10/10/2005

'ALLAGAMENTI, NECESSARIA LA CERTEZZA DEI FINANZIAMENTI'

Dodici interventi nel corso del dibattito in Consiglio comunale. Risorse finanziarie, tempi certi e ruolo attivo dei cittadini tra i temi sollevati dai consiglieri comunali
Maggioranza e opposizione si sono confrontate in un lungo dibattito che ha visto dodici interventi sul tema dei recenti nubifragi e sulle soluzioni necessarie per riuscire ad affrontare anche le emergenze che si dovessero presentare in futuro. Achille Caropreso (Forza Italia) ha dichiarato che 'dobbiamo cominciare tutti ad occuparci delle cose che i cittadini difficilmente vedono, ad esempio le reti fognarie e i manufatti relativi. Queste sono le tipiche cose che in genere si tendono a procrastinare, di cui non si parla ai cittadini, salvo poi trovarsi di fronte alle situazioni che abbiamo visto in questi giorni'. Alberto Caldana (La Margherita) ha aggiunto che 'gli avvenimenti di questi giorni hanno dimostrato quanto il sistema idraulico di Modena abbia bisogno di interventi. E' un sistema idraulico complesso. Caropreso ha detto che riconosce la complessità del tema, che non è di pertinenza di una giunta o di una maggioranza, ma di tutti i cittadini. Il tema vero, però, è quello delle risorse, perché molti degli interventi da realizzare sono senza le risorse necessarie. Già nel 1992 su iniziativa della Provincia venne affrontato il tema del Naviglio, con un lungo elenco delle competenze e dei finanziamenti richiesti. Il finanziamento residuo per il completamento delle opere previste in quell'occasione, a tutt'oggi non ha avuto alcun riscontro e i finanziamenti per la legge sulla difesa del suolo sono fondamentalmente nulli. La mia proposta è quindi che il Consiglio in forma unitaria richieda al Ministero dell'Ambiente un finanziamento certo per la realizzazione degli interventi necessari, individuando questo tema come una delle priorità del nostro territorio anche a livello regionale'. Ercole Toni (Ds) ha invece ricordato di aver sottolineato da tempo il tema dell'efficienza del sistema idrico modenese, puntualizzando che anche il Prefetto Italia Fortunati è intervenuta a più riprese chiedendo a chi ne aveva competenze di intervenire in tempi rapidi, aggiungendo quindi che 'anche in fase di discussione dell'ultima variazione di bilancio era stata sollecitata la conclusione del collettore di Levante. Chiederei anche di fare un'ordinanza che obblighi i frontisti alla pulizia delle caditoie, così si aiuta il sistema intero'. Gli ha fatto eco Andrea Galli (Alleanza Nazionale), che ha stigmatizzato l'atteggiamento di chi dice 'che è colpa del governo che taglia i fondi. E' difficile pensare che questa amministrazione qualche colpa non l'abbia ' ha aggiunto Galli ' Ci sono elementi che vanno sottolineati, come il fatto che si continui a costruire in zone non drenanti e poi stupirsi che quelle zone vadano sott'acqua. Nell'ultimo anno e mezzo successo più volte e credo che non ce la si possa cavare dicendo che è cambiato il clima. Il passaggio di Meta ad una collocazione più grande, infine, pone anche un altro tema, cioè quello dell'effettiva capacità di Meta di intervenire su problemi concreti come quello delle caditoie intasate. Sono preoccupato dai tempi dei lavori ' ha concluso Galli - L'amministrazione deve trovare soluzioni per ridurre il pericolo, che deve sparire'. Anche Baldo Flori (Modena a colori) ha ribadito che dire 'Governo ladro' non è la ricetta: 'E' sbagliato drammatizzare, ma anche minimizzare. E' un campanello d'allarme che evidenzia il fatto che oggi è in discussione la sicurezza dei cittadini'. In riferimento alla proposta di Caldana, inoltre, Flori ha precisato che 'non parliamo di alluvioni, ma di allagamenti, e mi pare eccessivo che sugli allagamenti ci possano essere nuove alleanze politiche'. Flori ha quindi aggiunto che 'ognuno deve fare la propria parte, Meta-Hera, Ato, Regione, Stato. E' importante però che la responsabilità dell'uno non diventi un alibi per un altro. Ci sono poi concause locali, a partire dall'aumento dell'urbanizzazione ' ha proseguito Flori ' Oggi con il nuovo regolamento si ammette un ritardo colpevole, perché l'impermeabilizzazione del territorio, concausa degli allagamenti, è andata molto avanti. Non possiamo mantenere l'attuale calendario di progettazione, perché arriveremo tardi. Sul piano delle risorse, infine, ricordo che oltre alle giuste rivendicazioni, ci sono possibili risposte nuove da parte del Comune con proprie risorse. Il Consiglio dovrebbe dare priorità all'utilizzo dei proventi della vendita di Meta accelerando la costruzione delle opere idrauliche necessarie'. Antonio Maienza (Udeur) ha sottolineato che 'bisogna capire cosa non va e mettersi una volta ogni tanto dalla parte dei cittadini. Bene ha fatto il Sindaco a scendere nelle strade e ad essere l'inconsapevole parafulmine di una situazione paradossale e drammatica. I danneggiati avanzano una legittima richiesta di risarcimento danni. Va quindi verificata anche la