09/04/2002

UN LIBRO DEDICATO ALL'URBANISTICA DI MODENA MEDIEVALE

La presentazione in programma venerdì 12 aprile ore 17,30 presso la Sala Teatro della Fondazione Collegio. La pubblicazione rientra nelle attività del centro Ricerche e documentazione sulla storia urbana
""L'urbanistica di Modena medievale, X-XV secolo. Confronti, interrelazioni, approfondimenti", questo il titolo del volume che sarà presentato venerdì 12 aprile alle ore 17.30 presso la Sala Teatro della Fondazione San Carlo. L'opera (che fa parte della serie " L'urbanistica delle città medievali italiane " - primo volume - è a cura di Enrico Guidoni e Catia Mazzeri, ed è edita dalle Edizioni Kappa, 2001). Alla presentazione saranno presenti Gianni Cottafavi, Assessore alla Cultura del Comune di Modena, Anna Marina Foschi Responsabile Servizio Beni ambientali e architettonici dell'Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia - Romagna. Sono poi previsti gli interventi di Enrico Guidoni, ordinario di storia dell'urbanistica presso la Facoltà di Architettura dell'Università " La Sapienza " di Roma, di Marco Cattini, ordinario di storia economica presso l'Università " L. Bocconi " di Milano, di Mario Panizza, ordinario di Geomorfologia applicata e Presidente del corso di Laurea in Scienze dei Beni culturali dell'Università di Modena e Reggio Emilia. A coordinare l'incontro sarà Catia Mazzeri, responsabile dell'Ufficio ricerche e documentazione sulla storia urbana del Comune di Modena. Saranno presenti gli autori dei saggi del volume La presentazione del libro vuole essere l'occasione per un confronto sugli studi e sulle attività di ricerca e informazione sulla storia della città condotte a Modena. "Modena come caso esemplare o Modena come occasione di incontro tra discipline e prospettive storiografiche ' ". L'interrogativo posto da Enrico Guidoni nella prefazione al volume sarà il centro degli interventi della giornata , che da questa esperienza tenteranno di indicare la strada per la ricerca di nuove aperture metodologiche, di strumenti adeguati, di un comune terreno di confronto fra discipline per lo studio della città e del territorio. In particolare sarà l'occasione per un confronto con il nuovo corso di laurea in Scienze dei Beni culturali della università di Modena e Reggio Emilia, che propone un attento rapporto fra discipline umanistiche e scientifiche per l'analisi della città, del territorio e dei beni culturali. Il volume e la giornata sono stati curati dall'Ufficio Ricerche e Documentazione sulla Storia Urbana del Comune di Modena- in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Analisi della Città dell'Università " La Sapienza " di Roma. Scheda sul volume Il volume " L'urbanistica di Modena medievale " è articolato in 10 interventi, preceduti da una presentazione curata da Gianni Cottafavi, assessore alla cultura del Comune di Modena, e da Catia Mazzeri, responsabile dell'Ufficio Ricerche e Documentazione sulla Storia Urbana dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Modena, e da una introduzione di Enrico Guidoni, curatore scientifico del volume, da diversi anni collaboratore del Comune di Modena, ordinario di storia dell'urbanistica presso l'Università " La Sapienza " di Roma e uno dei maggiori esperti a livello europeo di storia della città, con particolare attenzione al periodo medievale. La presentazione e l'introduzione sono strettamente collegate e tendono a sottolineare il valore della ricerca e della divulgazione che riguardano la storia urbana. Nel 1998 l'Amministrazione Comunale di Modena ha costituito l'Ufficio Ricerche e Documentazione sulla storia urbana, con l'obiettivo di realizzare forme di integrazione sempre più adeguate fra ricerca e divulgazione, per contribuire alla crescita culturale della città e per proporre alla propria comunità modelli e riferimenti culturali di respiro nazionale ed europeo. L'attività si articola in cicli di lezioni, seminari, convegni, pubblicazione di volumi, ricerche su Modena ed il suo territorio. I rapporti tra la città e il mondo universitario sono curati con molta attenzione e nel caso della riflessione sulla città medievale hanno portato a risultati di grande interesse. Nell'introduzione Guidoni sottolinea il valore di questa esperienza, come momento di incontro tra discipline e prospettive storiografiche diverse che convergono su un unico tema: la città di Modena. Modena, oltre