05/03/2003

SICUREZZA, MIGLIORA LA PERCEZIONE TRA I CITTADINI

I dati del sondaggio del Comune tra 1200 cittadini: per il 66,3% Modena è una città molto o abbastanza sicura, contro il 48,2% dell'anno precedente
Anche nel 2002 si conferma la tendenza ad un miglioramento nella percezione del problema sicurezza da parte dei cittadini modenesi. Per il terzo anno consecutivo le risposte di 1200 persone che sono state coinvolte nel sondaggio realizzato dall'Amministrazione comunale, confermano una tendenza positiva, anche se la sicurezza resta un problema serio e più che mai attuale. PIU' SICURI DI UN ANNO FA: Per il 66,3% degli intervistati infatti Modena è una città molto o abbastanza sicura, contro il 42,9% che diceva ciò nel 2000 e il 48,2% nel 2001. Si tratta dunque di un balzo avanti di 18 punti percentuali in un anno. Il sondaggio conferma anche una forte percezione di sicurezza nella zona di residenza: per il 78,1% la microcriminalità è un problema poco o per niente grave nel quartiere in cui si abita. Nel 2001 questa percentuale era del 77,4% e del 73,8% nel 2000. Altro elemento rilevante è una percezione sull'andamento della criminalità in città migliore rispetto al dato sull'intero paese. Infatti alla domanda se nell'ultimo anno la criminalità è aumentata, il 59,6% dice che a Modena è rimasta a livelli precedenti, contro un 28,6% che dice è aumentata. Se la domanda è invece rivolta al dato nazionale, il 42,3% dice che è rimasta a livelli precedenti, contro un 48,9% che dice la criminalità è aumentata. Pur in questo contesto di miglioramento della percezione resta evidente come anche a Modena quel 28,6% di intervistati che giudica la criminalità in aumento, sia indice di un problema rispetto al quale non è certo possibile abbassare la guardia. Altro quesito è quello sul periodo temporale in cui l'intervistato individuava la maggiore emergenza sulla criminalità a Modena. Qui il campione si divide in tre tronconi: il 36,2% dice di non saper rispondere, il 32,9% dice che la maggiore emergenza è oggi, mentre un altro 30% sposta negli anni addietro questa emergenza (per il 7,5% è un anno fa, per il 22,4% si va a tre anni fa). LE CIRCOSCRIZIONI: Come detto la percezione della propria zona di residenza è positiva, con un 78,1% che dice che nel proprio quartiere la criminalità è un problema poco o per niente grave. Analizzando invece il dato delle quattro circoscrizioni, sopra alla media cittadina si collocano la Circoscrizione 3 di Buon Pastore-Sant'Agnese (con l'89,7%) e la Circoscrizione 4 di San Faustino-Madonnina (78,2%), mentre a San Lazzaro-Crocetta (Circoscrizione 2) siamo al 73,3%. Più indietro il centro storico, dove a dire che il problema criminalità è poco o per niente grave è il 58%. A confermare una percezione più positiva della propria zona di residenza rispetto al resto della città è una specifica domanda, nella quale il 58% dice che il quartiere in cui si vive ha meno problemi degli altri. Un 22,5% dice invece che i problemi sono ugualmente gravi e il 9,2% dice che nel proprio quartiere la situazione è più grave che altrove. Chiedendo una valutazione del problema mircocriminalità nel proprio quartiere rispetto all'anno precedente, un 71,5% dice che la situazione è rimasta a livelli precedenti (nel 2001 era il 65,7%). Aumenta chi dice che la situazione è migliorata 12,3% (contro il 10,7% del 2001). E cala chi pensa la situazione sia peggiorata (10,1% contro il 12,9% del 2001). Come valutazione generale, dall'indagine viene indicata come area di maggior rischio legato alla criminalità quella della droga (dal 78%), seguita dalla prostituzione (col 46,4%) e, molto a distanza, dal problema immigrazione (col 19,5%). Da segnalare poi, tra le altre domande poste, una se nel proprio quartiere esistano zone insicure: il 46,7% dice no, un 30,1%dice non so e solo un 22,3% dice sì. ESISTE LA MAFIA QUI' :Come negli anni precedenti è poi stata posta una domanda se a Modena siano presenti stabilmente organizzazioni di stampo mafioso. Qui gli spostamenti sono significativi. Infatti il 57,6% risponde non so, contro un 22,8% che dice sì e un 17,5% che risponde no, non esistono. Guardando ai dati 2000 e 2001, mentre resta sostanzialmente invariato il numero di chi dice la mafia qui non c'è, si rovesciano le parti tra chi dice sì (dal 55,4% del 2000, si scende al 39,4% del 2001 e al 22,8% del 2002) e chi dice non so (dal 28,4% del 2000 si passa al 43,2% del 2001 e al 59,7% del 2002). Anche rispetto alle organizzazioni mafiose sono droga (col 70,2%) e prostituzione (col 58,1%) i settori di operatività indicati. LA PRESENZA DI VIGILI: L'indagine conferma poi come la presenza dei vigili nel quartiere produca (per il 72,8% degli intervistati) una maggiore sicurezza. Il 37,7% attribuisce a questa presenza un calo dei piccoli reati. Per un 25% poi la presenza dei vigili favorisce un rapporto più direto tra cittadino e Comune. C'è anche un 15,6% (specie nella fascia dei più giovani) per cui la maggior presenza dei vigili significa 'un controllo più pesante sui cittadini'. Da segnalare poi che rispetto agli ambiti in cui potenziare l'attività dei vigili urbani il 70,3% mette al primo posto il controllo dei parchi e delle scuole. A sorpresa la seconda indicazione è (32,5%) prevenire e reprimere le truffe a danno dei consumatori, seguita (col 31,3%) dall'allontanare i nomadi non autorizzati. I REATI: Alla domanda se nell'ultimo anno si sia stati vittima di reati l'84,2% risponde no, contro un 12,3% di sì. Il reato più frequente è il furto d'auto (25,7%), seguito dal furto in appartamento (18,8%), da atti di vandalismo (12,9%), dal tentato furto in appartamento (12%) e dallo scippo (10%). Il 78,9% delle vittime ha denunciato l'accaduto. IL CPT: Nel questionario è infine stata posta una domanda su centro di permanenza temporanea per immigrati, entrato in funzione da pochi mesi. Il 55,7% degli intervistati dice di non sapere, neppure a grandi linee, di cosa si tratta, contro un 40,7% di chi lo conosce. Tra chi conosce il centro un 61,9% lo ritiene una iniziativa utile, contro un 16,6% che lo giudica negativamente

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