14/04/2004

MODENA E I SERVIZI SOCIALI NEGLI ANNI DELLA REPUBBLICA

Venerdì 16 aprile sarà presentato in Municipio un volume sul welfare realizzato da Comune, Centro documentazione donna, Centro Ferrari e Istituto storico
E' dedicato alla costruzione del welfare municipale a Modena negli anni della Repubblica il volume 'Democrazia, cittadinanza e sviluppo economico', curato da Stefano Magagnoli, Nora Liliana Sigman e Paolo Trionfini e pubblicato da Carocci (pp. 262, 19,80 euro). Frutto di una ricerca sostenuta dal Comune e coordinata dal Centro documentazione donna, dal Centro culturale Francesco Luigi Ferrari e dall'Istituto storico, il libro sarà presentato venerdì 16 aprile alle 17 nella Sala di rappresentanza del Palazzo comunale. Dopo un'introduzione dell'assessore ai Servizi sociali Alberto Caldana e la presentazione della ricerca da parte di Stefano Magagnoli, si confronteranno Ivonne Poppi della Spi-Cgil, Aude Pacchioni, presidente dell'Opera pia Casa di riposo, don Giuliano Gazzetti, vicario episcopale dell'Arcidiocesi di Modena, Tindara Addabbo, dell'Università di Modena e Reggio Emilia, e Nicola Vaccari, presidente della Consulta per le politiche giovanili. Le conclusioni sono affidate al sindaco Giuliano Barbolini. Ai lavori, coordinati da Caterina Liotti, presidente del Centro documentazione donna di Modena, saranno presenti gli autori del saggio: Emanuele Guaraldi, dottore di ricerca in Storia delle istituzioni politiche, Stefano Magagnoli, docente di Storia economica all'Università di Parma, Nora Liliana Sigman, collaboratrice del Centro documentazione donna, dell'Università e dell'Istituto storico di Modena, e Paolo Trionfini, dottorando di ricerca all'Università di Teramo. Il volume ricostruisce lo scenario della società modenese e delle trasformazioni che in pochi decenni ne hanno mutato il volto agricolo e hanno gettato le basi dei distretti manifatturieri. I protagonisti sono il Comune, principale istituzione locale nell'ideazione del sistema sociale, e una serie di soggetti religiosi, politici, sindacali e dell'associazionismo che oggi intervengono nei settori più diversi: dall'assistenza ai sussidi, dall'istruzione alla qualificazione professionale, dal recupero dei disagi sociali ai diritti di cittadinanza. 'Il welfare modenese ' spiega nella prefazione l'assessore Caldana ' è un welfare plurale, di comunità, partecipato, con un ruolo molto forte di governo da parte dell'amministrazione comunale'. Un welfare ricco, frutto 'non di casualità, ma di lotte, di impegno, di passione'.

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