ad avere una delle più importanti cattedrali romaniche, possiede una delle più grandi e antiche piazze pubbliche ed uno dei tessuti urbani di impianto medievale più caratterizzati e funzionali. Ad esempio, l'intreccio fra strade e canali, presente ovunque nelle città medievali mediterranee ed europee, raggiunge a Modena un vertice di razionale ed armoniosa organicità che rimane punto di riferimento per lo studio delle città medievali dell'area padana. In sintesi, per la compattezza, la conservazione e l'omogeneità delle regole che ne hanno caratterizzato lo sviluppo fra X e XV secolo, Modena può essere considerata un prototipo in campo europeo. Non a caso Guidoni ha messo a punto la Carta di Modena Medievale (Edizioni Kappa, 2000) planimetria 1: 2000, strumento utilizzabile per altri contesti urbani, capace di rappresentare sia la toponomastica storica che la rappresentazione dei principali edifici pubblici. Non esistono planimetrie di questo tipo per altre città e per questo Guidoni ha impostato un sistema di ricerca e rappresentazione grafica che crea un impatto del tutto nuovo fra ricerca storica e realtà urbana. Il metodo seguito per la realizzazione della carta è una dei temi centrali del saggio di Guidoni che si sofferma peraltro sulle relazioni fra Modena e le città europee, per ricostruire la storia della città integrandola con confronti mirati ed estesi con tutte le altre realtà, prossime e distanti, che possono contribuire alla comprensione dei principali interventi. Il taglio del saggio di Guidoni è il taglio degli altri saggi, scritti da storici di discipline diverse che uniscono una conoscenza dettagliata dei fatti e delle fonti relativi alla storia modenese con un costante confronto con la situazione di altre città medievali. Questa impostazione ha permesso di collocare meglio le iniziative urbanistiche in un ampio ed omogeneo contesto territoriale e culturale e di recuperare le valenze politiche, economiche e progettuali tenendo conto dei diversi apporti disciplinari. Vengono trattati, in uno spirito di apertura verso future esperienze di ricerca, i collegamenti commerciali, i contesti politico sociali e normativi, l'incidenza delle istituzioni ecclesiastiche e laiche sulla organizzazione urbana, sull'architettura monumentale e sulla rappresentazione simbolica della città. Il primo saggio è di Marco Cattini, ordinario di storia economica dell'Università " L. Bocconi " di Milano, che nel pezzo su " Le navi della pianura. Infrastrutture viarie e relazioni commerciali nella regione centropadana nei secoli X-XIV " , si sofferma sulla rete delle vie d'acqua a Modena e nell'area padana . Segue il testo di Roberto Greci, ordinario di storia medievale e direttore del Dipartimento di storia medievale presso la facoltà di Lettere dell'Università di Parma, che analizza il rapporto fra mercato e città in realtà come Cremona, Reggio, Parma, Ferrara , Bologna, oltre che Modena. Angelica Zolla e Barbara Nazzaro, ricercatrici e collaboratrici di Enrico Guidoni, si occupano rispettivamente dei " Palazzi comunali nelle città padane " e della " Iconografia delle città emiliane tra Medioevo e Rinascimento ". PiePaolo Brugnoli, ricercatore veronese presenta il saggio " Marmi veronesi nelle città laterizie della pianura padana ", che illustra l'utilizzo delle cave veronesi per la costruzione del Duomo di Modena e del duomo di Ferrara. Dopo il saggio di Guidoni, iniziano gli scritti dedicati in particolare a Modena. Paolo Golinelli, docente di storia medievale presso l'Università di Verona, nel testo "La città di Modena da San Geminiano ( 397 ) al duomo di Lanfranco e Wiligelmo (1099)", propone un abbozzo di disegno sull'evoluzione urbanistica della Modena altomedievale. Paolo Bonacini, ricercatore di storia medievale all'Università di Bologna si sofferma sul rapporto fra " Edilizia pubblica e poteri cittadini a Modena nel sec.XIII ". Alessandra Greco, ricercatrice, nel suo saggio "Francescani e Domenicani a Modena fra XIII e XIV secolo: insediamento, predicazione, influenza politica" descrive l'importantissima trasformazione topografica e sociale apportata a Modena dagli Ordini mendicanti. Infine Grazia Biondi, ricercatrice, nel testo "La fondazione della Ghirlandina: ricerche cinquecentesche fra erudizione e polemica " ci parla di uno dei monumenti più amati dai modenesi. "

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