La radiografia su come, dove, quando, chi e perchè si fa attività fisica sarà presentata nel corso di un convegno in programma martedì 16 marzo, dalle 17,30, nell'auditorium Beccaria in via Razzaboni 80
"LA RICERCA SULLO SPORT MODENESE E' stata curata dalla SWG Bologna in collaborazione con l'ufficio ricerche del comune Atteggiamenti, comportamenti, valutazioni sul mondo dello sport sono gli argomenti della rilevazione commissionata dal Comune di Modena in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. La rilevazione è stata curata dalla SWG Bologna srl, in stretta collaborazione con l'ufficio ricerche del comune. Il sondaggio telefonico è stato effettuato dal 17 al 27 giugno 2003 su un campione stratificato per quote di 601 individui (su 2321 contatti) rappresentativi dell'universo della popolazione modenese tra i 14 e i 64 anni. Gli intervistati sono stati individuati sull'elenco telefonico della rete di Modena con procedura sistematica. Il margine di errore relativo ai risultati, ad un livello di significatività del 95 per cento, compreso tra +/- 0,8 per cento e +/- 4 per cento per percentuali stimate sul totale degli intervistati (601 casi). 50 MILA MODENESI IN TUTA CERCANO IL BENESSERE Il 44 per cento dei cittadini dai 14 ai 64 anni pratica sport, una quota superiore decisamente superiore a quella riscontrata in media nel paese Oltre 50 mila modenesi fra i 14 e i 64 anni praticano abitualmente sport. Un numero considerevole di atleti piccoli e grandi, superiore alla media nazionale, che rappresenta il 44 per cento della popolazione della città. Sono più i maschi a fare sport anche se tende a diminuire il divario tra maschi e femmine, in particolare nelle generazioni più giovani. Sono questi i dati che balzano agli occhi iniziando a leggere la rilevazione commissionata a distanza di alcuni anni dall' Amministrazione comunale per avere dati aggiornati sul "pianeta sport". LE DISCIPLINE Fitness/ginnastica, nuoto/acquagym, calcio/calcetto, ciclismo/mountainbike e footing/jogging/podismo sono nell'ordine i gruppi di discipline sportive più praticate nella nostra città. Buon seguito hanno anche volley e tennis. Il firness/ginnastica raccoglie i favori di un terzo degli sportivi mentre il nuoto/acquagym è segnalato da un quarto dei modenesi. L'indagine ha evidenziato come la gran parte della domanda di movimento e agonismo si concentra in un numero ristretto di discipline: le prime dieci, infatti raccolgono le preferenze dei tre quarti degli sportivi. QUANTO, QUANDO E DOVE Il 62 per cento degli sportivi pratica l'attività motoria 2 o 3 volte alla settimana (la media è 2,9) e il 23 per cento dichiara una pratica più assidua. I giorni preferiti sono i feriali con un picco maggiore il venerdì. Uno sportivo su tre pratica nel fine settimana. Sul fronte degli orari le fasce più frequentate sono la pomeridiana e quella serale. Il principale luogo della pratica sportiva è la palestra, un quarto si rivolge alle strutture pubbliche e una quota analoga a quelle private, seguono gli impianti delle società sportive e gli spazi all'aperto. Piace fare pratica sportiva in compagnia ma anche la percentuale di solitari e autonomi è maggiore rispetto al dato nazionale. La maggioranza degli sportivi dichiara di essere iscritto a qualche organizzazione (innanzi tutto alle polisportive e alla associazioni). La spesa media sostenuta nel primo semestre 2003 è stata di 146 euro, pari a 25 euro al mese: le principali voci di spesa sono l'abbonamento ai corsi, il tesseramento e la quota per l'utilizzo delle strutture. POPOLO DI SPORTIVI Mettendo a confronto i dati sulla pratica sportiva a Modena, in Emilia Romagna - Veneto - Toscana e in Italia la nostra città può vantare un lusinghiero 44, 3 ( sui 601 intervistati), che supera ampiamente il 36,3 (350 intervistati) di Emilia Romagna - Veneto - Toscana e il 33,4 (1624 intervistati) dell'Italia STRUTTURE PUBBLICHE L'offerta delle strutture pubbliche per lo sport in città viene giudicata decisamente soddisfacente dai cittadini. Nel complesso si dichiarano soddisfatti tre modenesi su quattro, con buone valutazioni sia dell'offerta quantitativa che qualitativa. Anche la dotazione di strutture e attrezzature per lo sport nei parchi pubblici è giudicata positivamente. STRUTTURE PRIVATE Anche l'offerta delle strutture private raccoglie un largo consenso: il 65 per cento fornisce valutazioni positive, il 28 per cento non si esprime e solo il 7 per cento da un giudizio negativo. DENTRO E FUORI La gran parte degli ingressi nello sport avviene entro i 18 anni (l'età media risulta essere 13,7 anni): è quindi fondamentale l'influenza esercitata dalla scuola nell'avviamento dei giovani alla pratica sportiva. Le uscite sono pressoché nulle fino al termine della scuola dell'obbligo. Gli abbandoni si verificano dopo i 13 anni con tassi marcati di uscita in corrispondenza dell'uscita dal mondo della scuola e l'ingresso nel