04/04/2002

META, VARATA LA DELIBERA SULL QUOTAZIONE IN BORSA

Col voto della maggioranza il consiglio ha approvato le delibera: sul mercato andrà una quota tra il 35% e il 40% delle azioni. Di queste il 40% verrà da aumento di capitale e il 60% dai soci.
"Il consiglio comunale ha approvato ieri, col voto favorevole dei gruppi di maggioranza (Ds, Udeur e Democratici) e quello contrario delle opposizioni (Forza Italia, An, Udc, Modena a colori e Rifondazione), la delibera che definisce gli ulteriori passaggi legati alla quotazione in borsa di Meta spa (la nota col dibattito tra le forze politiche sarà inviata a seguire). I contenuti del documento sono stati illustrati al consiglio dal dottor Francesco Puccio, per conto dell'advisor BNP Paribas, dal dottor Massimo Prosdocimi per conto del global coordinator Intesa Bci e dall'avvocato Enrico Giordano dello studio Prosdocimi. L'advisor è il soggetto tecnico che assiste la proprietà nel processo di quotazione ed è garante verso il mercato dell'investimento, il global coordinator è l'istituzione finanziaria che colloca sul mercato i titoli, mentre lo studio legale si occupa della parte giuridico, statutaria. Obiettivo della delibera è quello di mettere la società in condizioni di essere tecnicamente pronta per la quotazione dalla prima "finestra" possibile, cioè presumibilmente dal mese di luglio, anche se poi la scelta definitiva sulla collocazione dei titoli è rimandata ai soci e ai soggetti preposti sulla base delle valutazioni più aggiornate sullo stato di avanzamento degli atti e sull'andamento del mercato. Partendo da una valutazione positiva sullo stato di salute dell'azienda, sul suo management e quindi sull'opportunità della quotazione, la valutazione dei tecnici ha evidenziato la convenienza ulteriore derivante dall'opportunità per Meta di poter usufruire dei benefici derivanti dall'articolo 35 della Legge Finanziaria, secondo il quale le aziende che, come Meta, hanno già avviato il percorso verso la borsa, possono mantenere la proprietà delle reti. Tale elemento rende Meta più appetibile sul mercato. La delibera prevede pertanto di puntare alla quotazione di Meta nel segmento Star (segmento titoli con alti requisiti) che prevede che la quantità di azioni da collocare sul mercato sia pari ad almeno il 35% del totale. Questa percentuale potrà anche essere superiore (comunque non oltre il 40,25% massimo fissato dai soci) in relazione all'eventuale quota di Meta spa che sarà rilevata dal partner strategico che la società sta individuando. In sostanza la quota pubblica di Meta spa sarà comunque pari al 60% del capitale. Al global coordinator è comunque concessa la possibilità, tramite un prestito di titoli da parte degli azionisti, in una misura non superiore al 15% dell'offerta globale (tecnicamente detta Greenshoe), di aumentare questa quota, al fine di stabilizzare il prezzo del titolo nei 30 giorni successivi all'avvio della negoziazioni. I tecnici hanno evidenziato come l'inserimento nel segmento Star comporterà una maggiore trasparenza nelle comunicazioni societarie con l'obbligo di rendiconti trimestrali sull'andamento aziendale e la nomina di due amministratori indipendenti nel Cda. L'offerta globale di azioni da collocare (quantitativi e prezzi saranno definiti solo in una fase più avanzata) sarà composta per il 60% da azioni messe in vendita dagli attuali azionisti (indicativamente si tratterà di 35 milioni e 300 mila azioni), mentre il restante 40% (cioè circa 23 milioni e 600 mila azioni) deriverà da un aumento di capitale (per una cifra pari a 40 milioni 515 mila euro). Al termine del percorso è previsto che il Comune di Modena scenda dall'80.2% di azioni a una quota di poco superiore al 50%. L'offerta globale sarà suddivisa in due parti. Almeno il 30% del totale sarà rivolto al pubblico indistinto, a dipendenti e pensionati di Meta (a questi sarà garantito un lotto minimo di azioni) ed ai residenti nei comuni soci (cui non potrà comunque essere garantito un lotto di azioni ma che avranno maggiori possibilità di accedervi rispetto al pubblico indistinto). Il 70% dell'offerta globale andrà invece ad investitori istituzionali italiani ed esteri. Come illustrato al consiglio, in vista della fase finale verso la quotazione, su indicazione di advisor e global coordinator, si procederà anche alla conversione anticipata di tutte le obbligazioni convertibili attualmente esistenti. Al momento della costituzione di Meta spa, infatti, in cambio della cessione di una parte della rete elettrica da parte del Comune di Modena, erano stati emessi 80 miliardi di lire di obbligazioni convertibili (di cui 50 erano stati ceduti dal Comune a Meta). Ora il Comune procederà a riacquistare questa quota ed a metterla sul mercato, unitamente a quella che ere rimasta di sua proprietà, contestualmente all'avvio dell'offerta globale. Contestualmente alla formalizzazione degli atti che renderanno Meta spa pronta al processo di collocazione in borsa di parte del suo capitale, Meta stessa con l'ausilio dell'advisor procederà alla selezione (mediante procedura di evidenza pubblica) di un partner strategico della società conformemente alle indicazioni definite nella delibera dell'estate 2001. Nel corso dei contatti sviluppati in questo periodo si è definita una lista di 13 società italiane e straniere che hanno manifestato interessate a una partnership con Meta. La propensione dei soggetti contattati è prevalentemente verso la costituzione di società di scopo con Meta, più che verso un ingresso nel capitale della società con quote significative. L'individuazione del partner strategico potrà avvenire anche nel corso del processo di quotazione. Coi proventi derivanti dalla vendita delle azioni il Comune di Modena si impegna ad estinguere anticipatamente mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti (per un importo pari a 5 milioni e 154 mila euro) ed a finanziare una rilevante entità di opere pubbliche previste nel piano poliennale degli investimenti. "

Azioni sul documento