Trasmettiamo una nota di Antonino Marino, assessore allo Sport del Comune sulle politiche sportive e gestione degli impianti
"Si sono appena spenti i riflettori dello "Storchi" dove in un Teatro gremito di sportivi e appassionati, si è svolta l'edizione 2004 di "Top Modena sport". Non volendo fare paragoni con le edizioni passate, considerata la mia recente nomina, mi basta pensare che l'edizione appena conclusa, se pur abbia bisogno di correttivi, sia stata apprezzata dagli sportivi modenesi. Momenti come questi, oltre ad essere celebrativi e di festa per lo sport, sono anche occasioni dalle quali muovere riflessioni sulle politiche sportive e sulla gestione della nostra impiantistica sportiva. A Modena vive un movimento sportivo e associativo ricco ed eterogeneo, che concepisce la propria passione come occasione di socialità e divertimento, e costituisce un patrimonio inestimabile per la nostra comunità. Un tessuto associativo di base quello sportivo, nel quale sono cresciuti i campioni di oggi e dei quali circa 300 atleti che abbiamo premiato, si sono contraddistinti nell'ultimo anno per le loro prestazioni nelle diverse discipline. Numeri importanti che non ci possono distrarre del problema di fondo: sport agonistico e sport di base hanno bisogno di risorse finanziarie. Sarebbe improduttivo e miope, mettere in una sorta di competizione questi due modi di intendere la pratica sportiva. Modena è una realtà invidiata anche perché è riuscita con il concorso di tutti, a sviluppare delle sinergie sullo futuro delle attività sportive nelle sue diverse manifestazioni con il tessuto produttivo, che in più di un'occasione si è prodigato a sostegno di singole società, eventi o manifestazioni. Una città ricca d'impiantistica sportiva sia pubblica che privata, arricchita da tante iniziative intraprese negli ultimi anni: dalla ristrutturazione del "vecchio", ormai si potrebbe dire nuovo, Stadio A.Braglia (opera che ha visto il diretto coinvolgimento del Modena Calcio), alla modernizzazione della Piscina Dogali, passando per la recentissima inaugurazione della nuova palestra della Polisportiva Gino Nasi, alla cui realizzazione hanno contribuito in maniera diretta e concreta, gli stessi dirigenti e volontari della Polisportiva. Tanti, poi, i progetti in cantiere, per i prossimi anni: l'attesa copertura della curva Montagnani, conclusione ideale di quel 'gioiello' architettonico che è lo Stadio Comunale; il nuovo campo da rugby, l'ampliamento della Palestra della Panaro, la nuova palestra ad Albareto segno di una rinnovata attenzione verso le frazioni della nostra città. Impegni, quindi, quelli pubblici, che si rinnovano anche per il prossimo futuro nonostante sia sempre più difficile recuperare risorse da parte degli Enti locali, in un'epoca di forzate selezioni e tagli sulla spesa, che in realtà spesso colpiscono la capacità di attività, proposta e sviluppo d'iniziativa dei Comuni, e quindi di tutta la comunità che amministrano, perché se viene a mancare anche solo il piccolo contributo per l'iniziativa X o Y, il rischio è che si renda complicato il suo stesso svolgimento. Questo scenario, in prospettiva, mi suggerisce che in un futuro non molto lontano, la nostra città sarà chiamata a sviluppare nuove e sistematiche sinergie per la ricerca di nuove risorse finanziarie per sostenere alcuni servizi e attività, tra cui lo sport. Sono consapevole che le scellerate politiche economiche nazionali portate avanti in questi anni dal Governo, abbiano stretto i cordoni dell'investimento privato, ma si tratta di capire con senso di responsabilità ed equilibrio, se le nostre società sportive modenesi, a partire da quelle professionistiche fino ad arrivare a quelle di base, possano contare su risorse certe provenienti dai privati, per poter programmare il proprio futuro, i propri investimenti sui settori giovanili con più serenità. Non mi riferisco alle donazioni spontanee pur sempre utili e ben accette, ma di una presa di coscienza da parte del mondo imprenditoriale e della cooperazion,e sulla necessità di investire sullo sport modenese, ribadisco con oculatezza e senza sperperi, per valorizzare impegno, sacrificio, passione e professionalità, che costituiscono i valori centrali e fondanti del fare sport a Modena. Nei prossimi mesi l'assessorato allo sport, consapevole della parte che dovrà giocare, amplierà queste riflessioni cercando di fare sintesi, offrendo occasioni e tavoli di confronto più larghi, coinvolgendo anche la Provincia, oltre a proseguire nella quotidiana e puntuale risposta ai bisogni che si presenteranno alla nostra attenzione. Antonino Marino assessore allo Sport"
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