L'assessore Gallerani: 'Stiamo lavorando a un impianto compatibile con la realtà del territorio che serva a completare il progetto Modena terra di motori'
Trasmettiamo una dichiarazione dell'assessore alle politiche per la mobilità Nerino Gallerani: 'In relazione all'ipotesi di realizzazione di una pista prove per autovetture a Marzaglia credo sia opportuno fare alcune precisazioni sui contenuti di un progetto che da più parti è stato presentato in maniera piuttosto imprecisa se non deformata. Innanzitutto stiamo parlando non di un autodromo, dove cioè si fanno gare e che ha strutture per accogliere decine di migliaia di spettatori. L'ipotesi su cui si sta ragionando da tempo a Modena, per altro proprio su sollecitazione di tante voci della società locale, è quella di una pista prove, cioè una struttura che sia a supporto delle ditte che nella nostra zona producono autovetture e componentistica per questo settore; una struttura dove si possano svolgere attività di guida sicura, di cui oggi si sente forte esigenza, e che possa anche servire a momenti come ritrovi e raduni di auto d'epoca. Si tratta in sostanza di un pezzo che va a completare quell'idea di Modena città dei motori che ha le sue altre articolazioni nel Museo casa natale di Enzo Ferrari e nelle strutture espositive previste dal progetto di Cittanova 2000. Per dar corpo a questa idea il Comune ha dato mandato a Democenter di sviluppare uno studio di fattibilità, realizzato in collaborazione con diversi soggetti tra cui l'Università di Modena. Tale studio è stato presentato alla città nelle scorse settimane. Ora l'amministrazione intende proseguire il lavoro di confronto e approfondimento. Dunque non ci sono decisioni già prese e definite, anche se è evidente che, come qui evidenziato, il discorso della pista fa pienamente parte di un disegno di promozione e sviluppo dei servizi che la nostra città può offrire. Credo anche che il tipo di impianto cui si sta pensando abbia un impatto ambientale compatibile con quello che è il territorio della zona. L'area di cui si sta discutendo è oggi occupata da una cava per l'estrazione di ghiaia. Il punto è quale tipo di ripristino garantire una volta esaurite le attività estrattive. L'impianto ipotizzato prevede, oltre alla pista, ampie aree verdi e laghetti e strutture di servizio di dimensioni adeguate, incluso un ristorante e una foresteria (e dunque senza centri commerciali o mega alberghi come qualcuno ha detto). La pista per altro non interferisce né con la comunità di recupero, né con altri interventi anche di ripristino e miglioramento ambientale avviati nella zona. Questo a conferma che c'è piena consapevolezza della necessità di operare in una logica di equilibrio e tutela del territorio di Marzaglia, con attenzione a quelle sollecitazioni che sono anche in parte alla base della annunciata manifestazione di oggi. Per le realtà impattate, come il circolo 'Libera', c'è ovviamente piena disponibilità dell'amministrazione a trovare soluzioni alternative. Un ultima notazione sul versante degli oneri economici. Il Comune, come già detto più volte, è disponibile a mettere a disposizione l'area in diritto di superficie, ma senza altri ulteriori aggravi. L'intervento vero e proprio deve invece essere di privati, disponibili ad assumersi il rischio finanziario della gestione di un impianto sulle cui caratteristiche ci sono sin qui stati riscontri positivi da parte di diverse espressioni della società modenese'.
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