L'ultima seduta del Consiglio comunale dedicata all'economia modenese Intervenuti in aula studiosi, esponenti di associazioni, sindacati, banche, istituzioni Approvato un odg che propone un momento di confronto annuale sul tema
Seduta del Consiglio comunale dedicata quasi integralmente all'economia quella di ieri, lunedì 15 dicembre. L'assessore alle Politiche Economiche Ennio Cottafavi nella sua relazione introduttiva, seguita a quelle più 'tecniche' di Giuseppina Gualtieri e Luca Zanderighi, ha inquadrato la situazione modenese nello scenario nazionale ed internazionale: 'lo strumento di fondo di tutte le nostre azioni deve essere la capacità di 'fare sistema', fare gioco di squadra. E il Comune deve svolgere un ruolo di promozione'. Cottafavi ha poi indicato alcune proposte di lavoro concrete e Promo come sede della 'cabina di regia' del territorio. 'Innanzitutto bisogna dare più spessore tecnologico ai nostri distretti, cogliendo le opportunità ' ha spiegato - della nuova legge regionale sull'innovazione e del distretto Hi Mech, costruendo insieme progetti di collaborazione con imprese e centri di innovazione. Poi sarebbe importante costruire assieme ad attori locali un Fondo che contribuisca a finanziare l'acquisto di imprese messe in crisi dal passaggio generazionale da parte di manager e lavoratori e promuovere la creazione di una Scuola tecnica di livello post diploma per formare quadri con elevata cultura tecnica. Le possibilità insediative residue utilizziamole poi solo per imprese ed attività innovative ma sempre tenendo ben presente il concetto di sostenibilità ambientale. Infine va rilanciata l'attività di marketing e promozione delle nostre eccellenze produttive e bisogna costruire proposte forti sul versante del commercio'. Dopo la relazione dell'assessore Cottafavi sono intervenuti Maurizio Torreggiani, vicepresidente della Camera di Commercio, Francesco Casolari, direttore dell'Associazione Industriali, Andrea Landi, preside della Facoltà di Economia in rappresentanza dell'Ateneo di Modena e Reggio, Stefano Stagi, presidente Legacoop, Luigi Odorici, vicedirettore della Banca Popolare dell'Emilia Romagna. E ancora i segretari provinciali dei tre sindacati confederali, Luigi Tollari della Uil, Francesco Falcone della Cisl e Alberto Morselli della Cgil, Gianni Valentini, segretario comunale Lapam, Massimo Silingardi, presidente comunale della Confesercenti e infine Valeria Camurri per il Copagri. Il dibattito consiliare è stato aperto dal consigliere Adolfo Morandi di Forza Italia, che ha esordito ricordando come 'le politiche economiche di questa Giunta siano state assolutamente inadeguate e insufficienti e il concetto di far sistema non sia mai veramente decollato. Gli esempi sono Cittanova 2000, le modifiche del Prg fatte con forte ritardo per mettere a disposizione aree produttive private, soprattutto per aziende alimentari e metalmeccaniche. La viabilità, Meta spa, il centro storico, l'aumento di Ici, Tarsu e Tosap sono altri esempi che illustrano politiche comunali non condivise e spesso prese in contrasto con il mondo economico'. Dopo il capogruppo dell'Udeur Antonio Maienza ha preso la parola invece il capogruppo Ds Giorgio Pighi, che ha ricordato come Modena sia a tutti gli effetti una città europea e che la concertazione è il concorso inclusivo di tutti i soggetti. 'Abbiamo di fronte la sfida dell'eccellenza, e queste è l'essenza stessa delle nostre possibilità per il futuro, la ricerca della qualità in tutti i campi, con il confronto tra le parti sociali che diventa premessa per realizzare politiche di sviluppo. Ascoltare, discutere e poi decidere, questo è quello che dobbiamo fare'. Andrea Galli, capogruppo di An, ha invece spiegato che 'il Comune non ha più idee, ha esaurito la sua spinta propulsiva: si è persa la volontà di essere primi della classe e di fare innovazione. Bologna non ci è amica, la rete dei trasporti è inadeguata, la Facoltà di Economia ' ha concluso - non trova seguito, la Fiera vegeta'. Paolo Ballestrazzi di Modena a Colori si è dal canto suo detto deluso per l'andamento del Consiglio comunale sull'economia, dove si è parlato principalmente al passato. 