""Non si può cambiare in corsa" il Sindaco Pighi e l'assessore allo sport Marino scrivono al Presidente della Lega Calcio ed al Presidente del CONI per chiedere il rispetto del calendario definito prima dell'avvio del campionato di serie B."
""L'abbonamento sottoscritto dai tifosi ha il valore di un contratto, e non si possono modificare le clausole con azioni unilaterali, non concordate e soprattutto non condivise". E' questo l'argomento centrale della lettera aperta che il Sindaco e l'assessore allo sport hanno inviato oggi al presidente della Lega Calcio, Adriano Galliani, ed al presidente del Coni, Giovanni Petrucci. A Galliani, quindi, si chiede di mettere le società di calcio, ovviamente il Modena in particolare, nelle condizioni di rispettare gli accordi definiti con i propri tifosi. Sono comprensibili le ragioni economiche che in un momento di difficoltà spingono lo sport, anzi il calcio, ha cercare nuove fonti di entrata, "ma ciò -dicono Sindaco e assessore- non può avvenire a scapito di una componente fondamentale dello spettacolo e cioè il pubblico, a meno che non si pensi di far giocare le squadre solo in funzione delle riprese televisive". A Petrucci, invece, si rappresenta la situazione dello sport modenese, fatto di tante espressioni di vertice, ma anche e soprattutto di decine di migliaia di praticanti. Una realtà che ha pochi confronti nel panorama nazionale ed europeo. Tutte questi sportivi, tutte queste società, tutti questi tecnici e dirigenti (per lo più volontari) meritano attenzione e rispetto, e se hanno programmato le loro attività il sabato pomeriggio, anche tenendo conto del calcio di serie B di domenica, oggi non possono vedere stravolti calendari ed appuntamenti, senza contare il danno di pubblico e di sponsorizzazioni a rischio. "Non si può essere pregiudizialmente contrari al calcio di sabato -scrivono ancora il Sindaco Pighi e l'assessore Marino- ed a Modena non è nemmeno pensabile che possano verificarsi per questo problemi di ordine pubblico. Tutto, però, deve avvenire secondo le regole, programmando e comunicando le decisioni per tempo". "In questo mondo -conclude la lettera a Galliani e Petrucci- i tifosi avrebbero la possibilità di scegliere, lo sport di base di articolare la propria attività, e la città di gestire in modo adeguato le iniziative commerciali e culturali." Agendo d'anticipo, infatti, si potrebbero trovare anche sedi di collaborazione e modalità di integrazione delle attività. Risultato impossibile, invece, se i vertici nazionali del calcio e dello sport pensano di poter operare isolati, senza il sostegno dei tifosi e senza l'accordo delle città. E' quindi auspicabile una pausa di riflessione e almeno per questa stagione, il ripristino del calendario iniziale. "
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