03/10/2005

APPALTO SERVIZI HANDICAP, I PARERI DEI CONSIGLIERI

Turn-over del personale, costi e qualità dei servizi al centro degli interventi
In fase di dibattito sulla delibera dell'asta pubblica per l'organizzazione e gestione di servizi dell'area handicap adulti Achille Caropreso (Fi) ha dichiarato che 'si è di fronte ad una delibera che lascia spazio a qualche perplessità, in particolare la norma con la quale si dice che i gestori vincitori si assumono l'impegno di attivare un centro aziendale o sede operativa di riferimento nella sede di Modena, nel caso non ce l'abbiano già. Lo comprenderei se fosse riferita a vent'anni fa, ma in un periodo in cui la multimedialità favorisced la comunicazione in tempo reale, questa clausola mi lascia perplesso'. Caropreso ha anche segnalato le difficoltà legate al turn-over degli operatori, poiché 'nell'ambito dei parametri sindacali si potranno scegliere retribuzioni che potrebbero essere non soddisfacenti per gli operatori stessi. Se queste persone non trovassero soddisfacente il compenso, il rischio del turn-over c'è. Intorno al disabile ' ha concluso Caropreso ' va creato un gruppo di operatori stabile e qualificato'. Giuseppe Campana (Ds) ha invece dichiarato: 'mi capita di frequentare il negozio di via Selmi a cui fa capo il Quinterno e ho ricavato un'impressione molto positiva dell'importanza del servizio. La dignità delle persone coinvolte e la professionalità degli operatori chiede che si miri un po' più in alto e questa delibera, con le innovazioni introdotte, favorisce proprio questa direzione. L'amministrazione ' ha concluso Campana ' continua nel giusto sforzo di integrazione tra attività pubblica gestita dal comune e attività private, con strumenti di verifica periodica per garantire l'efficacia e l'efficienza del servizio. Si tratta perciò di evitare gli sprechi, però evitando di indicare come sprechi quelli che sono invece servizi essenziali'. Baldo Flori (Modena a Colori) ha aggiunto che 'considera la delibera estremamente delicata, non solo per l'entità economica, ma soprattutto per gli interessi in gioco. E' quindi opportuno fare chiarezza e procedere con tempestività. Noi siamo d'accordo con l'esternalizzazione del servizio. Non siamo d'accordo sulla gestione diretta del Centro Pisano, perché ormai ci sono interlocutori diversi che operano su questo fronte e il pluralismo offre punti di interesse per questa funzione. In capo al Comune non devono però rimanere solo le funzioni di indirizzo, ma devono essere potenziate e migliorate le funzioni di controllo. Mi chiedo quindi se esista a tale proposito un consolidamento della macchina comunale in questo senso'. Flori ha quindi aggiunto che 'si è colto lo sforzo positivo sul fronte dell'inserimento lavorativo', sottolineando però l'esigenza di 'sciogliere i nodi' riferiti all'utilizzo delle Cooperative di tipo B, concordando con Caropreso sulla necessità di tutela dei lavoratori degli operatori delle strutture'. Enrico Artioli (La Margherita) ha sottolineato che 'il settore in questione sta evolvendo e pone problemi di riorganizzazione dei servizi, a cui l'amministrazione risponde con una diversificazione delle gestioni. Va affermato un sistema di controllo, ma non mi convince il ritiro del comune da una gestione diretta ' ha aggiunto Artioli - La funzione di indirizzo e controllo, al contrario, può trarre giovamento proprio da una gestione diretta delle strutture. Aggiungo poi che il progetto educativo deve plasmarsi sui bisogni del disabile e non il contrario ' ha concluso Artioli ' e apprezzo anche l'obiettivo di mettere il Comune nelle condizioni di favorire il contatto tra le famiglie degli ospiti, per creare rapporti di sostegno reciproco', incentivando anche con progetti ad hoc la presenza di volontari dentro queste strutture'. Ivo Esposito (Forza Italia) ha sottolineato 'l'esiguità degli stipendi degli operatori che lavorano nelle cooperative sociali. Diventa fondamentale, in virtù del rapporto di fiducia che creano con gli ospiti, garantire condizioni che favoriscano la continuità del lavoro uniformando i trattamenti economici, evitando un turn-over che va a danneggiare gravemente il clima di tranquillità di queste strutture'. William Garagnani (Ds) in fase di dichiarazione di voto ha messo in evidenza quanto sia 'amaro discutere oggi di questo sistema di servizi, in riferimento a quanto sta avvenendo nella Finanziaria in programma. Sento dire che i Comuni dovranno fare i conto con i loro sprechi. Ma chi vive a contatto con le città si rende conto che colpire gli enti locali non significa colpire le auto blu, ma colpiscono quanto il sistema degli enti locali ha realizzato in Italia in favore dei cittadini che ha bisogno di sostegno'. Davide Torrini (Udc) è intervenuto per ribadire che 'c'è un errore di fondo, quando si parla di tagli, se si dà per scontato il fatto che necessariamente la riduzione di costi significhi ridurre la quantità o la qualità dei servizi. Se la riduzione dei costi è giocata dentro una ristrutturazione dei servizi che mantenga un livello adeguato alle necessità, si raggiunge il duplice obiettivo di mantenere servizi efficienti e riduzione dei costi'. Paolo Ballestrazzi (Modena a Colori) ha infine dichiarato che 'le priorità e le razionalizzazioni sono un argomento da porre. In una condizione economica come quella che vive attualmente il paese, se il governo dice di rivedere la spesa dello Stato anche attraverso i Comuni, si tratta di un dato incontrovertibile. Se questa amministrazione vuole indicare le priorità e individuare i canali di risparmio, le possibilità ci sono'

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