13/02/2004

STORIA E FUTURO DI PIAZZA MATTEOTTI IN MOSTRA

Disegni ed elaborati grafici del progetto Krier e Bontempi in esposizione dal 14 al 22 febbraio al Caffè concerto di piazza Grande
Storia e futuro di Piazza Matteotti nei disegni e negli elaborati grafici di Krier e Bontempi. L'iniziativa, proposta in una mostra presso la Sala incontri del Caffè concerto, è dell'assessorato all'urbanistica del Comune di Modena. Per nove giorni ' dal 14 al 22 febbraio ' saranno esposte riproduzioni grafiche della storia urbana della piazza, disegni e acquerelli delle diverse elaborazioni grafiche prodotte dai progettisti Krier e Bontempi nell'ambito del piano di recupero e di riqualificazione urbana di piazza Matteotti. Nota di mostra di Léon Krier e Pier Carlo Bontempi Note storiche Piazza Matteotti è il risultato di 80 anni di buone intenzioni con conseguenze impreviste e, finora, infelici. La storia della piazza inizia il 29 maggio 1914 quando l'allora Sindaco di Modena programma la demolizione dei due isolati tra le vie Emilia, Sant'Agata e San Michele. Il Sindaco poi indica la possibilità che si possa procedere alla costruzione di ''due larghi isolari fabbricabili' con fronte sulla Via Emilia, l'altro ' con fronte su Via Taglio. Il progetto'prevede l'allineamento della fronte sud di Via Emilia con le fronti della chiesa del Voto e di S.Giovanni.' oltre ad un edificio dalle funzioni pubbliche come ''una sede decorosa e conveniente per il nostro massimo Istituto di Risparmio.' Il progetto rimane sospeso fino al 1933. Nel novembre del 1935 l'idea iniziale del Sindaco viene completamente stravolta e si procede alle demolizioni e, solo dopo la guerra, alla costruzione degli edifici dell'INA e dell'INCIS, abbandonando il fronte sulla via Emilia e lasciando libero l'enorme slargo che negli obiettivi precedenti doveva diventare la Piazza dell'Impero. La piazza oggi Piazza Matteotti nella sua storia recente è stata un laghetto artificiale in attesa di costruzione, un distributore di benzina, un parcheggio. Ci troviamo di fronte, quindi, ad un luogo pieno di paradossi: l'architettura dei due palazzi, costruiti nel dopoguerra, dietro facciate di una retorica monumentale nasconde funzioni semplicemente abitative; l'immensa piazza manca di un focus visuale-simbolico, tanto che la Chiesa di San Giovanni e quella del Voto offrono le loro facciate laterali mai previste per un grande spazio urbano. Piazza Matteotti vive una situazione che può definirsi ambigua. Innanzi tutto più che di una piazza è opportuno parlare di uno slargo senza una connotazione né urbana né architettonica ed in rottura con la città storica. Questo spazio invece di essere la connessione fra il percorso Via del Voltone-Piazza Pomposa-Via Taglio e quello Via Emila-Duomo-Piazza Grande, si pone come ostacolo e in alcuni punti come vero e proprio muro fra essi. Il progetto Il Progetto di recupero di Piazza Matteotti si pone l'ambizioso obiettivo di reintegrare questo spazio amorfo ad una scala più consona alla qualità urbana ed architettonica del centro storico di Modena. Si propone un intervento sugli edifici esistenti, per aprire un doppio passaggio verso via Taglio, e la costruzione di 3 nuovi edifici, in grado di riformare in maniera corretta lo spazio. La prima parte del progetto di recupero consiste nell'eliminazione di tre degli archi del portico che unisce i due edifici INA e nel ridisegno di parte del cortile dell'edificio INCIS, così da ottenere una piccola piazza di transito fra le vie San Michele, Montevecchio, Taglio e Piazza Matteotti. Sempre nell'edificio INCIS viene prevista al piano terra una piccola galleria commerciale per garantire maggiore permeabilità e rilevanza alla piazzetta stessa. I nuovi edifici Il progetto di Piazza Matteotti prevede un cambiamento radicale del suo vuoto, trasformando lo slargo in una successione di piazze e piazzette legate da brevi strade e passaggi, ricreando così un asse articolato tra Piazza Grande e la Chiesa della Pomposa. Viene quindi prevista la costruzione di tre nuovi edifici che fiancheggiano Via Sant'Agata e la Via Emilia dimensionati sulle proporzioni caratteristiche delle strade e delle piazze dell'antica Modena. Il primo edificio, strutturato sul modello del palazzo a corte, ricostruisce la continuità lungo la Via Emilia attraverso un fronte porticato ed un'architettura che ripropone elementi della facciata del preesistente Palazzo Meuli Il secondo edificio si presenta arretrato rispetto alla Via Emilia, con lo scopo di formare una piccola piazza fra la Chiesa del Voto ed il nuovo palazzo. La posizione della costruzione e la sua struttura di grande Sala Pubblica elevata su un alto portico, la pone come fulcro di punto di riferimento dell'asse ottico e pedonale Via Taglio-Piazza Matteotti-Corso Duomo. La sala potrà porsi come riferimento per i servizi rivolti ai giovani dal Comune di Modena. Il terzo edificio, concorre a ridefinire la Nuova Piazza Matteotti con il lato lungo affacciato sulla piazza stessa e sulla Via S. Agata. Al suo interno le funzioni previste sono quelle commerciali e residenziali tipiche del centro storico italiano.. Il parcheggio interrato e il Metrò Leggero Il progetto prevede un parcheggio a due piani in grado di alloggiare circa 200 posti auto. Le rampe di accesso ed uscita dal parcheggio vengono realizzate all'interno del nuovo edificio lungo Via Sant'Agata così che l'opera presenti un impatto visivo con la città ridotto al minimo. La prima uscita pedonale permette di uscire attraverso il palazzo a corte sulla Via Emilia, mentre la seconda prende posto nella galleria dell'edificio lungo Via Sant'Agata. Il parcheggio, in questa fase progettuale non impegna tutta l'area sotto Piazza Matteotti, così da permettere un eventuale futuro sviluppo del progetto per il Metrò Leggero attualmente in fase di studio da parte della municipalità, che prevede qui la stazione Duomo.

Azioni sul documento