Festival filosofia propone mostre di Araki, Paolini, Lucas, Manara, Gavina, un gioco scenico di Guerzoni, immagini di divi del cinema, prototipi filosofici
"Fotografie e libri, prototipi di oggetti filosofici e figurine, disegni ed esibizioni di calligrafia giapponese, installazioni e giochi scenici. Con un ampio ventaglio di proposte, la seconda edizione di Festival filosofia propone in tre giorni numerose occasioni di "andar per mostre". Ecco, in sintesi, un possibile itinerario. Racconta il Giappone e le sue contraddizioni con un linguaggio diretto e privo di retorica. E con le sue immagini provocanti e cariche di erotismo interpreta in modo originale e inconfondibile il tema della bellezza. E' Nobuyoshi Araki, 62 anni, una laurea in Ingegneria e un master in Fotografia, 200 esposizioni personali in musei e gallerie. Al suo lavoro è dedicata la mostra fotografica Tutte le donne del mondo. The world of Nobuyoshi Araki, realizzata dalla Galleria civica di Modena nell'ambito del Festival filosofia sulla bellezza e aperta alla Palazzina dei Giardini dal 20 settembre al 6 gennaio (venerdì 20 dalle 18.30 alle 23, sabato e domenica dalle 10 alle 23). Le immagini sono circa 2300, di cui duemila polaroid che compongono un puzzle di figure e ambienti - quasi una cronaca quotidiana della vita nella metropoli di Tokyo - serie inedite come gli aggiornamenti relativi a "Tokyo Diary", la serie completa delle "Yugawara stories" e 35 ritratti scelti tra quelli realizzati dal maestro giapponese negli ultimi anni. L'esposizione dedicata ad Araki e solo una delle tante mostre organizzate in occasione del Festival filosofia sulla bellezza e aperte nei tre giorni, con sole poche eccezioni, dalle 10 alle 23. A Modena si possono ammirare, infatti, i libri d'artista di Giulio Paolini alla biblioteca Poletti (Palazzo dei Musei) e tre installazioni - di cui una originale - nella chiesa di san Paolo (entrambe le esposizioni sono a cura di Mario Bertoni). Alla Poletti sono esposte circa 40 opere, di cui alcune inedite, che consentono di verificare il percorso creativo di Paolini nella sua completezza e di analizzare compiutamente le differenti accezioni in cui il libro viene di volta in volta inteso e concepito. La chiesa di San Paolo ospita invece, per iniziativa della Provincia, tre installazioni che compongono il ciclo Piazze d'Italia. Sempre a Modena, al Cortile del Melograno, la Fiera campionaria mette in mostra prototipi di oggetti filosofici dell'Università del Progetto (tra i più bizzarri, la minigonna di Diogene, gli occhiali di Heidegger, le scarpe di Nietzsche, la pelliccia di Hobbes, l'orologio di sant'Agostino, la cintura di Protagora, gli orecchini del solipsista). Al Caffè concerto e sotto i portici del Palazzo comunale si possono invece ammirare, a cura del Museo della figurina, Divi da collezione album e figurine di star del cinema dal muto agli anni Cinquanta. Si tratta soprattutto di fotografie in bianco e nero di attori famosi tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta. Molto interessanti sono alcuni album dedicati alla storia del cinema tedesco dagli esordi agli anni Trenta, e diverse serie di cosiddette "cigarettes cards", figurine emesse per lo più negli Stati Uniti e in Gran Bretagna e utilizzate per rendere più rigidi i pacchetti di sigarette. La reception del Palazzo dei Musei ospita infine (dalle 10 alle 20) Visivamente, rassegna di video d'artista sul tema della bellezza e dell'immagine (da Franco Vaccari e Studio Azzurro a giovani autori emergenti) curata dall'assessorato alla Cultura del Comune, e il chiostro della biblioteca Delfini la mostra Belli come i santi, curata dall'Università del Progetto di Reggio Emilia e dedicata a immagini che trasformano, con un gioco ironico, i filosofi del Novecento in figure di devozione intellettuale. A Carpi, nel Castello dei Pio, il Comune di Carpi e la Provincia autonoma di Trento propongono, in Beat! Uno stile di vita in mostra, copertine di 45 giri e LP, fotografie, manifesti, riviste musicali e giovanili, cartoline e spartiti di gruppi e artisti - dall'Equipe 84 ai Nuovi Angeli, dai