18/12/2002

IN MOSTRA A MODENA I GIOIELLI DEL PRINCIPE LEONELLO D'ESTE

"Dal 19 dicembre al 16 marzo esposti alla Galleria Estense i preziosi oggetti collezionati dal marchese di Ferrara, appassionato anche di smalti "en ronde-bosse" "
"Un principe raffinato, educato alla cultura classica, che invita a corte i grandi nomi della pittura del Quattrocento - da Pisanello a Bellini, da Andrea Mantegna a Rogier Wan der Weiden - ma anche illustri cesellatori, orafi di oggetti rari e miniatori di codici. Al mosaico di una personalità molteplice come quella di Leonello d'Este, marchese di Ferrara dal 1441 al 1450, si aggiunge ora una nuova, inedita tessera: il principe, infatti, collezionava anche manufatti eseguiti nella preziosa e rara tecnica degli smalti "en ronde bosse" (che consiste nella stesura di paste vitree colorate sopra lamine lavorate in oro o argento) e cercava nuovi orizzonti artistici nella cultura figurativa del Nord Europa, in particolare quella elaborata alla corte di Borgogna. E' ciò che emerge dalla mostra "I gusti collezionistici di Leonello d'Este: gioielli e smalti en ronde-bosse a corte", che sarà inaugurata alla Galleria Estense di Modena giovedì 19 dicembre alle 17 e che resterà aperta al pubblico dal 20 dicembre al 16 marzo per iniziativa della Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico di Modena e Reggio Emilia con la collaborazione dell'assessorato alla Cultura del Comune di Modena e dei Musei Sistini del Piceno - Museo Sistino Vescovile di Montalto Marche. La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 19.30 e il biglietto d'ingresso è di 4 euro (2 euro per i giovani dai 18 ai 25 anni, gratuito per chi ha meno di 18 e più di 65 anni). Un documento dell'Archivio di Stato di Modena, solo di recente portato all'attenzione degli studiosi, attesta che Leonello acquistò nel 1450 due pezzi di oreficeria la cui descrizione rimanda alla facciata anteriore del "Reliquiario Sistino", conservato nel Museo diocesano di arte sacra di Montalto Marche (Ascoli Piceno), sede episcopale che papa Sisto V elesse a patria di adozione. Quel prezioso Reliquiario sarà esposto accanto a testimonianze del gusto e dell'arte figurativa del tempo: il "Cristo morto sorretto da un angelo", il cammeo in onice del Museo degli argenti e delle porcellane di Firenze, il piatto in calcedonio, oro e smalti con la "Testa di Giovanni Battista" del Museo del Tesoro del Duomo di Genova, la "Madonna col Bambino" in argento del Tesoro della Cattedrale di Mantova, il bicchiere in cristallo di rocca della Basilica di San Lorenzo a Firenze, la "Pace" su lavagna del Museo Nazionale del Bargello a Firenze, la "Pace" del Museo Parrocchiale san Lorenzo di Portovenere. Senza dimenticare le medaglie del Pisanello e di Amadio da Milano raffiguranti l'effigie di Leonello, il piccolo corredo di oggetti in rame smaltato del XV secolo e le due preziosissime fiasche in argento e cristallo di rocca - tutti oggetti provenienti dalle raccolte della Galleria Estense - i codici del XV secolo della Biblioteca Estense, il "Messale Trenta" della Biblioteca Statale di Lucca e due inventari - uno del cardinale Pietro Barbo dell'Archivio di Stato di Roma e un manoscritto dell'Archivio di Stato di Modena - che documentano transazioni, passaggi e perdite di preziosi oggetti e testimoniano la passione collezionistica dei principi. "

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