Votato a larga maggioranza il nuovo documento di intenti Scuole Comune
"Si consolida e diventa triennale il 3° patto per la scuola. Votato a larghissima maggioranza dal Consiglio comunale - si sono astenuti solo i consiglieri di Forza Italia - il nuovo documento rafforza e articola ulteriormente il "patto" tra le scuole modenesi della fascia dell'obbligo e il Comune per la qualificazione del sistema scolastico. Dopo due edizioni annuali l'esperienza, dunque, si consolida. Più forte è l'impegno tra le parti - come ha sottolineato l'assessore alla Pubblica Istruzione, Morena Manfredini - " a rinunciare volontariamente a scelte unilaterali in nome di una politica scolastica unitaria, che comprende tra gli altri, obiettivi importanti come la rinuncia alla concorrenza, la scelta di mettere in comune gran parte delle risorse disponibili o, ancora, la adozione di piani di aggiornamento del personale concertati". Triennale con verifica annuale, il patto è la sintesi di un vasto lavoro congiunto Comune - dirigenti scolastici. Insieme ad alcuni importanti obiettivi di carattere generale come il rispetto per l'altro, per le differenze, anche di genere, la solidarietà nei confronti degli svantaggiati, il valore della democrazia, il "Patto" oltre una decina di obiettivi operativi come la formazione, l'inserimento dei ragazzi svantaggiati, l'organizzazione di un centro servizi unico per la scuola, cogliendo in questo senso la sfida dell'autonomia scolastica come opportunità per tutta la comunità modenese. Intervenendo in aula in rappresentanza dei dirigenti scolastici dei circoli didattici modenesi, Giacomo Grossi, dirigente scolastico dl 1° Circolo, ha sottolineato l'importanza dl lavorare insieme "che ha permesso di dare spazio ad una nuova progettualità di scuola ma anche di coordinare gli obiettivi". Giudizio anche da Giovanni Massarenti, dirigente scolastico della Media Cavour, intervenuto in aula in rappresentanza dei dirigenti delle medie modenesi. Con questo nuovo "Patto" - ha detto Massarenti - si consolida una esperienza di collaborazione tra Comune e Scuole, importante anche per lo sviluppo di nuovi rapporti con numerosi altri soggetti pubblici e privati che operano sul territorio. Adesione convinta anche dal dirigente del centro servizi amministrativi, ex provveditorato agli studi di Modena, Antonio Guarro, per il quale il "Patto", non è certo una omologazione, bensì una condivisione piena degli obiettivi e delle finalità del sistema scolastico; un "Piano" ben radicato al presente, ma con lo sguardo rivolto senza indugi al futuro. Per il capogruppo di An, Gianpaolo Verna, che ha aperto il dibattito, il "Patto" è prima di tutto una opportunità, un modo per promuovere la collaborazione a cominciare dagli interventi per la formazione dei docenti e l'inserimento dei disabili. Giuseppe Campana, del gruppo Ds, ha invece sottolineato il forte apporto fornito dal documento al consolidamento dell'autonomia scolastica, anche se, dopo i tagli operati a livello nazionale dalla finanziaria, "libertà e responsabilità senza risorse sono valori difficili da concretizzare". Apprezzamenti ma anche critiche sono venuti dal consigliere Achille Caropreso (Fi). Molte delle azioni previste dal "Patto", a cominciare da quelle attivate per la formazione dei docenti, trovano il nostro consenso. Ciò che non possiamo condividere - ed è la ragione della nostra astensione - è l'assenza di percorsi collaborativi tra scuole pubbliche e private. Giovanna Zanoli (Ds) ha apprezzato prima di tutto gli obiettivi generali, importante punto di partenza per favorire la messa in rete di tante diverse esperienze; da quelle per la promozione della solidarità a quelle per l'arricchimento dei percorsi didattici. Tra i diversi "valori aggiunti" proposti dal "Patto" - ha detto Antonio Maienza (Udeur) -trovo importante l'azione di rilancio e di nuovo riconoscimento sociale del ruolo dei docenti; azione tanto più significativa perché proposta in un quadro di forti relazioni tra la scuola e il territorio". Francesco Signorile (Fi) ha criticato l'assenza nel "Patto" di ogni riferimento" alle scuole private. Poi, ha aggiunto, trovo fuori luogo costruire critiche alle politiche scolastiche del Governo partendo da una finanziaria che è ancora solo una proposta. Autonomia scolastica, a Modena - ha detto Mauro Levratti - significa prima di tutto mettere insieme. E se questo è stato possibili, molta parte va riconosciuta alla filosofia e alle azioni proposte dai "Patti". Non meno significativa, poi, è la individuazione di obiettivi comuni capaci di dare continuità alle azioni dalle materne alle medie inferiori. Anche Francesco Frieri, capogruppo di Rc, pur non nascondendo alcune critiche, ha riconosciuto negli obiettivi individuati dal"Patto" importanti azioni per la qualificazione del sistema scolastico. La stretta vera, però, è quella delle risorse finanziarie. Per un Governo che taglia, io credo - ha detto- che il Comune debba ribadire senza indugi la priorità delle politiche scolastiche ed in particolare nei settori nidi e infanzia. Giandomenico Glorioso (I Democratici) ha respinto la critica di Fi sulla mancanza di attenzione alle private. Già da tempo sono operativi importanti accordi operativi e di collaborazione con scuole private convenzionate. Solo la settimana scorsa abbiamo approvato il rinnovo della convenzione con la scuola Don Milani. Del "Patto", invece, Glorioso ha sottolineato la forza di mettere in rete tutti i soggetti che oprano per la scuola. Gianni Ricci (Modena a Colori) ha riconosciuto al "Patto" importanti obiettivi. Ciò che non trovo in esso è la cultura della verifica dei risultati. Sarebbe interessante poter contare su periodici studi su efficacia e efficienza delle singole azioni, prima fra tutte quella per l'inserimento scolastico degli handicappati, a mio avviso ancora troppe volte più attenta a ridurre il "disturbo".- che a promuovere integrazione e cultura. Per Giorgio Pighi (Ds), la scuola non può pagare il prezzo di scelte politiche nazionali che di fatto negano la centralità dell'istruzione e dei saperi. In questo quadro di difficoltà il "Patto" opera come elemento di forte valorizzazione delle risorse e per il rilancio degli investimenti in strumenti e soluzioni per la scuola di qualità". Positivo anche il giudizio di Paolo Casolari (An) per il quale il passaggio alla triennalità rafforza ulteriormente il valore istituzionale dell'accordo; un accordo tra istituzioni, che va oltre la politica, che premia la ricerca per soluzioni di qualità per la scuola. Infine, il sindaco Giuliano Barbolini ha ricordato la centralità data dalla maggioranza alle politiche per la scuola e per la promozione dell'autonomia scolastica. Proprio pensando all'autonomia è nata l'idea del "Patto". Se essa non è sostenuta in termini di aiuto e di azioni c'è il pericolo che non si sviluppi fino a raggiungere, in alcuni casi, il preoccupante sbocco della più grigia concorrenza tra le scuole. Al "Patto", poi - ha concluso il Sindaco - credo sia ascrivibile il merito di aver promosso in questi anni nuove importanti azioni per un governo delle relazioni tra le scuole e tra queste e le Istituzioni locali più forte e strutturato. Intervenendo in dichiarazione di voto, Davide Torrini , capogruppo di Modena a Colori, ha motivato il pronunciamento positivo del suo gruppo riconoscendo al "Patto" il merito di aver sollecitato nuove positive relazioni tra i diversi soggetti che operano per la scuola. E' un modo di guardar alla scuola insieme, di ricercare, insieme, soluzioni sempre più forti e innovative, "
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