'Ricordo un dibattito del 1979 su Gigetto, inaugurato domenica scorsa dopo ben 24 anni. Se i meccanismi dell'azione di governo sono questi come facciamo a fare sistema' E'd'obbligo piuttosto una riflessione morale più che politica su consumi individuali e sociali in una società che invecchia. L'amministrazione si è preoccupata del contingente e non della prospettiva'. Antonio Finelli (Ds) infine si è detto rammaricato del fatto che gli interlocutori economici non siano rimasti ad ascoltare fino al termine il dibattito. 'Queste sono le prove tecniche di una Conferenza economica, da qui sono uscite comunque delle proposte e delle sollecitazioni interessanti. Pensiamo a nuove forme di concertazione partendo dal concetto di responsabilità sociale dell'impresa e da quale grado di questa ' ha affermato Finelli - le aziende sono disposte ad assumersi'. Il sindaco Giuliano Barbolini chiudendo il dibattito ha sottolineato come quella di ieri 'sia stata una giornata utile. Ricordo che nel 1997 si parlava di de-industrializzazione per la nostra città, sarà pur successo qualcosa ' ha spiegato - se in questi anni abbiamo rilanciato i villaggi artigiani e il centro storico, dato un maggiore equilibrio a grande e piccola distribuzione. E sui ritardi delle infrastrutture non dimentichiamo che non dipende tutto da noi. Pensiamo alla Tav: a luglio termineranno i lavori di armatura dell'opera sul territorio modenese; non si può parlare di economia senza parlare anche di questo, a Bologna stanno peggio di noi. Non riflettiamo però ancora a sufficienza sui problemi del passaggio generazionale delle nostre imprese e della loro sottocapitalizzazione. C'è molto da fare anche per quello che riguarda il tema Ricerca e Formazione mentre sottolineo il ruolo strategico che possono svolgere da questo punto di vista le Fondazioni bancarie. In sede di presentazione di bilancio lunedì prossimo ' ha concluso il primo cittadino - proveremo a indicare due o tre temi su cui intervenire subito, insieme, all'interno di un piano strategico di sviluppo che consegneremo alla città'. La seduta serale del Consiglio comunale ha visto poi la presentazione di due ordini del giorno sui temi dell'economia, il primo firmato dai capigruppo della maggioranza Giorgio Pighi, Antonio Maienza e Giandomenico Glorioso e il secondo dal capogruppo di Forza Italia Giorgio Barbolini. Presentando il primo (che invita la Giunta tra l'altro a istituire un momento di confronto annuale sull'economia, a promuovere un efficace coordinamento tra gli attori locali dello sviluppo e una più incisiva azione promozionale degli strumenti finalizzati alla promozione dell'economia locale) il consigliere Antonio Finelli (Ds) ha ricordato come Modena stia resistendo meglio che altri centri alla crisi. 'Si sta giocando una partita molto seria, dobbiamo sostenere uno sviluppo economico compatibile con quello ambientale, questa ' ha detto - è la grande scommessa per il futuro'. Giorgio Barbolini illustrando l'odg da lui firmato ha invece ribadito 'che il Comune ha fallito nella scelta del momento di discussione di questo argomento e anche le modalità del dibattito. Ma ha fallito ' ha detto Barbolini - anche dal punto di vista delle politiche economiche, non ha fatto sistema, prendendo decisioni in modo personalistico e non condivise dagli altri attori economici come nel caso di Meta e di Cittanova 2000. Chiediamo che dalla Giunta venga promosso un tavolo di coordinamento permanente perché il 'fare sistema' sia un atto quotidiano, che si riunisca ogni sei mesi e valuti proposte e richieste per attivare interventi concreti per risollevare l'economia modenese dallo stato di immobilismo in cui versa'. Nel dibattito sono intervenuti a seguire anche i consiglieri Francesco Frieri (Rc), Achille Caropreso (Fi) e Fausto Cigni (Ds). Al termine della lunga seduta il consiglio comunale ha approvato con i voti di Ds e Margherita (contrari Fi e Modena a colori, astenuta Rc) l'ordine del giorno presentato dalla maggioranza e ha invece bocciato quello presentato da Forza Italia (contrari Ds, Rc e Margherita, a favore Fi e Modena a Colori).
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