" Mercoledì 16 gennaio incontro tra il Comune e oltre 450 associazioni e cooperative L'assessore Caldana: "Disegneremo insieme il welfare cittadino dei prossimi anni""
"Sono oltre 450 le associazioni, le cooperative sociali e di servizi, i gruppi di volontariato e i sindacati invitati agli "stati generali" dei servizi sociali, convocati dal Comune a Palazzo Carandini, in via dei Servi 5, mercoledì 16 gennaio alle 17. Si tratta della prima conferenza cittadina per l'avvio del Piano di zona, lo strumento previsto dalla legge di riforma sui servizi sociali per programmare le attività svolte da tutti gli enti e le associazioni che si occupano di anziani, disabili e minori. L'assessore ai Servizi sociali Alberto Caldana illustrerà le linee guida elaborate dal Comune: la costruzione di una mappa aggiornata dei bisogni di natura sociale, lo sviluppo della rete dei servizi, che oggi serve oltre 10 mila persone, e l'integrazione tra i soggetti che si occupano di attività di cura e di assistenza. Nello specifico, la relazione sarà dedicata all'approfondimento di sei temi: sostegno ai genitori e alle famiglie, diritti dei minori, lotta alla povertà e all'esclusione, sostegno a domicilio ad anziani e disabili, integrazione sociale degli immigrati, prevenzione delle dipendenze. "Il nostro obiettivo - spiega Caldana - è quello di trovare nuove forme di coinvolgimento dell'intera società modenese per fare fronte ai bisogni sempre nuovi dei cittadini. Partiamo da una delle realtà più sensibili in Italia ai temi del disagio e anche per questo puntiamo a fare un ulteriore salto di qualità, che consiste nel mobilitare tutte le risorse disponibili, senza sovrapposizioni e inutili competizioni, valorizzando le competenze della società civile. In altri termini cerchiamo di disegnare insieme il welfare cittadino dei prossimi anni". Dopo gli "stati generali" di mercoledì, che daranno il via al confronto tra Comune, enti e associazioni, circa cinquanta incontri nell'arco di un mese saranno dedicati ad approfondimenti specifici. Sulla base delle indicazioni raccolte, il Comune redigerà un documento programmatico che sarà nuovamente sottoposto a tutte le realtà del sociale e, infine, al Consiglio comunale. "
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