mondo del lavoro. GLI "EX" La maggioranza degli abbandoni è avvenuta dopo i 23 anni, con un'età media di 28,1 anni. Principalmente gli ex sportivi dichiarano di essere stati "costretti" ad abbandonare lo sport per mancanza di tempo, lavoro, studio e famiglia. NO, GRAZIE Anche la mancata pratica sportiva viene associata principalmente alla mancanza di tempo, segnalata dalla metà dei non sportivi, seguita dal lavoro e dalla famiglia. Un soggetto su tre fa invece riferimento alla propria pigrizia e uno su sei allo scarso gradimento dello sport. PROSPETTIVE Rispetto al futuro della pratica sportiva prevale la stazionarietà. Un soggetto su quatto, comunque, ha dichiarato che vuole intensificarla: si tratta principalmente di ex sportivi che prevedono di rientrare nello status di sportivi. TUTA E PANTOFOLE Nove modenesi (tra i 14 e i 64 anni) su dieci seguono lo sport dal vivo o tramite i mezzi di informazione. I principali canali con cui si segue lo sport sono i giornali e la tv. Il 43 per cento dei modenesi ha seguito lo sport dal vivo e uno su tre sulla stampa specializza e radio. Lo sport maggiormente seguito è il calcio che precede la pallavolo (media superiore a quella nazionale), l'automobilismo e il ciclismo. SPORT E ISTITUZIONI Secondo i modenesi dello sport dovrebbe occuparsi il Comune, seguito dalla scuola e dal Coni. Il Comune dunque è il livello istituzionale rispetto al quale i cittadini guardano con fiducia e attesa. PERCHE' SUDARE Il 31 per cento dei modenesi lo pratica per l'aspetto del benessere psicofisico. Il 30 per cento vede lo sport come dimensione competitiva mentre gli altri aspetti sono in subordine. Il 25 per cento manifestano un diffuso "amore" per lo sport vissuto come strumento di benessere e veicolo di valori. Per il 14 per cento lo sport non suscita particolari passioni. COMUNE PROMOSSO Quasi i tre quarti dei modenesi giudicano efficace l'operato dell'amministrazione Il giudizio degli intervistati sull'operato del Comune in ambito sportivo è largamente positivo. Quasi i tre quarti dei modenesi ne giudicano efficace l'operato mentre valutazioni di inefficacia sono espresse da poco più di un decimo dei soggetti. Su 601 intervistati il 12 per cento ha dato un giudizio molto efficace, il 60,2 efficace e solo il 12,8 ha espresso giudizio inefficace e per niente efficace. Il giudizio positivo sul Comune (70,1) è nettamente superiore a quello rilevato in Italia (48,2). "SPORT SEMPRE PIÚ DIFFUSO: UN DATO INCORAGGIANTE" Gianfranco Baldini, presidente Fondazione Cassa di risparmio di Modena: "Giusto contribuire ad una ricerca su un fenomeno che è anche cultura" "L'indagine "Modena e lo Sport. Numeri, comportamenti, valori" fotografa una realtà particolarmente importante per i cittadini modenesi - sottolinea Gianfranco Baldini, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Modena -. Se è vero, infatti, che la diffusione dello sport rappresenta anche un indicatore di benessere della società, ecco allora che il primo dato emerso dalla ricerca, ovvero quello che vede il 44% della popolazione tra i 14 e i 64 anni dedito a una qualche attività sportiva, non può che renderci ottimisti riguardo al futuro. Oggi lo sport non è più appannaggio di categorie privilegiate, ma è diventato un fenomeno di largo consumo, caratterizzato da una dimensione di uguaglianza e da regole valide per tutti". "La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, particolarmente sensibile alla promozione della ricerca scientifica, delle attività culturali, della formazione giovanile e alla tutela delle categorie più deboli, ha contribuito a questa ricerca sullo sport a Modena nella convinzione che lo sport sia anche cultura e che, come tale, vada studiato e approfondito dal punto di vista statistico. L'indagine, destinata ad avere una larga diffusione, rappresenta un contributo serio e rigoroso alla conoscenza dello sport e degli aspetti sociali ed economici ad esso connessi. Per gli addetti ai lavori, in particolare, essa costituirà una vera e propria agenda di lavoro e un valido supporto dal quale trarre spunti per la programmazione e il potenziamento delle attività future". UNA MINIERA DI INFORMAZIONI Soddisfazione dell'assessore allo sport Raffaele Candini per i dati emersi "Questa indagine, condotta in maniera scientifica, ci soddisfa pienamente perché mette in luce una città in cui tutti quelli che lo vogliono, hanno l'opportunità di fare pratica sportiva. La rilevazione, realizzata grazie anche al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, è anche una miniera di informazioni per i prossimi amministratori - commenta Raffaele Candini assessore allo Sport. Sono tantissimi, infatti, i punti su cui riflettere e su cui progettare la Modena sportiva del futuro. Le indicazioni che vengono dai praticanti sono chiare: occorre investire in impianti per il nuoto, calcio e calcetto." "
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