Approvato un OdG dei Ds per una estensione del provvedimento a tutti i nidi
"Gli sgravi fiscali vanno estesi alle famiglie di tutti i bambini che frequentano asili nido pubblici e privati e non solo a quelle che fanno ricorso ai servizi di micro-nidi o nidi aziendali. Lo ha ribadito nei giorni scorsi il Consiglio comunale che ha maggioranza ha approvato un Ordine del Giorno di dura critica al provvedimento, "discriminatorio e privo di un disegno organico" inserito dal Governo nel dispositivo della legge finanziaria 2002. Il documento, proposto al Civico consesso dai consiglieri Fausto Cigni, Antonino Marino e Antonio Finelli del gruppo Ds, invita poi il Sindaco e la Giunta comunale ad attivarsi presso tutte le sedi competenti affinchè, nel caso siano riconosciuti tali sgravi fiscali, la riduzione del costo sia riconosciuta a tutti, a cominciare dalle oltre 1400 famiglie modenesi che hanno figli che frequentano asili nido pubblici o privati. Votato da tutti i gruppi di maggioranza e dal consigliere Paolo Ballestrazzi di Modena a Colori con l'astensione di Rifondazione Comunista, l'Ordine del Giorno ha registrato dure critiche da parte dei gruppi del Polo. Per Achille Caroprerso e Francesco Signorile di Fi come per Gianpaolo Verna, capogruppo di An, la richiesta caldeggiata dall'Ordine del Giorno non tiene conto del fatto che la finanziaria parla di sgravi sulle spese di partecipazione alla gestione dei nidi aziendali da parte delle famiglie che è cosa ben diversa dal pagamento di una semplice retta mensile. E' un ordine del giorno, dunque, che parte da un presupposto sbagliato che toglie ogni ragione allo stesso Ardine del Giorno. Di ben altro avviso i consiglieri Beatrice Cocchi, Giorgio Pighi, Antonio Nicolini e Antonio Finelli del gruppo Ds per i quali l'interpretazione delle minoranze del Polo non solo appare forzata: "in nessuna parte della legge si parla di partecipazione intesa come quota partecipativa in una società formata da genitori". Inoltre - ed è questo il lato più preoccupante - si finisce per avvallare un percorso che indirettamente finanzierebbe, se non esteso a tutti i genitori, certe soluzioni gestionali di servizi a scapito di altre ed in particolare di quelle pubbliche. Preoccupazione, quest'ultima, ribadita in sede di replica anche dal Consigliere Fausto Cigni per il quale più che disquisire sulle diverse interpretazioni possibili sarebbe opportuno che il Polo si pronunciasse sulla oggettiva discriminazione che il provvedimento del Governo introdurrebbe fra i genitori. Per Francesco Frieri di RC, che pure ha riconosciuto l'oggettiva disciminazione del provvedimento governativo, nell'ordine del giorno non viene ribadita con chiarezza l'assoluta centralità del servizio nido come servizio pubblico, come servizio di qualità, lontano da soluzioni concepite come semplici depositi per i bambini. Motivando le ragioni del suo assenso all'Ordine del Giorno, Paolo Ballestrazzi infine ha sostenuto che la legge, con l'introduzione dello sgravio fiscale su misura per i nidi aziendali, attiva di fatto differenti trattamenti tra cittadini uguali. "
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