il Comune, residenti ed esercizi commerciali della città, che, d'altra parte, non possono tener chiuso in occasione di eventi importanti'. Enrico Artioli della Margherita appoggia l'idea del patto capace di conciliare esigenze opposte, che entra in azione in occasione di grandi eventi e a cui partecipino tutti gli attori coinvolti. Concludendo l'assessore Lugli ha voluto sottolineare che nel pensare al calendario del MuVi 'non va dimenticata la forte cultura e tradizione musicale di Modena. Questo è il presupposto e l'orientamento deve essere quello di fare di Modena una città che dimostra un'attenzione particolare verso l'animazione musicale, ferma restando la volontà di regolamentare tutte le proposte e di risolvere gli elementi di negatività connessi all'evento'. Michele Barcaiolo non ritiene gli sia stata data risposta e ha sottolineato che: 'il MuVi va a creare per due mesi una sorta di monopolio del divertimento, una soluzione potrebbe essere quella di trovare più gestori all'interno dell'evento. Inoltre l'attività è a fine di lucro quindi non vedo perché il Comune dovrebbe concedere lo spazio e il plateatico gratuitamente'.

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