14/12/2004

DICHIARAZIONE DEL SINDACO GIORGIO PIGHI

""Un bilancio sociale, ma anche un bilancio d'attacco in una situazione difficile: non toccheremo l'ICI prima casa e garantiremo l'espansione dei servizi e la tenuta degli investimenti". "
""Continueremo a fare strade e costruire case per i modenesi, aumenteremo di 30 posti l'offerta relativa alle strutture protette per anziani, di 22 quella per i minori, apriremo nuove strutture per l'infanzia (oltre 250 posti in più tra asili nido e scuole materne) ed allo stesso tempo puntiamo a realizzare più di 100 milioni di euro di investimenti. In una situazione di grande difficoltà, siamo riusciti a costruire un bilancio d'attacco, rivolto all'espansione dei servizi essenziali ed alla tenuta degli investimenti. Ai modenesi ci presentiamo con un modesto ritocco dell'ICI seconda casa e con un limitato aumento della tassa sui rifiuti. Non tocchiamo l'ICI prima casa e conteniamo la crescita di rette e tariffe entro l'inflazione programmata. Incontrando le parti sociali ho avuto l'impressione che abbiano sostanzialmente capito le motivazioni che ci hanno spinto a questo bilancio, con le organizzazioni sindacali, giusto questa mattina, abbiamo addirittura sottoscritto un protocollo di intesa. Vorremmo che lo stesso avvenisse per tutte le associazioni economiche e del volontariato. I tagli del governo ci hanno messo alle strette, questa volta non è stato sufficiente razionalizzare la spesa, abbiamo dovuto effettivamente ridurre alcune prestazioni del Comune: ci dispiace per i cittadini e per il personale, ma siamo stati costretti a compiere delle scelte in una situazione bloccata. Il governo, infatti, non solo ha tagliato i finanziamenti agli enti locali, non solo ha tagliato servizi di sua competenza che ora ricadranno sulle Regioni, sulle Province e sui Comuni, non solo non onorerà i debiti con i Comuni, questo governo ha anche imposto agli enti locali di non toccare le tasse. Se avessimo avuto la possibilità di scegliere, quasi certamente non avremmo toccato ICI seconda casa, ma ci saremmo invece orientati ad applicare l'addizionale Irpef. Sarebbe stata una scelta più equa, saremmo andati a chiedere ai cittadini di contribuire al funzionamento del loro Comune e dei lori servizi in base alle effettive possibilità di ognuno. Non avremmo avuto nessun timore a farlo. Il comune di Modena non ha bisogno di fare finta di abbassare le tasse per parlare ai cittadini: i modenesi sanno come vengono spesi i loro soldi, conoscono ed apprezzano i servizi del Comune e sanno bene che solo la corretta amministrazione consente di investire in sviluppo e quindi di crescere. Modena nei mesi scorsi ha superato la soglia dei 180mila abitanti. E' una città importante, che cresce e che cambia rapidamente all'interno della regione più ricca ed evoluta d'Europa: il bilancio 2005 ed il piano poliennale 2005/2007 dimostrano come ancora una volta la scelta sia quella di credere nel futuro di Modena e nella capacità dei modenesi di costruirlo." "

Azioni sul documento