Respinto un OdG. di FI che chiedeva la sospensione del provvedimento Risposta negativa anche ad una interrogazione di Antonio Maienza (Udeur)
"Targhe alterne'. Per ora nessun blocco del provvedimento. Lo hanno ribadito ieri in Consiglio gli assessori all'ambiente e al traffico, Mauro Tesauro e Nerino Gallerani intervenendo in aula sulla proposta di sospensione avanzata con un Ordine del Giorno dal gruppo di Forza Italia. Il documento, discusso insieme ad una specifica interrogazione sottoscritta dal consigliere Antonio Maienza (Udeur) per sollecitare la revisione dei blocchi infrasettimanali del giovedì, è stato respinto con i voti contrari dei Ds, della Margherita e di RC con l'astensione di Modena a Colori e Udeur. Favorevoli, Fi, An e Udc. Nessun ripensamento, dunque, da parte della Giunta che ha difeso il provvedimento considerato da FI e dal suo capogruppo Giorgio Barbolini, "inutile e demenziale", privo di qualsiasi reale efficacia. A Modena, ha detto Mauro Tesauro, la fonte principale di inquinamento è senza alcun dubbio il traffico veicolare. Ogni politica di intervento, dunque, non può prescindere dall'obiettivo di ridurre gli attuali livelli quantitativi della circolazione stradale. Il provvedimento delle targhe alterne ha dimostrato di garantire significativi risultati anche se, come già stiamo operando, esso deve essere accompagnato da politiche più generali di tutela dell0'ambiente come la promozione del trasporto pubblico e la riorganizzazione del traffico. Intervenendo in sede di dibattito, Pietro Roversi (Ds), ha respinto ogni valutazione proposta dal Polo sull'inutilità del provvedimento. Non è vero. I dati dimostrano che gas e polveri diminuiscono in presenza dei blocchi a targhe alterne. Nel merito, poi, va fatta chiarezza se la difesa della salute pubblica è o non è un obiettivo prioritario da perseguire. Critico l'intervento di Gianpaolo Verna (An), per il quale i dati sull'efficacia del provvedimento, fino ad ora forniti dalla Giunta, non sono accertabili. Quello delle targhe alterne, poi, non può essere l'unico provvedimento per risolvere il problema. Per Paolo Ballestrazzi (Modena a Colori), che pure ha riconosciuto la presenza di livelli d'inquinamento preoccupanti, occorre interrogarci su quale modello di sviluppo intendiamo costruire il futuro non solo di Modena ma dell'intero paese. Da qui occorre partire se si vuole evitare di prendere in giro i cittadini. Decisamente critico l'intervento di Olga Vecchi (Fi). Le targhe alterne , ha detto, sono un inutile, dannoso provvedimento che finisce per non garantire alcun effetto se non quello di danneggiare il commercio. Servono provvedimenti radicali come la riorganizzazione del trasporto pubblico e la elaborazione di un piano vero della mobilità. Nessuno crede che le targhe alterne siano risolutive, ha detto l'assessore Nerino Gallerani. Ciò che però non può essere accettata è l'accusa di immobilismo sul fronte più generale dei provvedimenti per la tutela dell'ambiente e dell'aria in particolare. Assieme al potenziamento del trasporto pubblico filoviario abbiamo incentivato anche l'uso di mezzi privati sempre meno inquinanti, da quelli catalittici a quelli a metano. Si alle targhe alterne, ha esordito Francesco Frieri (Rc), ma guai se insieme ad esse non prendono corpo provvedimenti strutturali di rilancio del trasporto pubblico, di potenziamento dei percorsi pedonali e ciclabili urbani o, ancora, del verde. Bisogna fare delle scelte e quella della delle targhe alterne da sola non può assolutamente bastare. Per Andrea Galli (An) continuare a far credere che le targhe alterne producono benefici è una vera e propria truffa ai danni dei cittadini. E' un provvedimento assolutamente inutile. Ben più efficaci sarebbero la diminuzione delle attese ai semafori o la rimozione dei tanti blocchi che ogni giorno si ripetono per la mancanza di un reale piano del traffico. Stefano Bonaccini, assessore ai lavori pubblici, ha invitato il Polo a ragionare sui dati. L'inquinamento c'è e va combattuto. Se le targhe alterne da sole non bastano si dica come rafforzare tale provvedimento. Limitarsi a dire - per altro senza dimostralo - che non è efficace è troppo poco; è troppo facile. Anche Antonino Marino (Ds) ha criticato il Polo per la mancanza di proposte precise. Le targhe alterne è un provvedimento certamente di emergenza. A Modena, però, non ci siamo limitati a questo. Insieme alle limitazioni del traffico abbiamo dato vita a politiche più generali di tutela dell'ambiente come quelle del trasporto pubblico, del verde e dell'incentivazione dei mezzi privati a basso impatto ambientale. Adriano Dallari (Fi) ha attaccato la Giunta a suo dire assolutamente incapace di far rispettare il provvedimento targhe alterne. Oltre ad essere del tutto inutile per quanti lo rispettano è diventata una vera e propria beffa visto che nessun controlla. Dai banchi del Polo - ha esordito Antonio Finelli (Ds) - non è venuta una proposta se non quella di sospendere il provvedimento. Sarebbe importante capire se di fronte al problema Fi sceglie la strada comoda del non intervento sul traffico oppure ritiene opportuno che, pur senza considerarlo un percorso risolutivo, il provvedimento delle targhe alterne può dare un contributo alla riduzione dell'inquinamento. Forti dubbi sull'efficacia delle targhe alterne sono stati espressi dal consigliere Achille Caropreso (Fi). E' un piccolo tentativo di fronte ad un problema grande, molto grande che abbisogna di ben altri provvedimenti forti e radicali. Antonio Nicolini (Ds) ha lamentato il fatto che tutti riconoscano che esiste un problema di inquinamento da traffico per poi - come spesso avviene in casa del Polo - dimenticare che per dar corpo a politiche vere di tutela dell'aria occorrono investimenti, dunque finanziamenti nazionali per la riconversione dei mezzi pubblici, per la qualificazione delle reti. Da parte di questo Governo, invece, l'unica cosa attuata è stato il tagli sistematico dei trasferimenti. Gianni Ricci (Modena a Colori) pur condividendo le critiche mosse al provvedimento e alla sua limitata efficacia, ha ribadito la necessità di non escludere soluzioni "pazienti" e "condivise". Anche i piccoli provvedimenti, se adottati e applicati da tutti possono dare positivi risultati. Intervenendo in sede di dichiarazione di voto, Giorgio Pighi, capogruppo dei Ds, ha accusato il Polo di non aver affrontato il tema nei suoi termini veri che sono l'inquinamento e l'assoluta necessità di intervenire per ridurne gli effetti sulla salute della gente. Più che proposte abbiamo sentito solo accuse e toni elettorali. "
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