Dal 29 marzo al 15 giugno Modena rende omaggio al più grande artista locale del primo '600 proponendo accanto ai suoi dipinti opere di Scarsellino, Guercino e Reni
"E' stato il più grande pittore modenese della prima metà del Seicento, un artista "molto studioso e di amorevole maniera" che si trovò a vivere e a lavorare negli anni della peste - proprio quella narrata da Alessandro Manzoni nei "Promessi sposi" - che nel 1630 provocò la morte di 4 mila degli oltre 17 mila abitanti della città, da poco divenuta capitale dopo il trasferimento degli Estensi da Ferrara. A Lodovico Lana (1597-1646) e alla sua opera, che si inquadra nel contesto artistico del primo Seicento emiliano, è dedicata la mostra "L'amorevole maniera", che dal 29 marzo al 15 giugno proporrà in tre sedi di Modena- la chiesa del Voto, la Galleria Estense e il Palazzo comunale - dipinti di soggetto religioso e profano, ritratti e incisioni (ingresso 6 euro, ridotto 4, informazioni al numero 059 200125 e al sito internet www.comune.modena.it/palazzodeimusei, visite guidate alla mostra e alla città barocca a cura di Gaiam, tel. 059 302563 - 349 1931875). Organizzata dall'assessorato alla Cultura del Comune di Modena, dal Museo civico d'arte, dalla Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico di Modena e Reggio Emilia e dalla Banca Popolare dell'Emilia-Romagna, la mostra curata da Daniele Benati e Lucia Peruzzi (organizzazione di Francesca Piccinini) proporrà, accanto ad opere di Lana, anche dipinti di Guercino, Reni, Scarsellino, Bononi, Schedoni, Loves e Stringa (il catalogo è pubblicato da Silvana editoriale). Formatosi a Ferrara, probabilmente alla scuola dello Scarsellino, Lodovico Lana si trasferisce ben presto nella nuova capitale del ducato estense e realizza una personale sintesi tra il naturalismo del Guercino e l'idealismo del Reni, come traspare bene nel gonfalone con "San Geminiano che raccomanda alla Vergine la città di Modena", conservato nel Palazzo Comunale, e la "Pala della peste" della Chiesa del Voto, traguardo artistico della sua produzione. "
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