02/11/2002

UN PIANO DI INTERVENTI SUL SISTEMA FOGNARIO

Dopo i nubifragi dell'estate, svolta una verifica sulla rete: definita una serie di interventi. Impegni di spesa per 18 miliardi di euro.
""Un sistema fognario che ha retto complessivamente bene, pur a fronte di eventi meteorologici eccezionali. Ma c'è la necessità di proseguire e aggiornare la serie di interventi di miglioramento della rete già previsti, per far fronte all'eventuale ripetersi di tali eventi. Ciò significa, per il triennio 2003-2006, un impegno di spesa per oltre 18 milioni di euro. Negli interventi dovrà essere unito un aspetto strutturale, unitamente a opere più mirate (alcuni già realizzate o avviate, come in questi giorni in viale Amendola) di gestione della rete, di rinnovo del sistema delle caditoie e della loro pulizia". E' in queste parole dell'assessore all'ambiente Mauro Tesauro che si riassume l'impegno che emerge dal lavoro di verifica e approfondimento che i tecnici dell'Amministrazione comunale hanno svolto dopo i nubifragi che nel corso dei mesi estivi hanno prodotto pesanti disagi. In seguito a tali eventi sono stati effettuati oltre un centinaio di sopralluoghi tecnici per verificare la situazione in diverse zone dalla città, partendo ovviamente dalle segnalazioni dei cittadini. GLI EVENTI METEO DELL'ESTATE 2002 I dati forniti dall'Osservatorio geofisico dell'Università, hanno confermato che ci si è trovati di fronte a situazioni in cui si è avuta una caduta di 40,6 millimetri di pioggia in meno di 30 minuti e con venti di 75 chilometri/ora. Specialmente i venti, così forti, hanno provocato la caduta di ingenti quantità di fogliame e di rami degli alberi che hanno ostruito le caditoie. La riprova del fatto che il sistema fognario ha reagito positivamente è data proprio dal fatto che, nella stragrande maggioranza dei casi, è bastato rimuovere le caditoie per far scorrere via l'acqua. UNA RETE FOGNARIA DI 600 CHILOMETRI Il complesso delle rete fognaria del Comune di Modena è composto da una rete di canali per circa 600 chilometri. Si tratta di una rete, nella parte più antica di origine medievale, cui si sono via via aggiunte nuove derivazioni, sino alle condotte realizzate negli ultimi anni per collegare i nuovi insediamenti urbani alla rete fognaria. La rete di canali di fatto costituisce anche un bacino di invaso, della capacità di circa 60/70 mila metri cubi che di fatto ritarda lo scaricarsi dell'ondata di piena sul canale Naviglio, che è il principale sfogo della rete fognaria di Modena. LE MISURE PREVENTIVE: I BACINI DI LAMINAZIONE Per comprendere meglio il contesto in cui si inquadrano la valutazioni fatte dai tecnici comunali, è importante sottolineare che l'ampliamento della città e l'aumento delle superfici asfaltate ha ridotto progressivamente il drenaggio del terreno. In sostanza, in caso di violente piogge, alle fogne arriva più acqua in meno tempo. Si tratta di un problema comune a tutte le grandi città e rispetto al quale a Modena, già da tempo, si stanno adottando interventi preventivi. Infatti nei Peep e nelle nuove aree di urbanizzazione vengono realizzati dei bacini di laminazione. Si tratta di vasche realizzate in zone esondabili, come gli spazi verdi e con una capienza tra i 5 ed i 10 mila metri cubi d'acqua. Queste vasche hanno il compito di rallentare il deflusso dell'acqua in caso di violenti nubifragi. Questi interventi non possono però essere realizzati nella città già costruita. CADITOIE, NUOVA TIPOLOGIA E PIU' PULIZIA Come accennato all'inizio, pur nella loro eccezionalità, gli eventi dell'estate 2002, hanno proposto il tema della tipologia e della pulizia della caditoie. Le caditoie nel Comune di Modena sono circa 34.700, di cui 8.500 nella zona più urbanizzata e quindi più a rischio in caso di violente piogge. Il Comune ha avviato una discussione per aggiornare il contratto di servizio con Meta (società cui spetta la gestione delle caditoie), finalizzata a due obiettivi che devono trovare prime soluzioni già nel corso del 2003. Da un lato si tratta di avviare un investimento per portare alla sostituzione, nella zona più centrale, delle caditoie attuali. Al posto di quelle esistenti (che hanno una piccola cassetta di metallo sotto alla grata), si tratta di installare caditoie più grandi, dotate di un pozzetto