Voto unanime del Consiglio su un documento sui temi dell'handicap Ricordata con un minuto di silenzio in aula la tragedia di Nassiriya
Il Consiglio comunale di ieri lunedì 17 novembre (che ha ricordato in apertura la tragedia di Nassiriya con un minuto di silenzio e raccoglimento) ha voluto dedicare un momento di riflessione al tema dell'handicap, proprio in occasione dell'Anno europeo dei disabili. La seduta del Consiglio ha visto dunque la presenza anche dei rappresentanti delle associazioni, alcuni dei quali sono poi intervenuti in aula. L'assessore alle Politiche Sociali Alberto Caldana ha fatto in apertura il punto sui servizi esistenti per i disabili, grazie alla messa in rete di azioni dell'ente locale, dell'Azienda Usl, del Terzo settore, delle associazioni. 'Una rete che se non ci fosse ' ha spiegato - renderebbe problematico rispondere alle domande dei disabili. C'è comunque bisogno di innovare perché i problemi ci sono anche se non siamo all'anno zero'. Caldana ha spiegato cosa si sta facendo nel campo della mobilità (agenzia Colibrì, taxi bus), delle attività socioccupazionali, del sostegno all'assistenza domiciliare, del tempo libero, ricordando i Centri diurni gestiti direttamente da Comune o in convenzione e che riguardano 78 persone mentre le strutture residenziali danno una risposta ad altre 48. In tutto il Comune nel 2003 investirà oltre sette milioni di euro, senza considerare i fondi messi a disposizione dall'Ausl, anche se la Finanziaria rischia di mettere in discussione quest'impianto. Ricordo anche gli appoggi educativi che nell'anno scolastico 2003-04 hanno riguardato 472 studenti disabili dalle materie alle superiori, più 51 non certificati, per 103mila ore assegnate, e segnalo il servizio Informahandicap. Abbiamo fatto molto ma si deve fare di più nel campo delle barriere architettoniche ' ha concluso Caldana - così come nella definizione di percorsi che accompagnino giovani e adulti nel momento in cui non avranno più una famiglia accanto'. Dopo Caldana hanno preso la parola i rappresentanti delle associazioni presenti. Massimo Bergonzini, presidente dell'Anffas, ha ricordato come la nostra città sia una mosca bianca in Italia nel campo dell'integrazione dei disabili e la positiva esperienza del trasporto dedicato, chiedendo al Consiglio di non bloccare le iniziative già avviate a causa degli eventuali tagli finanziari. Walter Ognibene, presidente dell'Asham, ha invece ricordato i vent'anni di questo sodalizio che si occupa di attività sportiva per disabili, e conta oggi 120 iscritti. 'A Modena possiamo fare sport ' ha detto - perché non ci sono barriere architettoniche negli impianti, ma non dimenticherei di sottolineare l'importanza del trasporto riservato ai disabili e della casa vacanze di Pinarella'. Rossana Roli dell'Uildm ha invece portato all'attenzione del Consiglio la sua esperienza di sperimentatrice del Progetto Vita Indipendente: Roli riceve una somma per pagare un assistente personale che l'aiuta nell'ambito di questo progetto pilota che vuole promuovere un atteggiamento diverso da parte del disabile, che non si affida più totalmente agli altri e nell'autodeterminazione trova la possibilità anche di sbagliare e imparare, liberando al contempo la famiglia da molti oneri. 'Questo progetto ' ha detto - è la prima risposta alternativa al ricovero in un istituto per i disabili gravi senza famiglia'. Angelo Fregni, vicepresidente Anmic, dal canto suo ha ricordato le iniziative messe in campo dalla sua e dalle altre associazioni, ad esempio il prossimo calendario riservato ai disabili realizzato con gli studenti del Venturi. 'Ci vorrebbe una ricerca sul campo per verificare se le barriere architettoniche nei locali di svago e di servizio ' ha spiegato - rendano difficile l'accesso ai disabili. Lo stesso problema del trasporto di queste persone si deve porre come un problema di Pari Opportunità'. Andrea Guerzoni, direttore del Distretto 3 dell'Azienda Usl, ha poi spiegato che nel campo dell'handicap le scelte sono rese difficili anche dalla non univocità di numeri e valori. 