04/11/2003

PIANO EDICOLE, VERSO LA LIBERALIZZAZIONE

Votati i criteri per nuovi spazi di vendita di quotidiani e periodici
Via libera per dieci nuovi punti vendita per giornali e riviste. L'autorizzazione è contenuta nel Piano comunale approvato ieri dal Consiglio comunale. A favore del documento ' che prevede tra l'altro una specifica assegnazione per quattro rivendite in esclusiva e sei presso esercizi commerciali ' è stato votato dai gruppi di maggioranza e da Rifondazione comunista con l'astensione di Forza Italia e Alleanza Nazionale. Presentato dall'assessore agli Interventi Economici Ennio Cottafavi il documento segue l'entrata in vigore del decreto legislativo che disciplina la materia e che prevede che ogni comune definisca un Piano di localizzazione dei punti vendita, acquisito un parere di massima delle categorie interessate. 'Per la redazione del Piano è stata studiata la rete d'offerta esistente, la domanda, e l'ipotesi di evoluzione demografica della città. Andranno definite strutture di vendita permanenti, cercando di ricollocare in zone più adeguate quelle attualmente a forte impatto urbanistico oltre che sulla viabilità automobilistica e pedonale. Il tutto anche utilizzando incentivi. Sono poi previsti criteri specifici per i punti non esclusivi, che portano sempre più a liberalizzare il settore. Modena è servita da rivendite di giornali e riviste in modo adeguato ' ha spiegato Cottafavi - ma in futuro prevediamo di insediare quattro nuovi punti vendita, nei quartieri Villaggio Giardino, Sant'Agnese e Crocetta'. Durante il dibattito che è seguito alla presentazione del Piano e dei nuovi criteri il consigliere Achille Caropreso (Fi) si è chiesto come queste norme terranno in considerazione il fatto che i chioschi del centro sono un elemento caratterizzante del paesaggio urbanistico nell'area padana mentre Ubaldo Fraulini (Ds) ha spiegato come questo atto sia invece un passo intermedio verso la liberalizzazione. L'assessore Cottafavi ha replicato che il Comune non farà sparire i chioschi storici dal centro visto che le proposte di rilocalizzazione saranno basate sulla volontarietà del gestore. 'Vogliamo garantire un maggior servizio all'utenza ' ha ribadito - anche se dei 143 esercizi che avevano aderito alla sperimentazione della liberalizzazione della vendita di giornali e riviste solo una decina hanno continuato, anche per l'ostruzionismo di alcuni soggetti. Dobbiamo superare le resistenze, magari specializzando la vendita in base alla tipologie del negozio'.

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