"Arriva il nuovo Regolamento di polizia urbana: uno strumento agile e innovativo. Gallerani: "Questa è una occasione per riflettere sul senso civico. Le multe servono a poco se non c'è anche condivisione su alcuni principi" "
"I rumori molesti nei parchi o di qualche attività lavorativa' I cani che non sono al guinzaglio' L'antifurto che suona nel cuore della notte e nessuno lo spegne' Qualcuno che chiede insistentemente l'elemosina' Il decoro e la pulizia degli spazi pubblici' Quelli citati rappresentano solo una piccola casistica dei tanti piccoli-grandi problemi che la conivenza nelle nostre città propone quotidianamente e che vedono l'amministrazione chiamata a intervenire per risolverli. Problemi piccoli, magari perché nessuna norma dei vari Codici civili o penali stabilisce esattamente come comportarsi in quel caso, ma grandi problemi per l'impatto che queste situazioni hanno sulla vita di ognuno di noi. E' in quest'ambito che si muove il nuovo regolamento di Polizia Urbana che viene varato, in veste totalmente riveduta e corretta a quasi 100 anni da quello precedente (risalente al 1903) e poi ripetutamente aggiornato e integrato, sino a diventare un impegnativo malloppo di quasi 200 articoli, che sempre più a fatica rispondevano alle nuove problematiche della convivenza in città. Da qui è nato l'impegno, durato più di un anno, con cui il Comune ed in particolar modo la Polizia Municipale, ha deciso di dotarsi di un nuovo regolamento, più agile e semplificato ed in grado di dare risposte più efficaci alle esigenze dei cittadini. Ed i mesi di lavoro, tra consultazioni con le categorie economiche, verifica rispetto alle normative e alle ordinanze esistenti, discussioni in commissione consiliare, hanno portato a un documento finale composto di appena 53 articoli (praticamente un quarto rispetto a prima). Ovviamente sugli aspetti non compresi dal Regolamento continuano a valere ordinanze e altre normative già esistenti. "Quello che ci apprestiamo a varare - spiega l'assessore alla Polizia municipale Nerino Gallerani - è un documento importante, perché interviene in materie e cerca di stabilire principi su cui si fonda il senso di una convivenza civile matura, rispettosa e consapevole. Questo è il punto in premessa che va ribadito con forza e sul quale continueremo a lavorare, non solo per far conoscere questo regolamento, ma perché senza una adesione dei cittadini a questo spirito, tutto diventa più difficile a Modena come in ogni altra città. L'obiettivo primo è combattere la maleducazione ed i comportamenti non rispettosi che purtroppo sono presenti. Decisivo è affermare, attraverso principi semplici e senza infilarsi in complessi marchingegni burocratici, l'idea che la soluzione dei problemi molte volte sta nell'affermare un punto di vista collettivo, nello sforzarsi di individuare un interesse generale e non guardare solo al proprio problema. Spesso il Comune si trova proprio al centro di richieste contrastanti, su tanti piccoli episodi della vita quotidiana, come i giovani che vogliono far musica ed i vicini che vogliono riposare. Questo regolamento è uno strumento agile, innovativo, non burocratico per operare in questo delicato campo. Non a caso è fondato sul principio che è libero tutto ciò che non è oggetto di specifico divieto. Per farlo funzionare bene abbiamo bisogno che tutti siano consapevoli che questa è una città plurale, in cui esistono esigenze differenziate. Se tutti saranno consapevoli di questo, se tutti proveranno a mettere al primo posto il senso di appartenenza a una comunità, allora sarà più semplice risolvere i tanti piccoli-grandi problemi che spesso ci troviamo di fronte". "
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