Il sindaco Barbolini ha salutato 180 ragazzi provenienti da sette paesi europei
Sono stati ricevuti ieri pomeriggio in Consiglio comunale i 180 giovani delegati presenti a Modena per la seconda Sessione interregionale dell'Associazione Model European Parliament (MEP). L'evento, organizzato da MEP Italia, ha visto la partecipazione di studenti provenienti da Austria, Slovenia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia e di 70 studenti italiani individuati durante le sessioni dell'Emilia Romagna, di Bassano del Grappa e di Roma. L'iniziativa si inserisce nel contesto delle attività di simulazione del Parlamento europeo promosse dalla rete internazionale MEP e che vogliono coinvolgere i giovani dei paesi dell'Est partendo dalla constatazione che sia necessario, alla vigilia dell'ingresso di dieci nuovi stati nella Ue nel 2004, di creare nei giovani dell'Europa centro-orientale senso di appartenenza all'Unione europea. I due giorni di Assemblea generale, dopo i lavori sviluppati tra Modena e Carpi, visitata l'altro giorno, sono previsti a Roma, presso una delle due Camere. Nel portare il suo saluto a nome della città ai giovani riuniti in Municipio, il sindaco Giuliano Barbolini ha ricordato come 'le attività sviluppate nelle sessioni del MEP siano occasione concreta per i giovani di arricchimento personale ed opportunità di scambio culturale e di una vera e propria sperimentazione di cittadinanza europea. I giovani ' ha continuato - sono la chiave per la costruzione di relazioni basate sul dialogo e la comprensione, sulla consapevolezza di ciò che ci unisce. Il nostro desidero comune è per un'Europa che sappia riconciliare diversità e unità'Il desiderio di vivere in un mondo di pace non è un sogno vuoto, ma l'impegno di tutti per costruire un futuro comune'. Dopo il sindaco hanno poi preso la parola per ricambiare i saluti (la lingua ufficiale degli incontri del MEP è l'inglese) Nora e Caterina, due giovani studentesse di Austria e Slovenia che, parlando a nome dei delegati stranieri, hanno spiegato che 'riporteranno nei loro paesi il ricordo di giorni di costruttivo lavoro, di dibattito produttivo e di una accoglienza calorosa da parte di persone ospitali'.
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