L'anno scorso il giovedì hanno circolato l'11% di auto in meno Assieme alle limitazioni tanti interventi per la mobilità sostenibile
Tra ottobre 2002 e marzo 2003 in base alle rilevazioni curate in vari punti della città dal Servizio Traffico, Viabilità e Trasporti del Comune e relative al periodo dell'ultima manovra si può stimare che i flussi di traffico nell'intera giornata del giovedì siano diminuiti dell'11% (il che si traduce in una diminuzione del 18% di quelli delle auto non catalizzate e il 9% di quelli di vetture dotate di marmitta catalitica). Nel 2000-2001 questo dato era stato dell'8% e del 9% nella stagione successiva. Di pari passo sono diminuite nelle giornate della manovra antismog le quantità di sostanze inquinanti immesse disperse nell'aria, monossido di carbonio, benzene, polveri fini, biossido d'azoto. In città sono comunque tanti gli automezzi inquinanti in circolazione: una stima sulla composizione del parco veicolare cittadino mostra come nel 2003 ancora circa 24mila siano i veicoli benzina o diesel non catalizzati, contro gli 89 mila (a benzina o gasolio) 'puliti' e i 6mila a metano o Gpl. Assieme alle limitazioni alla circolazione l'Accordo regionale antinquinamento prevede anche un pacchetto di misure strutturali a favore della mobilità sostenibile: stanziamenti destinati alla nostra città per rinnovare il parco autobus e accrescere il numero di filobus sulla rete del trasporto pubblico, aumentare i parcheggi di interscambio, introdurre nuove tecnologie e infrastrutture per il controllo e governo del traffico e la logistica merci, consolidare il car-sharing, contribuire alla diffusione di veicoli elettrici, a metano e Gpl e potenziare il traffico su rotaia con la nuova Modena-Sassuolo, in previsione potenziata fino a Carpi. Senza dimenticare il sostegno che l'amministrazione comunale offre alla diffusione di veicoli elettrici (410 i contributi erogati a tal fine in due anni e mezzo) o la scelta di acquistare veicoli 'puliti' con l'avvenuta riconversione di tutta la flotta municipale, in previsione del 2005, anno in cui i veicoli non catalizzati non potranno più circolare. E ricordando infine che Modena ha già oggi la rete di piste ciclabili più estesa d'Italia, cento chilometri circa, in via di potenziamento. L'Accordo di programma sarà comunque sottoposto a valutazioni periodiche a livello istituzionale e con le organizzazioni economiche e sociali: una prima verifica è fissata per dicembre. E'evidente comunque che migliorare la qualità dell'aria non serve solo a rientrare nelle normative europee ma anche a garantire una maggiore tutela della salute collettiva. Tale convinzione si accompagna al non ritenere tali provvedimenti come esaustivi, inserendoli in un più ampio quadro di interventi decisi a livello regionale e a favore dello sviluppo della mobilità sostenibile che agiscono contro tutte le forme di inquinamento, anche non derivanti dal traffico veicolare.
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