Il voto dopo quattro ore di dibattito. A favore Ds, Margherita, Di Pietro-Occhetto, Verdi, Sdi, Rc, astensione per la Lega Nord, contrari Fi, An, Modena a colori, Udc
Oltre venti interventi e quattro ore di discussione ieri sera, lunedì 12 luglio, in Consiglio comunale, dove si è svolto il dibattito sulla relazione programmatica del neosindaco Giorgio Pighi, presentata la settimana scorsa al civico consesso. Dopo la surroga dei consiglieri Stefano Bonaccini (Ds) e Giorgio Razzoli della Margherita (diventati assessori) con Gino Montecchi e Antonio Maienza la discussione è stata avviata da Davide Torrini (Udc), che ha criticato la relazione di Pighi spiegando che il primo cittadino non ha messo in evidenza in essa le priorità della sua Giunta e i tempi di realizzazione degli interventi promessi, mentre i nodi strutturali nel campo delle risorse non vengono affrontati. 'Anche la Legacoop è nella Giunta 'a detto ' e ha il cosindaco: come gioca questo sistema di alleanze nel nuovo governo della città e come cambia il ruolo dell'assessorato al Bilancio ora che spetta a Rifondazione' Vigileremo'. Critiche alla relazione di Pighi sono venute anche da Andrea Leoni di Forza Italia, che ha accusato il neosindaco di continuismo con la Giunta Barbolini e di essere tenuto in ostaggio dalla sinistra estrema. 'Noi non faremo sconti né a lei né alla sua Giunta, la città ' ha spiegato - ha perso colpi negli ultimi 10 anni'. Positivo invece il giudizio sugli indirizzi di governo venuto da Sergio Rusticali (Sdi) che ha sottolineato la necessità di riadattare il welfare alle nuove esigenze della società modenese mentre Giorgio Prampolini (Ds) ha criticato la decisione del governo di tagliare il 10% sulle spese correnti degli enti locali e ha consigliato di puntare alla realizzazione immediata della Fondazione 'Dopo di noi'. Olga Vecchi (Fi) ha invece sottolineato come Pighi dipenda dalla sinistra estrema ripercorrendo l'elenco degli errori della passata Giunta. 'Manca la sferzata di nuovo, manca la possibilità - ha concluso - di agire senza vincoli e dipendenze'. Adesione ai contenuti della relazione del sindaco è venuta da Rosa Maria Fino (Di Pietro-Occhetto) e Giovanna Lolli (Ds) mentre Alvaro Colombo (Rifondazione comunista) ha ribadito che nella nuova Giunta operano culture diverse ma non antagoniste, con forze che hanno eguale dignità. 'Le scelte dovranno essere partecipate, costruendo una consapevolezza critica ' ha spiegato Colombo - delle proposte e delle soluzioni, mantenendo il confronto con la città. Verificando ad esempio i risultati delle esternalizzazioni dei servizi negli ultimi 10 anni'. Critiche e puntualizzazioni rispetto alla relazione di Pighi sono invece arrivate da Sergio Celloni (Udc) e da Achille Caropreso (Fi) mentre il capogruppo della Margherita Enrico Artioli ha accennato invece alla necessità che 'Modena debba diventare una comunità d'Europa, aperta all'esterno, accettando la sfida del cambiamento e facendo sistema con la concertazione e la sussidiarietà. Il Comune ' ha detto - deve divenire l'orchestratore col dialogo e il confronto, la scuola per noi è un fattore strategico per la formazione di una società della conoscenza, per accrescere col sapere il capitale sociale e culturale della città'. Intervenuti ieri durante il dibattito anche i neoassessori alla Cultura-Turismo Mario Lugli (Margherita), al Bilancio Francesco Frieri (Rifondazione comunista), all'Istruzione Adriana Querzè (Ds) e ai Lavori pubblici-Centro Storico, Stefano Bonaccini (Ds). Se il primo ha invitato l'opposizione ad avere più cautela nel descrivere in modo negativo la città e ha accennato all'importanza di continuare il recupero del centro storico nella logica di sottolinearne il suo ruolo di luogo di comunità, il secondo ha invece stigmatizzato il 'decreto tagliaspese' del Governo, che mette in discussione per Modena una quota che potrebbe essere di 10 milioni di euro da destinare ai servizi pubblici. 