LUCI ED OMBRE DEL SETTORE EDILE, ECCO TUTTI I DATI

Nel 2001 - in provincia di Modena- sono state registrate nel settore edile 2444 aziende con dipendenti a fronte di 8851 aziende attive come risultano in archivio CCIAA Modena.. Nel settore ristretto delle costruzioni (preparazione cantieri,costruzioni complete e parziali, infrastrutture) sono invece attive 3863 imprese, di cui 1402 con dipendenti (dati INPS). Il dato evidenzia che solo il 36% delle imprese occupa dipendenti, mentre le altre sono costituite da soli lavoratori autonomi, formalmente senza dipendenti. Il dato INPS, sul numero di imprese con dipendenti, trova riscontro con la media mensile delle aziende che denunciano lavoratori occupati presso le Casse edili della provincia. Dalle rilevazioni fatte presso le stesse, si rileva inoltre che gli infortuni si sono verificati presso circa 472 aziende del settore, il riferimento è alle sole imprese di costruzioni (impiantistica esclusa). Gli infortuni denunciati nel settore, per il 2000 sono stati 1892 : di questi 1148 nelle imprese artigiane e 742 presso le altre. Il maggior numero di incidenti è stato registrato nella fascia di lavoratori con minore anzianità - per inesperienza- e nella fascia degli occupati che hanno acquisito una certa abilità lavorativa (10/12 anni)- per troppa confidenza con il lavoro. Altro dato espressivo è che il 52% degli incidenti si ha tra i dipendenti delle piccole imprese. Le 472 imprese su 1402 presso le quali si sono registrati infortuni , per il 75% sono imprese poco strutturate che operano normalmente nel campo dell'edilizia privata. Nell'anno 2001 si sono create 321 nuove aziende edili di cui però solo 101 con dipendenti (220 senza dipendenti). L'esame di tutti questi indicatori porta a ritenere che il rischio infortuni avviene con frequenza nella nicchia del lavoro autonomo e degli occupati da poco inseriti nel settore in esame. Altro dato da tenere presente è che nell'anno appena trascorso, il numero degli occupati è aumentato nel settore edile di 338 unità; da alcuni indicatori delle Casse edili le nuove assunzioni, per circa 200 unità, sono riferite a lavoratori extracomunitari. I lavoratori extracomunitari, in regola con il permesso di soggiorno, nel settore edile si attestano intorno alle 1500/1600 unità. Negli ultimi 3 anni, nell'edilizia sono state occupate 600 nuove unità pari a una media di 200 per anno. Trattandosi di nuove assunzioni, queste sono a maggior rischio infortuni. L'azione congiunta, svolta da parte delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e degli imprenditori, della scuola edile e i controlli effettuati dall' ASL, dalla Direzione provinciale del lavoro e dagli Enti di Previdenza nei cantieri per il rispetto delle norme di sicurezza, si ritiene abbia concorso a produrre la riduzione del numero di infortuni. I primi indicatori del 2001 - in numero di ore liquidate per infortuno - mostrano una riduzione del 6%: a fronte delle 150.000 ore liquidate nel 2000, nel 2001 queste sono scese a 139.000. Altro dato indicativo è che nella provincia di Modena, 1/3 delle forze lavoro dipendente annualmente cambia azienda, nel 2001 sono stati 52.666 i lavoratori che hanno cambiato lavoro (fonte INAIL ); nel settore edile la mobilità è ancor più marcata, solo poco più del 50% continua a prestare attività presso la stessa azienda. Tutti questi indicatori letti nel loro insieme, portano a ritenere che il controllo della sicurezza in particolare nei cantieri privati , considerato il fenomeno del lavoro nero nel subappalto, non è da sottovalutare. Nell'appalto pubblico il controllo è più capillare perché le aziende che partecipano alle gare sono meglio strutturate e periodicamente sono controllate dagli enti di previdenza, anche se dal solo punto amministrativo. I controlli amministrativi, se pur non riducono completamente le irregolarità, producono una gestione indiretta del subappalto, con la verifica dell'incidenza del costo lavoro sul valore dello stesso appalto.