19/11/2003

DROGHE, UNA LEGGE SBAGLIATA QUELLA DI FINI

Alleghiamo una lettera dell'assessore comunale alle Politiche Giovanili Mauro Tesauro sulla recente approvazione del decreto governativo sulle sostanze stupefacenti.
"'Come promesso in occasione della conferenza ONU sulle droghe svoltasi alcuni mesi fa a Vienna, il vicepresidente del consiglio italiano Gianfranco Fini, la settimana scorsa, ha fatto approvare (all'unanimità) dal Governo un decreto legge ultraproibizionista che prevede: a) nessuna distinzione tra droghe leggere e pesanti; b) sanzioni amministrative e penali per l'uso, in relazione alla dose minima giornaliera; c) abolizione dell'ammonizione del Prefetto per il primo fermo, con obbligo dei possessori di droghe di seguire programmi di recupero presso strutture pubbliche o private; d) allungamento dei tempi delle sanzioni amministrative (la sospensione dei documenti passa da un massimo di 4 mesi ad un massimo di un anno; e) la dose minima giornaliera varia da sostanza a sostanza'. 'Il concetto di fondo su cui insiste la legge è che l'utilizzo di sostanze psicoalteranti non è un innocuo esercizio di libertà individuale di fronte al quale lo Stato non può rimanere con le mani in mano. Il Governo infatti pensa al bene delle persone e se queste non lo capiscono, devono essere curate o incarcerate. Lo stato etico e la galera, insomma! Come amministratore, che quotidianamente si confronta con le tematiche giovanili, non posso a questo punto non chiedermi e chiedere: - Come è pensabile di affrontare il fenomeno del consumo di sostanze con sanzioni e con la carcerazione' Non ci si accorge che i problemi aumenteranno' - Perchè impegnare le forze dell'ordine per reprimere adolescenti e giovani e non concentrarsi su chi si arricchisce sullo spaccio gestito dalle narcomafie' - L'ulteriore spinta proibizionista non finirà con l'aumentare i fenomeni di marginalizzazione e di criminalità' - Come è possibile non considerare i cambiamenti nei consumi di sostanze intervenuti negli ultimi anni' L'eroina tende ad essere meno diffusa (calano anche i decessi per overdose ad essa collegati), aumenta il consumo di cocaina (di cui si alzano, guarda caso, i limiti di tolleranza), di droghe sintetiche ed il loro micidiale mix con l' alcool'. 'Tra i giovani la cannabis è la sostanza illegale più consumata e gli adolescenti familiarizzano con essa dopo avere iniziato a fumare il legalissimo tabacco e apprendono lo sballo con l'abuso dell'altrettanto legale e pubblicizzato alcool. E' ormai risaputo quanti danni e morti producono sigarette e alcoolici; ma come mai il loro consumo non viene punito' Nonostante, secondo la definizione dell'OMS, il tabacco possa essere considerato una droga; e non è una novità che la nicotina dia una forte dipendenza'. 'Una simile impostazione, nel recente passato, era già stata praticata producendo conseguenze gravi: ricordiamoci dei giovani fermati per un poco d'hashish, incarcerati e magari finiti suicidi in carcere. Come mai si ripristina oggi ciò che il risultato del referendum del 1993 aveva abolito' Solo per dire "qualcosa di destra"' E dei circa 5 milioni di consumatori di cannabis che ne facciamo'' 'Per gli operatori poi, con la minaccia del carcere per l'uso di una qualsiasi sostanza illegale, è difficile avviare o continuare una comunicazione basata sull'attenzione, rispetto e fiducia con i giovani. Questa comunicazione quindi, rischia di interrompersi: "o fai come ti dico io o ti sbatto dentro", pare essere il messaggio. Ma per fortuna, e con grande gioia di Muccioli e di tutti gli assertori dello schiaffone terapeutico, si privatizzano persino le strutture di recupero. E' mai possibile che nel nostro Paese si possa finire in galera per l'uso di una sostanza anche se questo non provoca danni ad altri e si possa invece costruire impunemente una villa abusiva sul demanio pubblico'' "

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