Il sindaco Barbolini: 'Sull'Alta velocità fatte scelte senza mai consultare il Comune. Ora attendiamo risposte sui costi e sui tempi di realizzazione'
Trasmettiamo una dichiarazione del sindaco di Modena Giuliano Barbolini: 'A decisione avvenuta, il Comune di Modena è stato informato che il Consiglio dei Ministri ha ritenuto di approvare alcune modifiche al tracciato della linea ferroviaria ad Alta velocità nel territorio modenese. E da sottolineare come ogni valutazione di merito su quanto deciso dal Governo sia per il momento impossibile poiché, nel corso di questa unilaterale riflessione (di cui nell'arco dei mesi si avevano notizie solo sui giornali) nessuno ha coinvolto né il Comune di Modena, né gli altri enti locali interessati, per fornire loro elementi o raccogliere opinioni e valutazioni. Tale mancato coinvolgimento determina una evidente ferita nei rapporti tra istituzioni, e sul piano della correttezza formale, e su quello del merito. Ciò posto, e pur nella frammentarietà degli elementi di conoscenza, ci sono alcune valutazioni che è comunque doveroso formulare. L'ipotesi approvata dal consiglio dei ministri non sembra discostarsi molto da altre soluzioni, a suo tempo valutate e sempre scartate, sia per l'eccessiva onerosità, ma anche per problemi tecnici e di affidabilità. Quanto deciso dal Consiglio dei ministri modifica poi quanto stabilito a suo tempo nella Conferenza dei servizi (sede in cui anche questa nuova determinazione dovrà comunque ottenere il visto). Il Comune di Modena è ovviamente interessato a conoscere se, e in che aspetti, le nuove ipotesi mettano di fatto in discussione gli accordi già siglati che prevedevano importanti impegni sugli assetti del sistema infrastrutturale del territorio. C'è poi un terzo versante che va pure sottolineato. I cantieri avviati hanno evidenziato l'estrema complessità dei progetti e dei lavori legati all'Alta velocità. Ma al momento non è per nulla chiaro quali benefici di maggiore tutela (o minore impatto) deriveranno, per la quadra di villa Vandelli, dalle nuove soluzioni prospettate, stante il fatto che la nuova soluzione dovrà comunque raccordarsi con i lavori già realizzati (o sono da prevedere modifiche anche sulla parte già fatta'). A benefici che si è in attesa di conoscere, si affiancano invece maggiori oneri, secondo prudenziali stime circolate in questi mesi, per almeno 300 miliardi di vecchie lire. Da valutare è infine di quanto si allungheranno i tempi del cantiere e quindi della messa a regime di tutta l'opera. Considerando che da un lavoro in sopraelevata si passerebbe a scavi sottoterra (con problemi di progettazione e di tecnologie realizzative) non appare azzardato pensare ad almeno due anni. Dunque, non solo verso le istituzioni, ma anche verso la città e le categorie economiche, l'auspicio è il governo fornisca tempestivamente doverosi elementi di conoscenza e sedi di confronto sugli orientamenti assunti'.
Azioni sul documento