possibilità di chiedere alla Regione lo stato di calamità'. Mauro Manfredini (Lega Nord) ha invece puntato il dito sui ritardi, in riferimento al nubifragio di venerdì scorso: 'Se teniamo conto che un evento simile era successo a fine agosto, come mai non si sono puliti i canali' Non sarà risolutivo, ma la manutenzione seria aiuta parecchio. La domanda che pongo è quindi questa: le puliamo o non le puliamo queste caditoie' Non mi va bene il fatto che sia un cittadino a doverlo fare e mi stupisce che ci sia la proposta di un ordinanza con cui si demandi al cittadino la pulizia delle caditoie davanti a casa propria. Faccio anche la proposta di verificare la possibilità di un'assicurazione collettiva, così che i cittadini siano risarciti dai danni'. Sergio Rusticali (Sdi) ha invece ribadito che non si è 'in una situazione in cui qualcuno tenta di scaricare le responsabilità. C'è stato un tentativo serio di affrontare i problemi. E' difficile trovare consenso onnicomprensivo del consiglio su questo tema, però questo è proprio il caso in cui le strumentalizzazioni non ci vorrebbero. Cerchiamo quindi di trovare ' tutti insieme - cause e interventi, per dare elementi di ulteriore contributo ai tecnici che dovranno definire un progetto e una programmazione degli interventi. C'è anche il problema delle risorse. Va fatta una forte sollecitazione anche alle altre istituzioni competenti, ma il quadro complessivo su cui agire è quello di adesso'. Secondo Mauro Tesauro (Verdi) 'ci si accorge della città 'di sotto' solo quando inizia a sommergere quel che sta di sopra. Bisogna avere la cultura della città che cresce e io su questo fronte sono un convinto assertore dell'invarianza idraulica, che è innanzitutto una frontiera culturale. Vorrei anche ricordare che c'era un piano di investimenti importanti che partiva dalla scorsa legislatura. Questo piano si può ritarare, ma non si può tagliare. I lavori del Canale Martiniana non possono arrestarsi, vanno sollecitati i finanziamenti della Regione, che va presidiata. Di fronte ad un'emergenza, però, andiamo avanti. Riguardo alle risorse, se ci sono i fondi derivanti dalla fusione Meta-Hera, perché non metterli sul Canale Martiniana, struttura così importante per la città' Danilo Bassoli ha invece rivendicato l'azione dell'amministrazione, ricordando che 'non siamo stati fermi. Ci è stato riconfermato che siamo di fronte a cambiamenti climatici eccezionali, il che non ci aiuta e rende stringente la necessità di portare avanti scelte che sono già in atto. Molti interventi sono in fase di realizzazione, però ognuno deve fare la propria parte. Il problema delle caditoie ' ha aggiunto Bassoli - sarà sempre difficile perché sono decine di migliaia in città e non è immaginabile che ci sia un esercito formato da operatori di Meta o di altri enti che pulisce le foglie che vanno nelle caditoie. Ci vuole quindi anche il senso civico, che si affianca al lavoro di Meta o di chiunque sia preposto a questo lavoro. Il tema vero è ancora una volta quello delle priorità e delle risorse. E' importante dare il segnale che bisogna continuare a investire su opere di nostra competenza per stralci fondamentali, però va dato anche il messaggio che il Consiglio comunale sollecita i vari enti a fare la propria parte, si tratti di Provincia, Regione o Stato'. Secondo Dante Mazzi (Forza Italia) si è di fronte ad un 'problema politico che nasce dagli anni passati. Si parla di interventi di programmazione decennale su problemi che ci sono da anni ' ha sottolineato Mazzi ' Ma il problema politico è quello di non avere richiesto le risorse lì dove si dovevano cercare. Non si è fatto cioè sistema tra Comune, Provincia e Regione. Concordo con Tesauro quando dice che se le risorse non arrivano dagli enti preposti, ci possiamo pensare noi con i proventi di Meta. Però vorrei ricordare che avevamo già avuto un'analoga occasione anche dalla vendita delle azioni della A22. Forse bisognava avere il coraggio di investire parte di quei proventi, senza aspettare. Concordo anche sul fatto che ci sia stata un'antropizzazione esagerata ' ha continuato Mazzi - ma l'hanno fatta le amministrazioni di sinistra. Che cosa hanno fatto le precedenti amministrazioni comunali e provinciali' E' vero, ognuno deve fare la propria parte, bisogna tirarsi su le maniche. Noi lo faremo, ma senza scordare che tanti concittadini si stanno arrotolando i pantaloni perché il sistema non funziona'. In conclusione Rosa Maria Fino (Società Civile) ha ricordato che 'il clima si sta trasformando a Modena, ma non solo, c'è anche la desertificazione della Basilicata. Non credo che l'amministrazione abbia avuto scarsa capacità in quest'occasione. Credo anche che ognuno di noi possa fare qualcosa nel suo piccolo e concordo sul fatto che l'apporto dei cittadini nel pulire le caditoie sia un gesto civile'. Sul tema delle risorse, infine, Rosa Maria Fino ha sottolineato: 'Ben vengano i finanziamenti, anche quelli di Meta'.

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