06/11/2004

SOLO 6 LE RICHIESTE DI NUOVI IMPIANTI DI TELEFONIA MOBILE

I gestori di telefonia mobile hanno presentato i programmi delle nuove installazioni per il 2005. Solo sei le richieste relative al territorio del comune di Modena, segno che la copertura è ormai adeguata alle esigenze del servizio. 45 giorni per le osser
Per il secondo anno consecutivo sono poche le richieste presentate al Comune di Modena per l'installazione di nuovi impianti di telefonia mobile: solo 6 per il 2005, segno evidente che ormai la copertura del territorio è stata completata e che lo sviluppo futuro pare legato solo ai sistemi di nuova generazione. I gestori hanno presentato le loro richieste entro il 30 settembre, come indicato dalla legge regionale che dal 2000 regola la materia. Da fine ottobre siti e caratteristiche tecniche sono a dispozione degli interessati, che a loro volta hanno 45 giorni per presentare eventuali osservazioni. Presso le sedi delle circoscrizioni, i cittadini possono prendere visione delle proposte di ubicazioni delle nuove installazioni, nonchè del catasto degli impianti esistenti ed autorizzati. Inoltre, l'avviso di deposito della pubblicazione è esposto nelle sale dell'Informa Città in Piazza Grande, mentre il materiale tecnico è disponibile alla consultazione presso l'Ufficio del Protocollo Generale al secondo piano del Palazzo Comunale. Ecco l'elenco delle richieste presentate: Wind intende installare i propri impianti su pali collocati in via della Scienza 57, in via Villanova 353 ed in strada Pirandello 99; Tim, invece, chiede la stessa sistemazione sul palo di via della Scienza 57 e poi su edifici situati in via Santi 40 ed in via Giardini 726. Vale la pena sottolineare ancora che si tratta di richieste. Tutti gli impianti proposti saranno esaminati sotto il profilo urbanistico a cura del Comune di Modena e sotto il profilo radioelettrico e sanitario da parte di Arpa e Ausl. nel corso dell'istruttoria viene effettuata anche la preventiva verifica del rispetto dei limiti di legge per i campi elettromagnetici, controlli che per altro rientrano anche nelle sistematiche campagne di monitoraggio della situazione condotte semnpre da Arpa (Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente). Dei 6 impianti proposti, solo quelli che supereranno tutti i controlli e le verifiche previste andranno ad aggiungersi alle 174 stazioni già autorizzate, mentre sono 142 quelle effettivamente in attività. Una volta ottenuta l'autorizzazione, i gestori possono attivare gli impianti in qualsiasi momento, fatte salve, ovviamente, le condizioni dettate dai limiti di campo elettromagnetico che, come detto, vengono costantemente verificati. In ogni caso, quando si decide di un nuovo impianto si tiene conto di quelli complessivamente autorizzati e non dei soli in attività.

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