in cemento, collegato alle tubazioni con un sifone. Già dal 2003 Meta dovrà programmare la sostituzione di 6/700 caditoie l'anno. Il costo di sostituzione per ogni caditoia è stimabile in 300 euro. Il Comune ha poi posto come obiettivo, sempre per il 2003, di passare da 30 mila a 60 mila nel numero di interventi di pulizia sulle singole caditoie, concentrandosi sulle 8.500 nella zona più centrale della città. LE CRITICITA' EMERSE DOPO I CONTROLLI Oltre a portare avanti una serie di interventi strutturali sulla rete fognaria (cui si farà ceno più avanti), i controlli effettuati dopo le piogge dell'estate 2002 hanno evidenziato alcuni punti su cui pianificare interventi correttivi. E' da sottolineare che i problemi in questi punti (che sono cinque) non sono legati al normale funzionamento delle fognature, ma emergono solo a fronte di livelli eccezionali di pioggia. Il primo è in viale Amendola, dal civico 246 al 310, dove è già avviato un cantiere, per un importo di circa 70 mila euro, per potenziare un tratto di rete. Il secondo problema emerso è legato alla Fossa Tre Re, un canale che scorre a San Faustino, lungo via Pagani. Qui il punto non è la portata del collettore, che è adeguata, ma il fatto che la zona è depressa rispetto a quelle circostanti. Dunque, in caso di eventi di piovosità eccezionale, c'è un ristagno d'acqua. La soluzione di tale problema è quella di realizzare un nuovo collegamento, con il Cavo Cerca. Si tratta di un intervento assai impegnativo, del costo superiore al milione e 250 mila euro, che è inserito nel piano investimenti per il 2004. Il terzo punto è legato al canale Modonella (zona di via Wiligelmo, via Amici). Qui il problema è già stato risolto con la sostituzione di una paratia. L'amministrazione ha comunque programmato di realizzare un ulteriore by-pass per favorire il deflusso delle acque (costo 130 mila euro, previsto per il 2004). Un quarto punto critico è quello del canale Pradella (zona di Buon Pastore) dove la subsidenza del terreno ha, in un punto, modificato la pendenza del canale. Anche qui è prevista, per il 2004, la realizzazione di un by-pass del costo di circa 150 mila euro. Il quinto problema, su cui si è avviato uno studio preliminare, è legato alla zona di Modena est. Qui i diversi canali fognari, nel punto di passaggio sotto alla ferrovia Milano-Bologna, hanno delle strozzature che occorre rimuovere. Il costo dell'intervento (che comporterà rallentamenti alla linea ferroviaria) ha un costo nell'ordine dei 2 milioni di euro. GLI INTERVENTI STRUTTURALI AVVIATI E PROGRAMMATI A prescindere dalle opere sin qui indicate, l'Amministrazione comunale, assieme agli altri enti competenti (come Regione e Magistrato del Po), ha da tempo definito e avviato una serie di interventi strutturali, con l'obiettivo di ridurre l'afflusso di acque sul Naviglio, canale su cui oggi si scarica la quasi totalità delle acque reflue di Modena. Gli interventi sono tre. Il primo riguarda la realizzazione (da parte della Regione) del diversivo Martignana, un canale che intercetta le acque provenienti dalla zona pedemontana e le convoglia, da est a ovest, scaricandole nel Panaro. Tale intervento, è stimato possa ridurre l'afflusso di acque al Naviglio tra il 25 e il 30%. Il primo stralcio è già ultimato, dal 2003 partiranno il secondo e terzo stralcio. Il secondo intervento, completamente a carico del Comune, è il completamento del Collettore di levante (due stralci sono ultimati. Il terzo partirà nel 2003 per un importo di 3 milioni e 300 mila euro e subito seguirà il quarto per un importo di 2 milioni e 600 mila euro) che raccoglie acque nella zona sud della città e le recapita al cavo Minutara e poi al Naviglio prima di Bastiglia. Il terzo intervento è a cura del Magistrato del Po e riguarda direttamente il Naviglio (si aumenterà la portata del bacino di laminazione di Bomporto e si migliorerà la regolazione del deflusso delle acque nel Panaro). Negli ultimi sei anni il complesso degli interventi effettuati dal Comune ha riguardato quasi 20 chilometri di condutture fognarie, per un importo di 9 milioni e 680 mila euro. Per il triennio 2003-2006 sono previsti interventi su altri 21 chilometri di condutture, per un importo di 18 milioni e 350 mila euro. "

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