Imram, 16 anni, è stato visto piangere sotto il cavalcavia Cialdini. Indirizzato all'anagrafe, è ora ospitato in una comunità
Dice di essere pachistano, di chiamarsi Imram, di aver 16 anni e di essere solo: la famiglia sarebbe rimasta nel paese d'origine. Non ha soldi né documenti. Afferma che lo hanno fatto scendere da un camion vicino a Modena perchè piangeva. Non sa dire dove è stato caricato e quale sarebbe stata la destinazione finale. Imram è entrato giovedì negli uffici dell'anagrafe comunale in via Santi, dove lo ha indirizzato un cittadino che lo ha visto piangere sotto il cavalcavia Cialdini. Spaventato, vestito solamente con un paio di jeans e una camicia a maniche corte, avrebbe passato due notti al parco Ferrari. Gli operatori dell'anagrafe hanno quindi richiesto l'intervento dei Servizi sociali del Comune, che a loro volta hanno attivato la Polizia Municipale e il Centro stranieri. Solo un mediatore culturale pachistano è riuscito a strappare qualche informazione al ragazzo, che si esprime solo nella lingua d'origine. Ora Imram è stato affidato ad una comunità dove si spera trovi la serenità per confermare il suo racconto e fornire notizie utili sul perchè è in Italia, come è arrivato nel nostro paese e dove era diretto.
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