La scelta, votata a maggioranza dal Consiglio; contrari, AN, FI, e Udc
"Via libera dal Consiglio al conferimento in Meta dell'area di proprietà comune di Via Razzaboni.di Via Razzaboni. Il provvedimento, illustrato in aula dal sindaco Giuliano Barbolini, ha raccolto i voti favorevoli della maggioranza con l'astensione di Rifondazione Comunista. Contrari, Fi, An e Udc. Stimati, come da relazione dei periti del tribunale in oltre 10,4 milioni di euro, terreno e fabbricati industriali sovrastanti, fanno ora parte del patrimonio di Meta come partecipazione aggiuntiva del Comune di Modena al capitale sociale della Spa. Come ha ricordato il Sindaco, la delibera ha permesso di garantire al Comune di Modena, una volta conclusa la procedura di quotazione in borsa, una quota capitale sociale non inferiore al 50,1%. Una scelta precisa, già decisa nell'aprile scorso dal Consiglio nell'aprile, indispensabile "per poter garantire una presenza del Comune significativa nel governo delle strategie della Società anche dopo l'approdo in borsa". Il conferimento era stato preceduto nei mesi scorsi dall'ingresso in Meta dei comuni di Castelfranco e San Cesario e degli asset del gas dei comuni di Montecreto, Lama Mocogno e Sestola. La superficie complessiva supera i 52 mila metri quadrati permettendo a Meta Spa di disporre di una importante area fino ad ora concesso in uso alla stessa società dal Comune che comunque conserva la proprietà della torre direzionale. Intervenendo nel dibattito Giorgio Barbolini, Adolfo Morandi e Achille Caropreso del gruppo di Fi, hanno duramente contestato la scelta della Giunta e della maggioranza. Di fatto - sostiene Fi - non si è tenuto conto del problema posto dall'ingresso dei nuovi comuni e per far fronte all'errore si procede con un conferimento monco il cui unico risultato è quello di far scendere dall'80 al 75% la quota del capitale sociale del Comune con conseguente riduzione degli utili annuali. Di ben altro avviso la maggioranza. Il conferimento - hanno ricordato Giorgio Pighi e Antonio Finelli dei Ds - garantisce un ulteriore consolidamento della dimensione patrimoniale di Meta, condizione primaria per affrontare nel migliore dei modi il mercato e puntare con maggior successo a produrre utili. Per Vittorio Corsini (Udc) il conferimento così come è stato fatto, è privo di logica, a cominciare dal fatto di non aver considerato nella sua interezza l'area. Sul conferimento - ha sostenuto Francesco Frieri (Rc) , che si è astenuto - non ho nulla da aggiungere: credo sia prima di tutto una necessità tecnica. Ciò che, invece, non condividiamo è il percorso per la borsa da noi contestato fin dall'inizio. Antonio Maienza (Udeur) ha apprezzato la scelta della Giunta prima di tutto come determinazione utile per proseguire negli adempimenti necessari per entrare al momento giusto in borsa. Giandomenico Glorioso (La Margherita), infine, ha difeso la politica di allargamento della base partecipativa in Meta. Una azienda tutta del Comune di Modena sarebbe stata una realtà certamente più debole. Nella breve replica che ha concluso il dibattito, il sindaco Giuliano Barbolini ha assicurato il Consiglio sul percorso in atto verso la borsa. "E' una scelta che confermiamo così come confermiamo di voler provvedere fin da ora a tutti gli adempimenti, Tutto questo, però, non vuol dire procedere comunque. Da ora e fino al prossimo dicembre 2003 sono diverse le finestre d'ingresso in borsa previste. Dobbiamo essere pronti a prendere quella più favorevole. Se la borsa non cambia l'attuale trend negativo, mediteremo a fondo prima di imboccare la nuova strada". "
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