Ampia discussione sulle problematiche del servizio di via Sgarzeria
Due ordini del giorno sono stati discussi e votati nell'ultima seduta del Consiglio comunale di lunedì scorso: il primo, presentato dal consigliere Andrea Galli di An, poneva l'attenzione sui problemi di sicurezza e tranquillità che l'attuale sede del servizio in via Sgarzeria comporta, chiedendo il trasferimento della struttura in sede più adeguata. Un documento presentato invece dai consiglieri Ferdinando Tripi, Giorgio Pighi, Leonarda Leonardi, Ercole Toni del gruppo Ds, Antonio Maienza dell'Udeur, Giandomenico Glorioso della Margherita e Francesco Frieri del Prc chiedeva alla Giunta di valutare la possibilità di differenziare le tipologie di intervento al fine di distinguere l'emergenza dal trattamento di lungo periodo. 'In tal caso ' si legge in questo secondo ordine del giorno ' potrebbe essere auspicabile il trasferimento dell'ultima funzione così da rendere più efficiente la prima ed alleviare i disagi che la zona dove attualmente è ubicato il Sert vive. Sollecitiamo pertanto l'Azienda Usl a individuare nuove forme di organizzazione del Sert'. Durante il dibattito sono intervenuti numerosi consiglieri comunali. Ferdinando Tripi (Ds) ha ribadito la necessità di 'articolare in modo diverso il servizio per coloro che hanno una doppia diagnosi', Andrea Galli, mostrando un manifesto che ribadiva la volontà di An di spostare il Sert, ha dal canto suo sottolineato la mancanza di punti di incontro tra i due documenti e che non è comunque condannabile in sé il Sert ma le modalità del suo funzionamento. Francesco Frieri (Prc), tra l'altro residente proprio in via Sgarzeria, ha detto invece che le 1300 firme contro il Sert non sono state raccolte nel vicinato e che sono solo 10-20 le persone che danno disturbo, saltuariamente. 'Mandare il Sert a Marzaglia non serve a nulla, ci dica Galli dove bisogna metterlo. La tensione sale, si è comunque atteso troppo ' ha concluso Frieri - per trovare una soluzione al problema'. Ercole Toni dei Ds intervenendo a sua volta ha invece detto che 'gli utenti non vanno ghettizzati e criminalizzati ma il fenomeno va governato e lo sdoppiamento delle sedi potrebbe servire anche a tutelare i ragazzi oltre che i residenti'. L'assessore ai Servizi sociali Alberto Caldana ha ricordato a tutti che in quel momento si stava parlando della vita delle persone e che negli anni scorsi erano molti di più i morti per overdose, i casi di Hiv e il nomadismo dovuto alla droga. 'Il servizio perché possa funzionare dev'essere accessibile e le forze dell'ordine non dicono che in via Sgarzeria c'è un livello particolare di allarme sul piano della sicurezza. Non si è intervenuti finora ' ha spiegato - perché il tema è delicato: dal 15 luglio al Sert è in funzione la sala d'attesa e i servizi igienici, sono stati avviati contatti personali con alcuni utenti abituali per evitarne la permanenza in zona. Diciamo no alla demagogia, al fatti più in là'. Achille Caropreso di Forza Italia si è invece detto dispiaciuto del fatto che non si sia trovata una posizione comune sul tema, al di là delle ideologie e degli schieramenti mentre Marta Andreoli (Prc) ha auspicato che sull'argomento si coinvolgano i residenti. Il capogruppo Ds Giorgio Pighi ha sottolineato che l'odg di An è debole nell'interpretare la complessità del tema e che il consigliere Galli banalizza il tragico, mentre Paolo Casolari (An) ha spiegato che moralmente non si può affrontare così il problema Sert, perché si tenta di risolvere con sufficienza e snobismo i problemi del territorio. Dopo Leonarda Leonardi (Ds) e Antonio Maienza (Udeur) hanno replicato poi sia Tripi che Galli, presentatori dei due ordini del giorno: il primo ha ribadito che nel documento da lui firmato ci sono novità utili a migliorare la convivenza civile nella zona mentre l'esponente di Alleanza Nazionale ha affermato invece di non aver paura di indicare una nuova sede per il Sert ma che l'intesa su un documento comune non è stata cercata né voluta dalla maggioranza. Al momento del voto l'ordine del giorno di Galli è stato approvato solo da An e dai consiglieri di Forza Italia Francesco Signorile e Adriano Dallari, astenuto Achille Caropreso (Fi). Voto esattamente all'opposto al momento del voto sull'ordine del giorno firmato dagli esponenti della maggioranza e da Frieri di Prc: contrari Signorile, Dallari e An, astenuto Caropreso, favorevoli gli altri consiglieri.
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