'Dobbiamo comunque ripensare e ridefinire gli strumenti a disposizione dei consiglieri per confrontare dati e fare riflessioni ' ha concluso Frieri ' e incentivare la partecipazione'. L'assessore Querzè ha invece ribadito la centralità della formazione nell'operato della nuova Giunta, criticando la riforma Moratti e spiegando come il 'fare sistema' sarà il tratto caratterizzante del suo assessorato mentre Bonaccini ha ricordato infine come nessuno in aula avesse ancora parlato di sicurezza e di ordine pubblico a dimostrazione del fatto che le politiche messe in campo dall'ente locale abbiano ottenuto risultati. Dopo gli interventi di Teodoro Vetrugno (Ds) e Michele Barcaiuolo (An) Alberto Caldana (Margherita) ha ribadito poi il leale e convinto impegno del suo gruppo alla coalizione di governo che sostiene Pighi, spiegando come sia però necessario sviluppare un asse riformista nell'azione di governo. Caldana ha però anche manifestato alcune riserve sulla scelta delle deleghe affidate agli assessori, ad esempio per la separazione di scuola e sanità, marketing e turismo e l'accorpamento invece di molte di esse in capo all'assessore Sitta in un'area decisiva per lo sviluppo di Modena. Paolo Ballestrazzi (Modena a colori) nel suo intervento ha confermato che il suo gruppo controllerà l'operato della Giunta, 'che speriamo mantenga la coesione necessaria a realizzare almeno in parte quanto scritto nella relazione di Pighi. Vi staneremo ' ha concluso - su temi come la Fascia ferroviaria, la Modena-Sassuolo, Cittanova 2000, diteci poi in quali campi volete ridurre le spese con il taglio del 10%'. Positivo il giudizio sulla relazione di Pighi espresso in aula dal capogruppo Ds Michele Andreana, che ha trattato della necessità di governare i processi del cambiamento pur nell'assenza di proposte da parte del centro-destra. 'Non siamo chiusi nell'autosufficienza della maggioranza ma i modenesi con il loro voto hanno capito che non ci sono scorciatoie. Sosterremo il programma ' ha detto - la prova della tenuta della coalizione riguarda anche noi'. Mauro Tesauro (Verdi) ha parlato dal canto suo di sviluppo sostenibile, consumo critico, partecipazione e di 'una fiducia che riponiamo nella nuova Giunta, una fiducia da non tradire'. E se Antonio Maienza (Margherita) ha sottolineato che l'asse politico della Giunta si è spostato a sinistra Mauro Manfredini (Lega nord) ha invece nel suo intervento confermato che il suo gruppo controllerà che i programmi di Pighi vengano rispettati e che bisogna contrapporsi al fenomeno dell'immigrazione irregolare. Andrea Galli (An) ha dal canto suo infine riepilogato le critiche già fatte alla Giunta Barbolini su vari temi e l'importanza di rafforzare le nostre radici storiche e culturali contro la globalizzazione selvaggia, 'poiché dal nostro passato estense può venire linfa per l'oggi e il domani', accennando alla necessità di realizzare iniziative ad hoc. Il sindaco Giorgio Pighi ha concluso il dibattito definendo positiva la discussione in Consiglio. 'Pacatamente ' ha esordito - troveremo le soluzioni per opporci alle ultime iniziative del Governo: accetto tutte le critiche, anche quelle più severe emerse oggi dal dibattito ma non che si metta a rischio la qualità della vita dei cittadini modenesi. Ricordo poi che l'assessore Sitta è un manager di grande esperienza scelto non per rappresentare la Legacoop ma per le sue competenze. La scelta di unificare sotto il suo assessorato tante deleghe riguardanti il governo del territorio fa discutere ma io ne sono soddisfatto. Molto caro mi è il tema della città universitaria mentre i positivi risultati di Meta vengono anche dal contributo di merito venuto dall'opposizione. Confermo che la sanità merita un suo spazio autonomo assieme al Decentramento ' ha continuato Pighi ' e che questo Consiglio comunale debba discutere nel merito dei problemi di Modena, non di posizioni politico-ideologiche'. Dopo le dichiarazioni di voto la Relazione sugli indirizzi generali di governo 2004-2009 è stata approvata da Ds, Margherita, Di Pietro-Occhetto, Sdi, Rc, Verdi, contrari i gruppi An, Modena a colori, Udc, Fi, astenuta la Lega nord.
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