Un Ordine del giorno esprime contrarietà alle parole di Mahmoud Ahmadinejad
Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità un Ordine del Giorno sottoscritto da tutti i gruppi consiliari con il quale esprime 'l'assoluta contrarietà alle parole espresse con violenza dal presidente iraniano' e dà mandato all'Amministrazione comunale di 'aderire nel contempo ad iniziative di condanna del Governo Iraniano e di solidarietà nei confronti dello Stato d'Israele, uno dei due Popoli e dei due Stati presenti in Palestina, specialmente in questo momento in cui il tentativo d'arrivare alla formazione di un vero Stato palestinese è più evidente', impegnando infine il Presidente del Consiglio comunale 'ad inviare la mozione all'ambasciata iraniana a Roma'. L'Ordine del Giorno sottolinea che 'il diritto all'esistenza dei Popoli e degli Stati che li rappresentano è un Diritto condiviso dalla maggioranza degli Stati e che l'Organizzazione delle Nazioni Unite si è data nel corso degli ultimi decenni un insieme di regole e di obiettivi comuni per risolvere attriti e tensioni, arrivando a fondare la propria ragion d'essere nella ricerca dei migliori equilibri possibili senza mai negare il diritto all'esistenza degli Stati Sovrani membri non può subire eccezioni', evidenziando quindi che 'la ricerca di questi obiettivi è la strada maestra per evitare guerre rovinose'. Il documento prosegue ricordando che 'in tutti i conflitti, anche aspri, degli ultimi decenni mai nessuno Stato ha messo in discussione in forma così diretta ed ufficiale il Diritto ad esistere 'dell'altro da sé' e che quindi 'il Popolo italiano e la comunità modenese apprendono con sgomento e preoccupazione le recentissime dichiarazioni del Presidente dell'Iran Mahmoud Ahmadinejad invocanti alla distruzione dello Stato d'Israele'. Con l'Ordine del Giorno, infine, il Consiglio comunale 'ribadisce la volontà di segnalare ai propri cittadini e a coloro che lo diverranno, che la nostra Costituzione da tempo ha eliminato la guerra come strumento di soluzione delle controversie e che nessuno Stato può avere tra i propri obiettivi quello di giungere alla distruzione di un altro Stato o assumere iniziative che mirino a tale risultato. In particolare, nel caso d'Israele, il Consiglio comunale di Modena riafferma una volta in più la necessità di continuare ad operare sulla strada degli accordi di Oslo che furono sottoscritti oltre 10 anni fa proseguendo sul lungo cammino per giungere alla divisione della Palestina in due Stati come del resto previsto fin dal 1947 dall'Onu con la risoluzione 181 dell'Assemblea Generale e che solo negli ultimi mesi sta cominciando ad arrivare a compimento'.
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