12/12/2003

PAROLE E LIBRI COME OPERE D'ARTE DA AMMIRARE

I testi di Luciano Caruso in mostra a Modena e a Reggio Emilia
Domenica 14 dicembre alla Biblioteca civica d'arte Luigi Poletti (Palazzo dei Musei, via V. Veneto 5) apre i battenti 'In forma di libro. I libri di Luciano Caruso'. In mostra le opere di uno degli artisti che più ha sperimentato il rapporto tra libro e opera, tra parola e immagine: dalla prime ricerche degli anni Sessanta sulla scrittura visuale e visiva, fino alle più recenti realizzazioni materiche. Ottanta i libri a stampa esposti. Durante la cerimonia d'inaugurazione, prevista per le ore 11, l'attore Antonio Petrocelli reciterà alcuni brani tratti dai testi di Luciano Caruso. Contemporaneamente, alla biblioteca Panizzi di Reggio Emilia (via Farini 3, tel. 0522 456078) debutta l'esposizione dedicata a 31 libri in copia unica dello stesso artista. Le mostre rimarranno aperte al pubblico fino al 22 febbraio. Da entrambe emerge come il lavoro sulla scrittura fosse centrale nell'opera dell'artista recentemente scomparso. Scrittura come portatrice di cultura ma anche come traccia da cui partire per sperimentare nuove tecniche di fare artistico alla ricerca di un messaggio non più solo verbale, a volte materico, a volte estremamente concettuale e sublimato. L'ambiente culturale partenopeo degli anni Sessanta offre a Luciano Caruso (1944-2002) giovane studente di filosofia, ricchi spunti nell'ambito della formazione crociano-gramsciana che ha caratterizzato la sinistra italiana dal dopoguerra. Può fare riferimento a maestri come Salvatore Battaglia, il latinista Francesco Arnaldi, gli storici Nino Cortese, Vincenzo Cilento, Giuseppe Galasso, Francesco Compagna, lo scrittore Luigi Incoronato e lo storico dell'arte Raffaello Causa. L'impegno politico, che porta Caruso a contatto con le condizioni di vita dei quartieri poveri di Napoli, unito alla sua sensibilità di poeta che avverte la crisi dell'arte e della poesia contemporanee, fanno nascere in lui il bisogno di trasferire questo scontro culturale nell'espressione artistica. A Napoli frequenta i pittori del Gruppo 58 che agivano intorno alla 'nuova figurazione': Mario Persico, Guido Biasi, Enrico Bugli, Bruno Di Bello, Lucio del Pezzo, Luca, Salvatore Paladino. Tra loro anche l'amico Mario Colucci che lo metterà in contatto con l'area culturale milanese e parigina. A Roma ha modo di conoscere Emilio Villa, Martini (con cui fonda nel '67 il gruppo di Continuum) e Mario Diacono. Con loro comincia l'avventura, che lo ha coinvolto tutta la vita: trovare un modo per rispondere all'insufficienza espressiva della dimensione solo verbale della poesia e arricchirla di un elemento che è sempre stato trascurato: la dimensione visuale e materica della scrittura. Questo percorso porta Caruso alla riscoperta degli antichi testi visivi e lo fa risalire fino ai carmi figurati tardo-latini, ma muove anche il suo interesse per le ricerche di pittori quali Burri e Manzoni: da qui l'uso della scrittura manuale o stampata su fogli intonsi o strappati, rispettata o manomessa con cancellature e macchie, assemblata a oggetti estranei e quotidiani, di recupero come foglie, cortecce, corde. I suoi primi testi scritturali risalgono al 1963-64 e il suo primo libro-opera è del 1965. Da 'Il gesto poetico', antologia della nuova poesia d'avanguardia (Napoli, 1968) è tutto un proliferare di scritti, saggi, note. Negli ultimi anni Caruso ripercorre e rielabora scelte stilistiche e tecniche sperimentate negli anni giovanili. In ciò sta la conferma del suo modo d'intendere la vita personale ed artistica come un cerchio che deve chiudersi. Della mostra è disponibile un catalogo con testi di Barbara Cinelli, Mario Diacono, Luciano Caramel. La sezione 'I libri a stampa' alla biblioteca Poletti di Palazzo dei Musei, è aperta lunedì 14,30-19, da martedì a venerdì 8,30-13 e 14,30-19,30; sabato 8,30-13. Mentre 'I libri opera' alla Panizzi è visitabile il lunedì 9-19; da martedì a giovedì 9-22, venerdì e sabato 9-19. Al sito Internet http://www.comune.modena.it/biblioteche/lcaruso/index.htm sono disponibili fotografie delle opere esposte.

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