L'astronomo e astrofisico Paolo de Bernardis lavora per l'Agenzia spaziale europea e ha studiato in Antartide la struttura dell'universo. Il fisico Remo Ruffini presiede l'International Center for Relativistic Astrophysics e studia i buchi neri
Anche due scienziati italiani di fama internazionale ' Paolo De Bernardis e Remo Ruffini - saranno tra i protagonisti del prossimo Festival filosofia sul mondo, in programma dal 17 al 19 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo per iniziativa dei tre Comuni, della Regione, della Provincia, della Fondazione Collegio San Carlo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena (informazioni per il pubblico al numero 059 421210 e nel sito internet www.festivalfilosofia.it). Paolo de Bernardis, che domenica 19 settembre alle 15 parlerà di 'Archeologia dell'universo' alla Cavallerizza ducale di Sassuolo, è professore di Astronomia e astrofisica al Dipartimento di Fisica dell'Università di Roma 'La Sapienza' ed è corresponsabile dell'esperimento da satellite Planck-Hfi dell'Agenzia spaziale europea. De Bernardis, le cui ricerche sono dedicate all'astrofisica sperimentale, ha partecipato al Programma nazionale di ricerca in Antartide, dove ha effettuato l'esperimento sulla struttura dell'universo primordiale con il pallone stratosferico Boomerang, di cui è il principale studioso italiano. Remo Ruffini, che sabato 18 settembre alle 15.30 parlerà al convento di San Rocco di Carpi sul tema, ancora provvisorio, 'Estrarre energia dai buchi neri: le più grandi esplosioni nell'universo', è invece professore di Fisica teorica all'Università di Roma 'La Sapienza' e presiede l'International Center for Relativistic Astrophysics (Roma). Visiting professor in numerose università americane ed asiatiche e membro del Consiglio di amministrazione dell'Enea, si è occupato di relatività generale, della teoria dei 'buchi neri' e dei lampi gamma ripresi attraverso il satellite italiano Bepposax.
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