14/11/2005

SIPE-DEMOCENTER, VIA LIBERA DEL CONSIGLIO ALLA FUSIONE

Confermata anche la sottoscrizione di una quota dell'aumento di capitale
Il Consiglio comunale di Modena ha approvato con i voti favorevoli della maggioranza, l'astensione dell'opposizione e dei Verdi e il voto contrario della Lega Nord la delibera presentata dall'assessore alle Politiche Economiche del Comune di Modena Giorgio Razzoli con cui si dà il via libera alla fusione per incorporazione del Consorzio Sipe in Democenter. Con il documento si attua quanto già anticipato da una precedente delibera del Consiglio comunale - votata in settembre - con cui si approvava l'aumento della partecipazione societaria del Comune di Modena nel capitale di Democenter e si dava di fatto il via alla costituzione del 'Soggetto Unico per l'innovazione e il Trasferimento tecnologico' in provincia di Modena. Con la delibera approvata oggi si approvano anche gli atti attuativi del percorso di fusione (il progetto e il nuovo statuto della società), si dà mandato al Sindaco di Modena di partecipare all'Assemblea di Democenter prevista il 17 novembre per dare il voto favorevole al progetto di fusione. L'intenzione delle società partecipanti è di far sì che la nuova società, che si chiamerà 'Democenter-Sipe S.c.r.l.', sia operativa entro dicembre 2005. Nel corso del dibattito è intervenuto il consigliere dell'Udc Davide Torrini, proponendo un emendamento per la variazione allo statuto della nuova società che stabilisse che la nomina del Direttore Generale fosse proposta al Cda da parte del Presidente: 'Questa proposta ' ha spiegato Torrini ' serve ad evitare che in futuro tensioni e divisioni nella compagine societaria possano determinare una situazione conflittuale tra i due, con gravi ricadute sull'efficacia dell'azione della società, nella quale tutti i cittadini, anche attraverso il contributo del Comune di Modena, investono risorse'. L'emendamento è stato respinto con i voti contrari della maggioranza ad eccezione di Ennio Cottafavi (Margherita), l'astensione della Lega Nord e il voto favorevole dell'opposizione. Mara Masini (Ds) ha dichiarato che 'dietro ogni delibera tecnica c'è anche una chiave politica. In questo caso si disciplina il percorso tecnico del progetto dell'unificazione dei due centri e materializza intenzioni già prese. Il nostro giudizio è positivo, giudizio peraltro già manifestato in modo trasversale in sede di Consiglio in settembre, pur con alcuni distinguo tra le forse politiche. Tutti, però, concordammo sull'idea dell'unificazione. Quando la fusione sarà perfezionata, sarà opportuno che il Consiglio verifichi in quale modo le attività di trasferimento tecnologico si sarà realizzato'. Infine, è intervenuto anche il sindaco Pighi in merito alla proposta di emendamento di Torrini, concordando sulla delicatezza dei rapporti tra presidente e direttore generale, ricordando pero che ' oltre al fatto che gli accordi già presi rispettano equilibri tra le parti in causa - 'rendere vincolante il parere del presidente può essere, a seconda delle occasioni, indice di diversità di opinioni all'interno del consiglio, rispetto al quale il presidente assume un ruolo di supremazia che può essere altrettanto pericoloso per l'unità della compagine'. In fase di dichiarazione di voto Torrini ha replicato ringraziando 'il sindaco e l'assessore sul valore costruttivo della proposta', insistendo però sulle difficoltà di equilibro che deriverebbero dai meccanismi di elezione del direttore generale della nuova società e stigmatizzando il fatto che ' a fronte di decisioni già prese ' non ci sia spazio per nuove proposte costruttive. Mauro Tesauro (Verdi) ha motivato l'astensione del suo gruppo sottolineando 'la preoccupazione sugli orizzonti di sviluppo', ricordando anche le vicende della pista prove di Marzaglia e il parco tecnologico. Tesauro ha aggiunto ironicamente di ritenere che 'le retribuzioni agli amministratori contribuiranno a sciogliere gli eventuali conflitti tra le dirigenze', ribadendo che 'i Verdi sono per la ricerca quando è di reale qualità'. Mauro Manfredini (Lega Nord) ha dichiarato che ' in coerenza al voto contrario sul progetto Sipe, votiamo no anche alla fusione, che è solo a vantaggio di certi personaggi torinesi', mentre Alberto Caldana (Margherita) ha sottolineato che con la fusione si 'punta a valorizzare al massimo le eccellenze del territorio, lavorando finalmente in sinergia'. Giancarlo Montorsi (Prc) ha dichiarato che 'è importante utilizzare al meglio la capacità di utilizzare i finanziamenti che queste società riescono a prendere, evitando sprechi. Non c'è nulla che ci pone delle controindicazioni, che fa scomparire un carrozzone e ripropone al territorio una società capace di rispondere ad esigenze concrete'. Montorsi ha anche sottolineato la critica ad alcuni progetti nati dai due soggetti, ribadendo però che 'la responsabilità è in capo alla politica', ferma restando la validità della presenza di un soggetto che si occupa di ricerca, con possibili ricadute di qualità anche sull'ambiente.

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