Il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno presentato da Giancarlo Montorsi (PRC)
"Il consiglio comunale di lunedì scorso ha approvato un Ordine del Giorno, presentato dal capo gruppo del PRC Giancarlo Montorsi, in cui si chiede - come già fatto dalle tre associazioni partigiane di Modena ANPI, ALPI e FIAP - l'approvazione in Parlamento di una legge per il finanziamento del 60° anniversario della Liberazione d'Italia. "Un segno - recita il documento - del rinnovato impegno nelle difesa e salvaguardia della memoria storica affinchè non si spenga il ricordo di pagine che segnano, per il nostro Paese, l'aba della democrazia". Hanno votato a favore Ds, Margherita, PRC, Verdi, Sdi, Udeur, Società Civile Di Pietro - Occhetto; si sono astenuti Modena a Colori e il consiglere Celloni; contrari Forza Italia, AN, Lega Nord e il consigliere Torrini. Nell'ordine del giorno si chiede, inoltre, che vengano salvaguardati, mediante una legge, i contributi statali (che hanno subito un taglio drastico pari al 55 per cento negli anni 2002 e 2003, impedendo di fatto qualsiasi tipo di attività) impiegati dalle associazioni partigiane per elaborare iniziative, spesso rivolte alle giovani generazioni, volte alla costruzione di quella coscienza civile e democratica, auspicata e voluta dallo stesso Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Per Andrea Leoni (FI) in un momento in cui il Governo sta operando tagli alle spese non è pensabile prevedere ulteriori finanziamenti per una celebrazione per cui sono già previsti contributi. Michele Barcaiuolo (AN) ha dichiarato di non accettare la provocazione contenuta nella presentazione del consigliere Montorsi in cui si ipotizza che la destra non vuole festeggiare la Liberazione. Secondo Giuseppe Campana (Ds) è giusto parlare della Resistenza e dell'anniversario della Liberazione: gli italiani e gli europei furono liberati non da tutte le oppressioni ma dal nazi fascismo. Per Sergio Celloni (UDC) il 25 aprile è una data da non strumentalizzare, che va festeggiata così come andava festeggiata, senza dibattiti accesi, Trieste libera. Per Mario Lugli, assessore alla Cultura, il 25 aprile merita l'organizzazione di una serie di eventi. "Grazie alla Liberazione dell'Italia da parte di americani e partigiani - ha sottolineato Lugli - è nata la Costituzione, da valorizzare e da ricordare ogni anno e da far conoscere agli studenti". Per William Garagnani (Ds) si celebra il 60° della fine del "male assoluto" e a questa celebrazione non va tolta la ritualità laica, né i soldi per realizzarla. Garagnani ha poi ricordato che nella sala consigliare esistono due lapidi in cui si ricordano l'unificazione dell'Italia e la Resistenza che l'ha difesa. Achille Caropreso (FI) ha sottolineato che l'ordine del giorno chiede a torto fondi che ci sono già. Caropreso ha sottolineato che personalmente parteciperà ai festeggiamenti per la Liberazione anche se non mancano retorica e strumentalizzazioni. Per Dante Mazzi (FI) "l'ordine del giorno fa perdere tempo alla città". Nel suo intervento Paolo Ballestrazzi (Modena a Colori) ha, invece, sottolineato come le discussioni sulla democrazia non siano una perdita di tempo e che in tempo di "vacche magre" bisogna tagliare i fondi anche alle celebrazioni. Michele Anreana (Ds) ha evidenziato che il documento richiesto da tutte e tre le associazioni partigiane non chiede una rilettura della storia e che anche in anni di vacche magre è possibile promuovere il ricordo della lotta di Liberazione."
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