Favorevole la maggioranza. Compatto il voto contrario delle minoranze
Il Consiglio Comunale di Modena, con i voti favorevoli della maggioranza e il parere contrario di Forza Italia e Alleanza Nazionale, ha approvato un Ordine del Giorno in appoggio allo sciopero generale indetto dai sindacati il 30 novembre. Nel corso del dibattito Michele Andreana (Ds) ha sottolineato come 'lo sciopero sia strumentalizzato dal centro-destra', precisando che 'il governo ha promesso mari e monti, ma adesso arranca', seguito da Loretta Sgarbi (Ds) che ha evidenziato come 'la finanziaria non rilancia né l'economia, né gli investimenti, con premi fiscali che aiutano i ceti ricchi, disinteressandosi dei ceti che vivono al limite della sussistenza'. Achille Caropreso (Forza Italia) ha invece ricordato che 'l'imposta sul reddito delle imprese è calata di tre punti percentuali' e che 'per 75mila dipendenti pubblici non si prospettano affatto dei licenziamenti'. Ivo Esposito (Forza Italia) ha quindi invitato a fare attenzione ad 'invogliare i lavoratori ad andare incontro a delle multe', sostenendo che 'lo sciopero del 30 novembre è illegittimo'. La scuola è stata poi al centro dell'intervento di William Garagnani (Ds), che l'ha definita 'un mondo mandato avanti dai precari', sottolineando anche che 'non si possono fare tagli drastici nella Pubblica Amministrazione, poiché si rischia di fare passare il messaggio sbagliato che esista un mondo di parassiti che è bene eliminare'. Fortemente critico anche l'intervento di Sergio Rusticali (Sdi), che ha messo in rilievo il fatto che 'anche larga parte del sindacalismo autonomo ha aderito allo sciopero' e ricordando che 'lo stesso Montezemolo ha sostenuto che la riduzione Irap non dà segnali per la riprese economica'. Sulla stessa linea Antonio Maienza (Udeur) secondo cui 'nella finanziaria 2005 mancano i presupposti per la competitività del paese'. Dante Mazzi (Forza Italia), ha giudicato 'strumentale' l'atteggiamento dell'ufficio stampa del Comune di Modena in riferimento all'invio di un comunicato stampa di adesione allo sciopero da parte di Giunta e Sindaco: 'Nel momento in cui la nota arriva nel computer dei cittadini, si è di fronte ad una violenza psicologica'. Mazzi ha anche sostenuto che 'la sinistra sciopera contro chi aiuta le fasce deboli'. Secondo Ubaldo Fraulini (Ds) 'il paese è alla disperazione', al punto che 'dopo la terza settimana nei supermercati calano i consumi. La Finanziaria non porta effettivi vantaggi, visto che la stessa Moratti stava per dare le dimissioni per il taglio alle tasse'. Secondo Alvaro Colombo (Prc) la Finanziaria nasce nel contesto di 'un liberismo vecchio, di una cultura dei condoni e della depenalizzazione del falso in bilancio' e 'allarga la forbice tra fasce di reddito'. Tesi sostenuta anche da Mauro Tesauro (Verdi) secondo cui 'siamo in una logica di condoni che si avvicendano l'uno dopo l'altro'. Giancarlo Montorsi (Prc) ha dichiarato che 'si lavora tutti come matti, ma si fa fatica a vivere. Riuscire a tenersi stretto il lavoro è sempre più difficile e la scuola, in questo senso, è l'esempio più evidente'. Adesione allo sciopero anche da parte di Rosa Maria Fino (Società Civile), secondo la quale 'la legge Finanziaria comporterà ulteriori tagli anche alla mia finanziaria personale', sentendosi penalizzata nella quadruplice veste di 'dipendente pubblico, sindacalista, donna e consigliere comunale'. Teodoro Vetrugno ha invece sottolineato 'il dato politico dello sciopero, cioè il fatto che il governo Berlusconi è in difficoltà rispetto alla sua base elettorale', evidenziando poi che 'in alcune aziende i dipendenti chiedono l'anticipo dello stipendio del mese successivo'. Compatte le minoranze sulla critica verso lo sciopero, ad iniziare da Adolfo Morandi (Forza Italia) che 'i condoni sono una scelta necessaria in un'epoca di difficoltà per il buco lasciato dai governi di sinistra', sottolineando anche che 'la strategia è quella del taglio delle tasse, concretizzata anche attraverso l'allargamento della no tax area e l'assunzione di 50mila persone che non sono più precarie'. Michele Barcaiuolo (Alleanza Nazionale) ha criticato le riflessioni della sinistra 'poiché devono essere fatte su dati concreti, non su semplici supposizioni'. Rispetto al mondo della scuola il consigliere ha dichiarato che 'i fondi per la ricerca sono aumentati', riconoscendo poi che 'il governo Berlusconi ha avuto qualche colpa nella gestione del passaggio lira/euro, rispetto al quale andava garantito un periodo più lungo di doppio prezzo, ma poteva essere utile anche la carta-moneta da un euro'
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