Sitta risponde in Consiglio comunale ad un'interrogazione di Andrea Galli (An)
Nel 2006 inizieranno i lavori di costruzione degli attraversamenti ciclabili delle rotatorie di via Vignolese, via Emilia e via Morane. Nel dettaglio, la rotatoria definitiva di via Emilia, come previsto dal progetto d'origine, avrà al proprio interno una pista ciclabile. La rotatoria su via Morane, che interrompe la ciclabile per Vignola, sarà invece superata con un ponte ciclabile in legno, anche questo già previsto nel progetto d'origine. L'attraversamento della rotatoria di via Vignolese, invece, sarà possibile grazie ad un sottopasso ciclabile nelle immediate vicinanze, con attraversamento all'altezza dell'area universitaria. Lo ha ricordato nel corso del Consiglio comunale l'assessore alla Viabilità Daniele Sitta, rispondendo ad un'interrogazione di Andrea Galli (An). Galli, pur ricordando la 'meritevole dotazione di un'importante rete di piste ciclabili che la città di Modena si è data negli ultimi decenni', aveva sottolineato i rischi legati alla mancanza di ciclabili in corrispondenza della nuove rotatorie lungo la tangenziale, interrogando quindi la Giunta sui motivi che avevano portato 'a trascurare la costruzione di sottopassi per i pedoni e le biciclette nei tempi contestuali alla costruzione delle rotonde stesse', mettendo in evidenza che 'la costruzione di tali varchi, anche provvisori, nel momento della costruzione delle stesse rotonde, sarebbe potuta essere effettuata ad un costo irrisorio se paragonata ad una costruzione successiva e non avrebbe costituito occasioni di grave pericolo'. Sitta, dopo aver ricordato che due delle tre soluzioni erano già previste nei progetti d'origine, ha concordato con Galli sul fatto che sia 'buona norma, nel momento in cui si progetta una rotatoria, progettare contemporaneamente anche l'attraversamento ciclabile', evidenziando che 'effettivamente questo non sempre è accaduto nel passato, ma è anche vero che i livelli di sensibilità su questo tema sono fortemente cresciuti solo in tempi molto recenti'. L'assessore ha quindi ricordato che 'l'impegno per il futuro va in questo senso e non a caso abbiamo fatto partecipare una qualificata parte dei tecnici del settore Mobilità e dei Lavori Pubblici ad un apposito seminario sulla pianificazione e progettazione delle ciclabili che si è tenuto in ottobre a Bolzano, proprio con l'obiettivo di sensibilizzare maggiormente la nostra cultura tecnica e poter quindi disporre di un alto livello di conoscenza delle più efficaci soluzioni adottate in quei paesi Europei dove la cultura e il livello di sensibilità verso la mobilità ciclabile è certamente più alto che in Italia'. Galli ha replicato a Sitta sottolineando che 'il cuore del problema non è stato risolto, poiché le rotatorie rimangono pericolose senza l'immediata costruzione delle ciclabili. L'attraversamento delle rotatorie è obbligatorio e non può essere evitato . E' una negligenza grave di chi ha progettato e costruito le rotatorie, Dio non voglia che succeda qualcosa. Se lei ha avuto modo di affrontare quel toboga che è la rotatoria sulla via Emilia, si sarà reso conto della pericolosità. Quanto al fatto che la sensibilità per l'uso delle biciclette sia cresciuta, tengo a precisare che è cresciuta perché l'utilizzo delle auto è sempre più oneroso in termini di costi, ma anche per la difficoltà di trovare parcheggi, che l'amministrazione non si è premurata di costruire. Apprezzo in ogni caso la proposta formulata per la costruzione delle ciclabili'.
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