'I dati che possediamo ' ha detto ' ci dicono però che l'autismo è in calo, mentre i disturbi neurologici e neuromotori in dieci anni sono rimasti costanti e sono invece aumentate le sindromi malformative. L'Ausl nel 2002 nel campo dei disabili ha speso tre milioni di euro e poco di più per le protesi, un impegno che manterremo. Bisogna lavorare per migliorare la qualità delle risposte ma per fare questo bisognerebbe cambiare gli strumenti normativi, vecchi e inadeguati'. Ha aperto il dibattito consiliare l'assessore all'Istruzione Morena Manfredini, che ha ribadito come sia importante che si intervenga fin dall'asilo nido per integrare i piccoli disabili nella scuola e come a Modena si stia sperimentando un progetto assieme a Svezia e Danimarca, mentre il Cdh è ormai una realtà riconosciuta a livello nazionale. Ercole Toni (Ds) ha detto invece che 'c'è ancora tanto da fare per abbattere quelle barriere che si frappongono tra queste persone ' ha esordito - e la società in cui viviamo, in un mondo che oggi decide tutto in fretta e senza farsi troppo carico per l'essere umano In quest'Anno europeo dedicato al disabile avrei voluto vedere meno scalini sui marciapiedi e piazzole di sosta munite di scivoli'. Marta Andreoli (Prc) dal canto suo dopo aver ascoltato l'intervento di Roli si è detta certa dell'importanza della conquista dell'autonomia per una maggiore integrazione dei disabili. 'Sentendo le sue parole ' ha detto ' mi è come uscito un senso di umanità, penso che dopo la mia esperienza da consigliere lavorerò con gli handicappati'. Intervenuti anche il consigliere Achille Caropreso (Fi) e Beatrice Cocchi( Ds), quest'ultima sottolineando come in questo campo sia necessario esplorare terreni nuovi, puntare sulla prevenzione e ricordarsi che un termine più appropriato per chiamare i disabili è 'diversamente abili'. Il collega Ubaldo Fraulini (Ds) ha invece definito i disabili come persone nate due volte, così come si definiscono i bambini adottati. 'Ogni volta che mi sono trovato con qualcuno di loro posso dire ' ha affermato - che non ho mai notato invidie, e mi hanno fatto ripensare ai veri valori della vita'. Antonio Maienza (Udeur) ha ricordato invece, citando un caso a lui vicino, che disabili si può anche diventare per infortuni sul lavoro, incidenti stradali, imperizia chirurgica, malattie professionali. 'Dobbiamo fare di più con tanto amore e solidarietà'. Il sindaco Giuliano Barbolini ha concluso il dibattito consiliare ricordando che non c'è nulla di più stucchevole delle celebrazioni contrappuntate dalla retorica. 'Invece il confronto di oggi è stato particolarmente prezioso perché ci ha consentito ' ha detto - di fare il punto su impegni e attuazione dei programmi, prefigurando linee di intervento. Le politiche per i disabili sono elemento costitutivo delle politiche di welfare a Modena e non è strumentale ricordare che la variabile risorse non è ininfluente. Non vogliamo di più da Roma ma almeno che ci sia garantita l'autonomia finanziaria, la possibilità di pianificare e programmare se si decide che c'è una priorità. Credo sia giusto nel campo della garanzia del diritto di cittadinanza piena ai disabili anche di età avanzata che si possano sperimentare modelli di gestione diversi, come quelli toscani, meno vincolati da procedure economico-finanziarie. Vanno poi ritarati anche i modelli urbanistici, sulle barriere architettoniche bisogna trovare nuovi standard ripensando gli stessi ambienti grazie alle tecnologie e alla domotica. Importante infine è che non si perda la capacità di concertare tra le istituzioni e le associazioni. Ricordo infine che il 6 dicembre si inaugura la casa delle solidarietà in via Santa Caterina, a servizio proprio delle associazioni per disabili'. Il Consiglio comunale di ieri ha infine votato all'unanimità un ordine del giorno che 'auspica un ulteriore sviluppo delle politiche a favore delle persone disabili, che tengano conto dei nuovi bisogni e della necessità di predisporre strumenti di risposta innovativi' e inoltre indica gli obiettivi che l'amministrazione comunale si dà: tra questi 'il continuo monitoraggio e la mappatura delle situazioni di disabilità in collaborazione con l'Azienda Usl, il potenziamento di forme di mobilità dedicata, di servizi che consentano una maggiore autonomia e una completa pari opportunità per i disabili, il sostegno dei percorsi di integrazione professionale e scolastica e di inserimento lavorativo, la promozione di attività culturali e tempo libero, lo sviluppo di interventi a sostegno della domiciliarità e di servizi sanitari dedicati'. L'ordine del giorno invita poi la Giunta ad attivare 'un percorso di approfondimento all'interno della commissione consiliare competente, con la partecipazione delle associazioni dei disabili e dei loro famigliari, con lo scopo di individuare gli interventi da realizzare prioritariamente con la collaborazione del Comune, compatibilmente con le risorse a disposizione'.
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