13/11/2003

UNA CORTE DI MENDICANTI A PALAZZO DEI MUSEI

Da Arsenale estense a Grande Albergo dei Poveri, tre secoli di storia in un libro. La presentazione, sabato 15 novembre, alle ore 17, alla biblioteca Poletti.
Un ricovero per poveri e indigenti, assistiti ma anche reclusi, nascosti agli occhi della Modena ducale. Questo era l'attuale Palazzo dei Musei oltre 200 anni fa, quando si chiamava 'Grande Albergo dei Poveri' e, anziché capolavori di arte antica, accoglieva malati e mendicanti. Storia architettonica e sociale si intrecciano in 'Una forma per la carità. Il Grande albergo dei poveri di Modena' (Edizioni Kappa, 2003) dell'architetto Giuliana Marcolini. Il volume verrà presentato sabato 15 novembre, alle ore 17, alla biblioteca civica d'arte Luigi Poletti. Sarà Bruno Adorni, professore ordinario di Storia dell'architettura all'Università di Parma, ad introdurre l'incontro con l'autrice che dedica i suoi studi alla storia delle istituzioni assistenziali in Italia e alle produzioni artistiche ed architettoniche della corte estense. L'iniziativa 'Architettura da leggere. Modena dentro e oltre le mura' è a cura della biblioteca Poletti del Comune di Modena in collaborazione con la Fondazione degli Architetti della Provincia di Modena. Il cantiere del Grande albergo dei poveri venne avviato nel 1764 sotto la guida dell'architetto Pietro Termanini. La struttura, riconversione dell'Arsenale ducale, si sarebbe trovata di fronte al Grande Ospedale (il Sant'Agostino) già destinato alla cura degli infermi. Il Grande albergo, invece, avrebbe dovuto raccogliere tutti i poveri della città che vivevano vagabondando e mendicando: i giovani sarebbero stati istruiti e gli adulti impiegati in lavori proficui per la comunità. Solo alla fine del Settecento - tramontato il concetto di povero come soggetto da proteggere, ma anche da nascondere per il decoro della città - la grande struttura si trasformò in Albergo Arti. Alle fine dell'Ottocento, infine, assunse l'aspetto attuale: Palazzo dei Musei e Ricovero di mendicità (Ospedale Estense). Seguirà invio fotografie

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