Camaleonti ai Pooh, da Ricky Gianco a Lucio Battisti - e una sezione speciale dedicata al fenomeno Beat in ambito locale, con particolare riferimento all'abbigliamento, all'oggettistica e alla tappa carpigiana del Cantagiro 1967. Nel chiostro di San Rocco la mostra Filosofi della felicità espone ritratti dei filosofi che hanno partecipato al Festival dello scorso anno, fotografati da Leonardo Cendamo dell'agenzia Grazia Neri (a cura di Avenida), mentre nella Torre dell'Uccelliera Specchio delle mie brame, curata da Equilibri, permette di ammirare le tavole originali di Octavia Monaco dedicate alla fiaba di Biancaneve. Al Palazzo ducale di Sassuolo e nelle vetrine dei negozi del centro storico il Comune propone un inedito reportage fotografico di Uliano Lucas dal titolo Donne di questo mondo, realizzato nell'estate di quest'anno. Le immagini raccontano le abitudini, gli interessi, le attività, la quotidianità dell'universo femminile locale nell'intimità delle case, nei luoghi di svago e di ritrovo, nelle discoteche e nei pub, nelle fabbriche e negli uffici, nelle scuole e nei supermercati. Sempre a Palazzo ducale si può ammirare anche la mostra Sirenae, che propone, a cura della cooperativa Koala, opere originali di Milo Manara. Tavole a fumetti, disegni, bozzetti pubblicitari e cinematografici compongono una ricca esposizione che offre al pubblico alcuni tra i lavori più interessanti e meno noti dell'artista. Si tratta di più di 70 opere di diverso formato suddivise in quattro sezioni: "Modella" raccoglie le tavole in cui Manara ha recentemente indagato il rapporto che lega artista e modella reinterpretando alcuni capolavori della pittura moderna; "Fellini" è composta di disegni scelti tra le sceneggiature originali trasposte in storie a fumetti e le tavole realizzate in omaggio al grande amico regista; "Fumetti" comprende storyboards, materiali preparatori e tavole che mostrano come una storia a fumetti nasce e viene realizzata; "Disegni" raccoglie tavole e disegni prodotti per la pubblicità, la stampa e il cinema. Sempre a Sassuolo si può ammirare alla Galleria comunale d'arte contemporanea di piazzale della Rosa la mostra Dino Gavina domatore di design: ultrarazionale, ultramobile e oggetti. Tra i padri del design italiano, Dino Gavina (che venerdì 20 alle 18.30 sarà intervistato da Giovanni Cutolo) è un "lavoratore estetico" che si occupa prevalentemente della vita quotidiana e un protagonista della scena del "paesaggio domestico". Il suo lavoro non è solo quello dell'industriale, del designer o dell'organizzatore culturale, ma - più precisamente - quello del "catalizzatore" di tutte queste dimensioni con una finalità positiva che è contemporaneamente provocatoria. La mostra propone le principali produzioni di Gavina, per esempio la sedia Wassily disegnata da Marcel Breuer, il maestro del Bauhaus, lampade della Flos, su disegni di Pier Giacomo Castiglioni e Carlo Scarpa, specchi su disegni di Man Ray, opere prodotte dal Centro Duchamp, fondato da Gavina a Bologna nel 1967, e altre nate dal sodalizio dell'artista con i principali artisti del dopoguerra. Sabato 21 alle 19, in piazzale Avanzini, l'artista modenese Franco Guerzoni propone il gioco scenico Mandala, ideato per il muro esterno del Fontanazzo del Palazzo ducale. La fragilità e l'instabilità della bellezza sono i presupposti concettuali dell'intervento che, realizzato in ceramiche circolari, inneggia alla notte, già presente nell'opera pittorica dell'artista fin dai primi anni Ottanta. L'incanto del piccolo firmamento pittorico mostrerà infine il suo inganno: un'improvvisa caduta di stelle. Il gioco scenico viene realizzato in collaborazione con Viva Ceramica e presentato da Arturo Carlo Quintavalle, docente di Storia dell'arte all'Università di Parma. Venerdì dalle 17 alle 17.30, sabato dalle 14.30 alle 15 e domenica dalle 17 alle 17.30 si svolgono, infine, a Palazzo ducale esibizioni di calligrafia giapponese a cura di Nagayama Norio, giapponese, membro della commissione d'esame del Japan Educational Calligraphy Federation di Tokio. "
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