12/03/2002

MODENA DONA UN CENTRO SPORTIVO AI RAGAZZI DELLA PALESTINA

Nei prossimi giorni sarà acquistato un terreno di 2 mila 500 metri quadrati nel villaggio di Ain Arik. Banca Popolare Etica apre un conto corrente per contribuire alla spesa
"Modena aiuterà il villaggio palestinese di Ain Arik - che conta 1200 abitanti e si trova tra Gerusalemme e Ramallah - nell'acquisto di 2 mila 500 metri quadrati di terreno per realizzare un centro sportivo e un luogo di aggregazione per i giovani. Per fare fronte alla spesa, che è di 29 mila euro, il Comune destina 10 mila 330 euro (circa 20 milioni di vecchie lire), ai quali vanno aggiunti gli aiuti della Provincia e della Regione Emilia-Romagna. Altri 7 mila 500 euro, che servirebbero per gli impianti sportivi e le attrezzature, saranno raccolti attraverso iniziative di solidarietà (per contribuire si può fare riferimento al c/c 511120 della Banca Popolare Etica intestato a Progetto Ain Arik). "Negli ultimi mesi, il conflitto sempre più violento con Israele ha peggiorato le condizioni economiche degli abitanti del villaggio", spiega l'assessore ai Servizi sociali del Comune Alberto Caldana. "Diverse persone si sono trovate senza lavoro a causa del blocco del transito con i territori occupati, mentre molti agricoltori sono stati danneggiati dall'abbattimento degli ulivi secolari che garantivano il sostentamento di molte famiglie. In questo contesto, sostenere la realizzazione di un centro sportivo per i giovani vuole essere un piccolo, ma sincero contributo alla speranza in una terra che ha un bisogno vitale di pace e di futuro. Il nuovo progetto si affianca a quello realizzato a Jenin da una rete di associazioni modenesi". Il denaro sarà destinato alla Caritas del Patriarcato latino di Gerusalemme e l'acquisto del terreno sarà condotto nei prossimi giorni direttamente dal direttore Claudette Habesh, a Modena per gli accordi definitivi e per un incontro pubblico in programma mercoledì 13 marzo dalle 9.30 alle 12.30 nell'aula magna dell'Istituto tecnico commerciale Jacopo Barozzi. L'iniziativa, organizzata dalla Consulta provinciale degli studenti in collaborazione con la Provincia e il Comune, è dedicata al conflitto in corso in Palestina. Dopo l'intervento di Claudette Habesch, prenderanno la parola Giorgio Razzoli, assessore alle Politiche sociali della Provincia, Alberto Caldana, assessore comunale ai Servizi sociali, Sergio Bassoli, direttore di Progetto Sviluppo Cgil, Franco Zavatti del Comitato Modena incontra Jenin, Anna Bonezzi dell'Associazione per la Pace. Un secondo incontro, dal titolo "Palestina terra contesa", è in programma mercoledì 13 marzo alle 21 nella sala C di Palazzo Europa (via Emilia ovest 101) per iniziativa del Comune, del Comitato Modena incontra Jenin e del Progetto Ain Arik. Parteciperanno Claudette Habesch, Alberto Caldana, Sergio Bassoli, direttore di Progetto sviluppo Cgil, Guido Federzoni dell'associazione Piccola famiglia dell'Annunciata e Franco Zavatti del comitato Modena incontra Jenin. La serata offrirà l'occasione per illustrare i progetti modenesi di cooperazione decentrata per la pace e lo sviluppo. L'acquisto del terreno ad Ain Arik non è infatti la prima iniziativa locale a favore della Palestina. L'Associazione della Piccola Famiglia dell'Annunciata, la Caritas diocesana, Il Centro sportivo italiano, il Comune di Modena, l'organizzazione non governativa Overseas hanno infatti già realizzato l'allacciamento delle rete idrica alle case e hanno in programma di costruire un prefabbricato da destinare a luogo di incontro per il Comitato civico - composto da arabi cristiani e musulmani - e a sede della biblioteca. Interventi sono stati realizzati anche a Jenin, città della Cisgiordania con 150 mila abitanti, dove opera dal 1996 un Comitato - coordinato da Nexus-Cgil e sostenuto dal Comune - che riunisce varie espressioni dell'associazionismo e del volontariato modenese. Oltre all'invio di materiale sanitario di prima necessità, il Comitato ha contribuito alla manutenzione delle 15 scuola materne della città e ha collaborato all'informatizzazione della biblioteca Al Quds Open University di Jenin. "

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