07/02/2004

'ARTE IN CANTIERE', E LA TENDA DIVIENE UN ATELIER

Con l'inizio della costruzione delle 'Ragnatelone' di Ljuba lunedì 9 febbraio si apre una rassegna dedicata all'arte contemporanea: le opere nascono davanti al pubblico
Prende il via lunedì 9 febbraio presso La Tenda di viale Molza l'iniziativa 'Arte in cantiere', che si propone come un momento di aggregazione offerto dall'incontro con artisti di diversa provenienza geografica e che utilizzano differenti modalità espressive. Un'occasione unica, spiega il curatore della rassegna Luca Panaro, per conoscere da vicino l'arte contemporanea, dialogando a tu per tu con alcuni giovani autori che portano avanti ricerche espressive parallele ma convergenti in un comune amore per il dialogo e il confronto. Quattro atelier, per quattro artisti, per quattro settimane, per quattro mesi. Quattro creativi invitati a servirsi per una settimana ciascuno dell'open space de La Tenda come se fosse il proprio studio di lavoro. Quattro work in progress realizzati sotto gli occhi di tutti, aperti ad ogni tipo d'influenza da parte del pubblico, che anzi diventa fondamentale che sia un pubblico dinamico e volenteroso, capace di partecipare, nei sette giorni a disposizione, all'opera 'in cantiere'. Questo sarà 'Arte in cantiere' da lunedì prossimo. Il primo appuntamento dell'iniziativa, promossa dall'assessorato alle Politiche Giovanili del Comune, consiste nell'installazione di una serie di fili elastici, le 'Ragnatelone' di Ljuba, che attraverseranno tutto lo spazio de La Tenda andando ad ostacolare anche le normali attività svolte in questo ambiente. Giorno dopo giorno, l'artista, come un ragno a caccia d'insetti, fabbricherà il suo dispositivo a rete con l'aiuto del pubblico partecipante, obbligando chi è riuscito ad entrare ad interagire con gli elastici, scavalcandoli con agilità o a volte rimanendo piacevolmente impigliati. 'Il senso di questo lavoro è da ricercarsi - dice l'artista - nella perlustrazione delle dinamiche relazionali, degli incontri, dei 'legami' interpersonali e dei vincoli possibili che luoghi o persone possono crearci. Il filo elastico è al tempo stesso segno d'unione, di ponte, di collegamento, di relazione, di contatto con l'altro (sia esso luogo, persona o tempo), ma anche segno di tensione, di legame, di vincolo, di 'garbuglio', di labirinto'. Un altro aspetto interessante dell'intervento di Liuba, riguarda poi la dinamica interattiva dell'operazione, che porta alla creazione di performances estemporanee alle quali andranno ad aggiungersi quelle, imprevedibili, del pubblico. Il tutto accuratamente sorvegliato dall'occhio di una telecamera capace di riproporre su maxi schermo le migliori gag' Liuba è nata nel 1967.Vive e lavora tra Milano e Bologna, Partendo da performances nelle quali il proprio corpo diviene simbolo e strumento interseca nei suoi lavori video, fotografie, parole, movimento e installazione in una ricerca centrata sulle problematiche umane e sociali della nostra contemporaneità. Per maggiori informazioni: www.liuba.net oppure www.intervistalartista.com/liuba. Ecco il programma completo di 'Arte in cantiere': LIUBA, da lunedì 9 febbraio a domenica 15 febbraio 2004 MAICOL & MIRCO, da lunedì 8 marzo a domenica 14 marzo 2004 SABRINA MUZI, da lunedì 10 maggio a domenica 16 maggio 2004 FABIO MANTOVANI, da lunedì 7 giugno a domenica 13 giugno 2004 I quattro atelier saranno visitabili gratuitamente tutti i giorni della settimana dalle 16 alle 22 in modo da consentire di seguire quotidianamente i 'lavori in corso', che si chiuderanno la domenica alle 11 con l'inaugurazione finale dell'opera.

Azioni sul documento