19/06/2003

NEL CARCERE DI MODENA APRE UNA SALA GIOCHI PER BAMBINI

Una stanza utilizzata in precedenza come parlatorio è stata attrezzata per incontri tra genitori e figli. E' il primo caso in Emilia-Romagna. Il sindaco: 'Gesto di civiltà'
La casa circondariale di Sant'Anna di Modena è il primo carcere dell'Emilia-Romagna a dotarsi di una sala giochi per incontri tra genitori e figli. L'esperienza pilota è stata ideata dal Comune con l'intervento economico della Regione e si propone di sostenere i bisogni psicologici e affettivi dei bambini da zero a dieci anni e dei loro genitori detenuti. L'ambiente è una stanza di 22 metri quadrati, utilizzata in precedenza come parlatorio, adattata e arredata dagli architetti comunali Ilaria Braida, Fabrizio Lugli e Magda Spagnoli con la collaborazione della pedagogista Laura Restuccia Saitta, per consentire che gli incontri possano svolgersi in modo naturale e sereno, con occasioni di gioco e di espressione creativa. Al centro della stanza è stato sistemato un tavolo che si apre a ventaglio con piani a diverse altezze da terra, e quindi adatto a bambini di diverse età. Scaffali con libri, colori, fogli colorati occupano una delle pareti; un'altra ospita un pannello di sughero dove i bambini possono appendere i loro disegni. Un'area della stanza è riservata alla lettura: un tappeto si stende sotto le poltroncine colorate e crea un percorso immaginario verso la zona dedicata ai più piccoli, segnalata da un enorme cuscino giocattolo. Alla parete sono collocati due giochi sensoriali - un disco in legno con labirinti e palline e un disco con elementi di varie forme e materiali - ideati per sviluppare il senso tattile dei bimbi, mentre a terra una pedana luminosa consente di giocare con i colori e la luce. Pareti e soffitto, ma anche telai, porte di accesso e spazio di attesa dei familiari, sono stati ritinteggiati con la collaborazione dei detenuti utilizzando colori delicati che suggeriscono l'idea dell'aria e della luce. E' stato infine realizzato un servizio igienico con sanitari a misura di bambini e fasciatoio per il cambio dei pannolini. 'Una sala giochi in un carcere è un piccolo segno di grande civiltà, un modo concreto per dimostrare attenzione ai detenuti e ai loro figli, un'anticipazione di normalità', sottolinea il sindaco di Modena Giuliano Barbolini. 'Il merito è da attribuire alla disponibilità del direttore Paolo Madonna e alla bravura dei tecnici e dei pedagogisti comunali che hanno lavorato a questo progetto con enorme passione'.

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