24/11/2004

DUOMO E GHIRLANDINA ISPIRANO L'ARTE CONTEMPORANEA

Da sabato 27 novembre il modenese Luca Lumaca, la mirandolese Anna Lisa Bondioli e la padovana Silvia Ferri espongono in piazza Grande e piazza Torre
Sono il Duomo di Modena e la torre Ghirlandina, inseriti dall'Unesco nell'elenco del patrimonio mondiale dell'umanità, i capolavori con i quali si sono confrontati tre giovani artisti che esporranno le loro opere in piazza Grande e nella vicina piazza Torre, trasformate in musei a cielo aperto. L'occasione - dal 27 novembre (inaugurazione alle 17 vicino alla Preda ringadora) al 9 gennaio - è offerta dal terzo appuntamento di Gemine Muse, il progetto d'arte contemporanea che in 28 città italiane e in 8 città europee aprirà le porte di 36 musei e luoghi d'arte a 106 artisti emergenti proposti da 47 critici. A Modena, per iniziativa dell'Ufficio giovani d'arte del Comune (informazioni al numero 059 206604) e la cura di Luca Panaro, il pubblico potrà ammirare il lavoro di tre giovani. Il modenese Luca Lumaca, 26 anni, si è ispirato ad un capitello della cattedrale modenese che raffigura una coppia di centauri soggiogati da due cerberi per riflettere sui gruppi di potere e sul controllo esercitato oggi dai mass media. La mirandolese Anna Lisa Bondioli, 29 anni, riflette invece sulla dimensione simbolica assunta dalla Ghirlandina nel corso dei secoli. Con l'avvento della fotografia, e soprattutto con il suo impiego nelle cartoline postali, la torre ha rappresentato la città più di ogni altro monumento e non ha abbandonato i modenesi nemmeno nei luoghi di villeggiatura, come dimostra l'originale castello di sabbia recuperato da un personale album di foto. La padovana Silvia Ferri, 31 anni, in città per uno scambio culturale fra Modena e Padova, ha scelto infine di trasformare i modenesi in turisti e visitatori occasionali, ritraendoli in posa davanti alla cattedrale o prestando loro una macchina fotografica per osservare particolari del Duomo mai visti prima. Proprio la collaborazione tra Modena e Padova ha inoltre permesso all'artista modenese Chiara Tagliazucchi di realizzare un intervento nei Musei civici padovani. Promossa dalle Associazioni del Circuito giovani artisti italiani, dalle Città italiane d'arte e cultura e dalla Direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali, la rassegna Gemine Muse rappresenta un ponte virtuale tra passato, presente e futuro dell'arte. Nelle città che aderiscono al progetto, gli artisti entrano nei musei, esplorano i segreti dei capolavori antichi e propongono produzioni contemporanee ispirate alle opere esposte (il quadro completo è in un catalogo bilingue e nel sito internet www.giovaniartisti.it).

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